mercoledì 8 febbraio 2017

Logica militare dello psicopatico narcisista

La logica dello psicopatico è una logica del tipo militare: una logica strutturata su elementi oggettivi, fatta di tattiche, di strategie, di presa di terreno, di conquista di territori, è persistere nell’obiettivo e utilizzare tutti gli strumenti necessari per arrivarci.
La mente dello psicopatico è militaresca, diversa dalla persona normale che presuppone una mentalità rivolta ai tempi di pace, che crede alla forza del destino dal quale dipende anche la fortuna.
Detto questo, è facile osservare lo svantaggio dei leader comuni nei confronti dei leader psicopatici. Il leader comune cerca di aggiornarsi attraverso gli altri, cerca di consultarli ideando schemi e strategie ancorate sul consenso. Il leader psicopatico, mi spiego meglio, lo psicopatico che ha in mano il potere è un militare, un militare impietoso, che segue il suo obiettivo e lo seguirà ad ogni costo qualunque cosa accada. Nei loro confronti, i leader comuni hanno poco da fare, salvo che si renda conto di questa cruciale caratteristica.
Esiste un altro tipo di leadership: il dittatore. Diversamente dagli altri leader, il dittatore manipola gli uomini; i codici virili (la lealtà, il coraggio, la divisa) sono valori che disciplinano tanto il dittatore quanto i suoi preposti. Il leader comune cerca l’accordo, si consulta, va alla ricerca dell’armonia tra le parti; il dittatore, invece, è ubbidito da uomini con dei valori nettamente maschili. Come lo psicopatico, egli spara ordini a individui “cosificati” che hanno il dovere di rispettarli.
LA TATTICA DEL TERO
Il tero è un problema per i cacciatori in aperta campagna perché segnala al resto della fauna la presenza umana nei paraggi; il tero vola intorno all’uomo emettendo un suono simile a “teru_teru”, rovinandogli la caccia. Il tero, però, è anche molto astuto: mette in atto lo scandalo lontano dai luoghi in cui si trovano le sue uova. La manovra di distrazione è molto chiara: grida di qua, ma il nido è di là.
Questa tattica è molto utilizzata dagli psicopatici, denominata anche “falsa pista”, cioè, loro concentrano l’attenzione degli altri su un certo argomento mentre lavorano in sovrapposizione e silenziosamente su tutt’altro. Quando la vittima si rende conto dell’artificio è già tardi, l’opera di distrazione è stata compiuta.