Il narcisista psicopatico
immobilizza e ferma il tempo delle relazioni per tutta la sua durata. Prima che
nascano. Durante il loro apparente svolgimento (perché tutto è una finzione
creata ad arte). Nel momento della rottura. Il tempo passa pieno di eventi,
comunicazioni, discussioni, litigi, riconciliazioni, che si susseguono ad
ondate con un ritmo poco prevedibile.
Ma il tempo interno di questi
soggetti tossici è fermo perché NON EVOLUTIVO. Non consentono mai un vero
cambiamento, una soluzione dei problemi, una comunicazione chiara, un
chiarimento definitivo nel bene e nel male. Sono capaci di guadagnare tempo
manipolando per mesi, per anni o per tutta la vita. Immobilizzano
il partner in una rete di follia e perversione: non amato-non lasciato, né vivo
– né morto.
Il potere del narcisista perverso
è proprio quello di protrarre all’infinito il controllo di un qualcuno da cui
però vuole staccarsi, ma che allo stesso tempo vuole tenere sadicamente nella
sua vita. La vittima, pur soffrendo tantissimo, prova in tutti i modi a farlo
ragionare, ad impostare una comunicazione sana e chiara ma ogni tentativo viene
frustrato perché siamo di fronte ad una personalità patologica. Tuttavia ogni
tentativo “terapeutico” fallisce, anzi finisce per aumentare il senso di
vuoto e di tristezza.
La vittima viene come indotta a
vivere nell’eterno limbo di una relazione mai davvero conclusa ma anche mai più
davvero piacevole e sana. Un “buco nero” emotivo che brucia e distrugge tutto. Il narcisista psicopatico è un
maestro nell’immobilizzare la situazione, nel tenerla né viva né morta,
rendendo questa fase lunga e straziante con stati d’animo estremamente
altalenanti. A prevalere, alternandosi, tra loro sono i sentimenti di noia e
gelosia.
Anche dopo la rottura né il tempo
che passa, né la distanza fisica mettono pace. È come se questi rapporti
vivessero in eterno e fossero immobili. Il contatto zero aiuta tantissimo ma non
risolve del tutto se la vittima (perché per il carnefice è impossibile) non compie un
grosso lavoro su se stesso. Se questo non avviene si ha sempre la sensazione
che tutto si possa riaprire in qualsiasi momento come un eterno duello tra amore e odio. Per questo l'indifferenza è fondamentale ma non risolutiva se
non accompagnato da una evoluzione emotiva e psicologica della vittima.
Nessun commento:
Posta un commento