Le tappe per la vittima sono:
1) Capire chi è, capire come vive, cosa pensa, come funziona il vampiro emotivo;
2) Fare tutte le verificare del caso analizzando i fatti e accettare che sia così senza continuare in eterno a farsi manipolare. Smettere di perseguire un sogno che vive solo dentro la testa della vittima perché non cambierà mai il narcisista e neppure il rapporto;
3) Programmare la fuga, o meglio un lento e silenzioso allontanamento. Si perché se il narcisista psicopatico se ne accorge e la vittima stimola il suo ego malato non permetterà mai un allontanamento. Per cui nessuna idea di cambiarlo, nessuna idea di vendetta, solo una realistica fuga lenta e silenziosa.
4) Prevedere il contatto zero a vita o alla peggio la strategia della pietra grigia. In sostanza si deve fare di tutto per eliminare qualsiasi contatto, se non è possibile si deve diventare noiosi e poso interessanti per il narcisista psicopatico.
La
cosa più difficile è appunto fare il funerale senza un morto reale. Perché la verità è
che la persona di cui ci siamo innamorati non è mai esistita. Creata ad arte
per i suoi scopi. Il narcisista psicopatico con astuzia, lavorando a specchio, si è creato un personaggio finto, una maschera, un avatar creato ad hoc in base alle caratteristiche della vittima.
Quello che fa soffrire la vittima è la morte del suo sogno, l'idea di aver trovato l'anima gemella che in realtà non è mai esistita. Sin dall'inizio infatti quella persona tanto speciale era solo una finzione, un personaggio creato ad arte per agganciare la vittima in un rapporto devastante. L'effetto della consapevolezza di tutto ciò è devastante, paragonabile alla morte di una persona cara. La differenza sta nel fatto che la persona di cui ci eravamo innamorati non è mai esistita davvero se non nella mente del narcisista psicopatico che ad un certo punto lo ha fatto sparire.
Inaki Pinuel
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