L’esperienza con un narcisista
psicopatico è una AVVENTURA questo poco ma è sicuro. Apre gli occhi sulla
natura umana, su questa società frantumata e, quel che forse è più importante,
sulla personalità della vittima. È un viaggio che fa precipitare nella rabbia,
nella depressione e nella solitudine. Porta a galla le ferite più profonde,
lasciando con un senso di vuoto persistente che tormenta a ogni respiro. Alla
fine tuttavia è una grande occasione. Si corre il rischio di guarire.
L’incontro con un sadico manipolatore obbliga ad incontrare il proprio EGO. Inevitabilmente ci si
trova di fronte alla propria parte narcisistica, vengono a galla tutte le ferite
negate e mai elaborate. Le ferite narcisistiche possono essere più o meno gravi e si possono declinare
in modi diversi. Semplificando agli estremi, c’è chi diventa un leone, un
animale anestetizzato che vive secondo le leggi della giungla. C’è chi diventa
una pecora, un essere in cerca disperata di amore e protezione che dipende dall’approvazione
del prossimo. Pochi cercano di raggiungere uno stadio più evoluto, l’essere umano che si realizza per ciò che è.
Tutti, nessuno
escluso, se si vuol provare ad essere una persona migliore si dovrà affrontare l’inferno
del proprio ego. Alcuni proprio non possono. Altri
non riescono perché è troppo difficile e doloroso. Pochi, dopo un percorso
durissimo, si realizzano come esseri umano in grado di amare ed essere amati, cioè arrivano alla consapevolezza che la felicità personale è
strettamente connessa alla gratitudine, compassione, altruismo, bontà d'animo, amore
per se stessi che diventa vero amore per gli altri.
Se ci si pensa bene chiedere
amore a chi non ne può dare o non ne vuole dare ha la stessa matrice egoica e narcisistica
di chi accusiamo di non amore. Ancora di più voler cambiare chi si è
palesemente dimostrato un mostro freddo e insensibile. Dare ad altri amore
senza amare se stessi è una forma indiretta e socialmente accettata di
narcisismo patologico. In realtà chi lo fa è un sadico narcista verso se
stesso.
Narcisismo e depressione. Vittima
e carnefice. Dipendenza affettiva e incapacità di amare qualcuno. Sono due facce della stessa medaglia. La differenza c’è, ma la
complicità nel creare e mantenere relazioni malsane, insani e inossidabili giochi
di potere è altissima. Se ci si ferma ad osservare gli psicopatici narcisisti
si spreca l’occasione di riconoscere la parte psicopatica e narcisistica che
c’è in noi e che ci porta a alimentare certi rapporti di NON AMORE.
Chi riesce a sopravvivere, a
superare l’inferno che un rapporto del genere genera, può tornare ad avere la
gioia di vivere, imparare tante cose fondamentali. “CAMMINERETE PER IL MONDO CON LA SAGGEZZA DEI SUPERSTITI
E LO STUPORE GARBATO DEI SOGNATORI”.
Prima si dovrà dimenticare
tutto ciò che si credeva di sapere sulle persone in modo superficiale e
stereotipato. Per comprendere il narcisismo e la psicopatia è necessario
mettere da parte gli istinti emotivi primari. Incontrare il proprio ego, il
proprio narcisismo più o meno esplicito, saperlo governare con l’autorevolezza
di un buon genitore con un figlio capriccioso. Queste persone sono cattive
sapendo di esserlo, manipolano facendo leva sul buon cuore altrui. Ingaggiano
una guerra psicologica con persone buone piene di valori, una guerra in cui si
è costantemente tesi, arrabbiati, tristi, UNA GUERRA CHE NON HA NULLA A CHE
FARE CON L’AMORE.
La vittima è sempre una vittima,
ma una volta smascherato il mostro che crede di amare deve riuscire a scappare,
si deve allontanare da ciò che gli fa male. Se non lo fa è perché deve fare
i conti con un demone
interno che lo rende schiavo del male alla stessa stregua del narcisista psicopatico di cui si è innamorato.
Sia chiaro, non dico che in tutte
le relazioni le colpe siano sempre da ripartirsi a metà tra i partner, ma ci
sono casi evidenti in cui uno dei due anche se psicologicamente abusato,
manipolato, sottomesso, non fa nulla per andarsene e anzi mette in atto
strategie per guadagnare potere e cercare di cambiare una persona che dimostra
di non potere e sapere cambiare perché non può amare ed essere amato.
Non è colpa della vittima del
comportamento distruttivo dei narcisisti psicopatici, non dipende dal fatto che
hanno dei difetti e nulla può bastare per renderli in grado di amare e essere
amati. C’è solo un errore (narcisistico) da non fare: continuare a illudersi e a lottare
continuando in eterno e vivere rapporti che deludono e fanno soffrire.
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