1)
Il blog è pieno di errori. Spesso non rileggo, non ne ho voglia, il blog è pieno di errori e me vergogno,
ma capita che non ho proprio voglia di rileggere e di curare tutto nei minimi
particolari. Dovrei essere più preciso, ma non penso cambi nulla. Come è giusto che sia non voglio prendere troppo sul serio questo blog che ha anche poco senso di esistere. Infatti è nato con l'idea di condividere
appunti di quasi dieci anni di studi accaniti su: psicopatia, narcisismo, cluster B, disturbi di personalità, percorso di consapevolezza personale.
2)
Spesso mi chiedo il perché di questo blog? Come
ho già detto penso non serva a nulla, nessuno lo legge, e ha un’incidenza quasi
nulla. Il tema penso sia determinante per la vita di ogni persona ma il mezzo
ormai è del tutto antiquanto. O sei un mago dei social o la possibilità di incidere è bassissima. Quando
Vappole, molto carinamente, ha indicato un mio post sulla sua pagina facebook ho
avuto un picco di contatti che però sono subito tornati ad uno valore
irrisorio. La cosa mi ha fatto particolarmente sorridere e riflettere
3) Dare agli altri ciò che avrei voluto riceve. Alla base di tutto c’è la voglia endemica di condividere, aiutare, spiegare. In particolare vorrei spiegare attraverso un percorso, tappe, indicazioni che avrei tanto voluto ricevere dalla mia rete di protezione. Non l'ho ricevuta, mi è mancata per cui mi illudo possa essere utile. Ormai però mi è anche perfettamente chiara la sottostante componente narcisista, cioè la parte che desidera essere vista, apprezzata, riconosciuta. L’eterna lotta tra essere a appartenere.
3) Dare agli altri ciò che avrei voluto riceve. Alla base di tutto c’è la voglia endemica di condividere, aiutare, spiegare. In particolare vorrei spiegare attraverso un percorso, tappe, indicazioni che avrei tanto voluto ricevere dalla mia rete di protezione. Non l'ho ricevuta, mi è mancata per cui mi illudo possa essere utile. Ormai però mi è anche perfettamente chiara la sottostante componente narcisista, cioè la parte che desidera essere vista, apprezzata, riconosciuta. L’eterna lotta tra essere a appartenere.
4)
Video, video, video. Per comunicare efficacemente si devono fare dei video. Tanti,
sempre, fatti bene. Tutta la società è ormai orientata alla comunicazione
visiva, tutto è più chiaro, diretto, semplice. E' un dato di fatto assodato. Punto. Anche se scrivi da dio esprimendo concetti fantastici non arriverai mai ad essere immediato come con un video realizzato discretamente. Tutta la nostra società va in questa direzione e le menti sono ormai geneticamente modificate.
5 )
Perché non faccio video? Perché
non ne sono capace, non ho voglia e tempo di preparare testi e fare le prove, non
sopporto di vedere la mia faccia e sentire la mia voce. Ma soprattutto non voglio
espormi, ho paura, l’esperienza mi ha insegnato che è meglio accostarsi al
prossimo con grande cautela.
6) Contatti e like. Che lo vogliamo o no ormai tutti siamo immersi nella società dei “like”. Like, contatti, condivisioni, più ne hai e più ciò che pensi, dici e fai ha un senso. Conta la quantità dei contatti, molto meno la qualità di questi contatti. Viviamo immersi in un mondo in cui il valore di ognuno viene misurato quotidianamente da numeri e contatti. Questo sia che si parli di pannolini, cucina, psichiatria, narcisisti psicopatici, scuola, sport, musica…Questo blog ha contatti praticamente nulli per cui ciò che propongo non ha valore, se non per me stesso, ma se ha valore solo per me stesso dovrei smettere e limitarmi a sistemare gli appunti...
6) Contatti e like. Che lo vogliamo o no ormai tutti siamo immersi nella società dei “like”. Like, contatti, condivisioni, più ne hai e più ciò che pensi, dici e fai ha un senso. Conta la quantità dei contatti, molto meno la qualità di questi contatti. Viviamo immersi in un mondo in cui il valore di ognuno viene misurato quotidianamente da numeri e contatti. Questo sia che si parli di pannolini, cucina, psichiatria, narcisisti psicopatici, scuola, sport, musica…Questo blog ha contatti praticamente nulli per cui ciò che propongo non ha valore, se non per me stesso, ma se ha valore solo per me stesso dovrei smettere e limitarmi a sistemare gli appunti...
7) Argomenti difficili in modo semplice. Come si fa e spiegare argomenti così difficili come quelli psicologici, relazionali, amorosi, inerenti la consapevolezza e la spiritualità in modo semplice, chiaro, ma non superficiale?
Non
lo so! Non ci sono regole precise. Di sicuro si deve semplificare. Quanto semplificare?
Quanto basta. Per
anni ho letto, riletto, e riletto mille volte certi concetti scritti in modo troppo tecnico, complicato, difficile. Ero motivato e
alla fine qualcosa mi è entrato in testa e nel cuore. Senza
motivazione e fatica non c’è apprendimento. Senza una forte componente emotiva non c’è apprendimento. E quando
incontri un narcisista psicopatico la componente emotiva di sicuro è a mille.
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