venerdì 29 settembre 2017

Il narcisista psicopatico usa il SESSO come potere


Il narcisista psicopatico usa il sesso come forma di potere e controllo. Seduce, conquista, crea un trance sessuale che rafforza enormemente il vincolo traumatico. Si mostra (maschio o femmina) tecnicamente prestante, disposto a soddisfare tutti i sogni erotici della vittima. In realtà, a ben vedere, ha sempre qualche criticità nel modo, nei tempi, nella intensità, ma questo lo si capisce solo dopo. Perché per questi soggetti tossici il sesso è molto meccanico, razionale, tecnico e non intimo. Non ne godono mai in profondità, e lo usano appunto come forma di affermazione sul partner. Per questo alzano l'asticella delle richieste, sono pretenziosi, vogliono abbattere i limiti del partner. 
 
In questo contesto il sesso diventa un modo per dominare l’altro. Lo usano per manipolare non come dono, perde il senso di relazione e di piacere. In più una cosa importante è che più sofferenza c’è nel rapporto e più il sesso diventa morboso, incandescente, desiderabile perché serve a scaricare tutte le tensioni. Per la vittima intrappolata nel rapporto tossico, il corpo del partner diventa una divinità dalla carica erotica insuperabile. Scatta un desiderio sessuale mai provato prima. Oppure col tempo, dopo tante frustrazioni, spegne ogni tipo di desiderio anche perché l'autostima viene ridotta in pezzi.
 
Il sesso ha anche una funzione ansiolitica e antidepressiva. In pratica la sessualità diventa una droga, un narcotico, ma lo diventa tanto più quanto più la relazione è dominata da tensioni distruttive di tipo narcisistico. Ha un effetto drogante e tossico. La preda viene resa sesso-dipendente, e il prezzo della "dose" sale sempre di più. Fino alla schiavitù. Infatti non si tratta solo di sesso, ma di un attaccamento amoroso disturbato nel quale tutto diventa una prova di forza, un modo per abusare e scaricare aggressività in modo malsano.
 
A volte i vampiri emotivi vogliono imporre una relazione platonica, senza più sesso. Cioè pretendono una base sicura e affetto, senza però più contatto fisico. Si annoiano, non gli interessa più con quella persona, perché con loro la relazione intima non esiste in realtà. Nel medio e lungo periodo lo scarso coinvolgimento sessuale è quasi la regola, ma deriva da problematiche che non hanno nulla a che fare con la vittima. Talvolta l’imposizione dell’astinenza sessuale parziale o totale viene motivata da una perenne condizione di stress e frustrazione personale di tipo pseudo depressivo o lavorativo, per cui si impone al partner di rimanere legato, ma castrato nella sessualità. Può persino arrivare a colpevolizzare l’altro che lo desidera, perché come sempre vuole risultare la vittima delle sue vittime.

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