Il narcisista fatica a sopportare
la ruotine quotidiana, il normale scorrere del tempo fatto di tanti aspetti che
si ripetono in modo ricorrente. Sopporta questo orizzonte ristretto solo nei
casi di necessità, come ad esempio in ambito lavorativo. La vita per lui è nella novità,
nell’innamoramento continuo, nelle idealizzazioni a catena. Il passato viene
ricordato eroicamente, mentre il futuro e l’invecchiare lo spaventano
paurosamente.
La fretta lo caratterizza, la
dimensione che preferisce è quella del tempo sospeso, del predisporre un nuovo progetto, dello studiare un obiettivo diverso, nel cambio di vita per uscire dalla quotidianità come un lampo a ciel sereno. È la
vittoria dell’ideale e grandioso sul senso pratico, la maschera del vincente
sulla normalità equilibrata. Funziona bene solo nell’eterno presente, non
riescono a portare avanti una relazione nel tempo futuro. Se lo fa si
sente in prigione, catturato, incatenato a vita in un luogo troppo stretto.
Da il massimo quando è all'inizio, quando tutto è ancora coinvolgente ma
nulla gli appartiene, quando non si sente in pericolo in una relazione troppo
stretta e non ha obblighi.
Tragico è per il narcisista il
rapporto con l’invecchiamento, perché fatto di rimpianti, cinismo, paura della
morte, invidia per i giovani anche se sono i propri figli. Saper invecchiare è
un segno di intelligenza emotiva, implica la capacità di distanziarsi da se
stessi. Richiede equilibrio, maturità, gratitudine per ciò che è stato,
capacità di godere nel trasmettere alle nuove generazioni. Più facile che il
narcisista da anziano, anche molto anziano, si comporti come da giovane, apparentemente
indifferente all’età che avanza, cercando ogni tipo di escamotage per non
vivere l’età che ha.
Non riesce a godere nel dono, nella relazione, nel rendere gli altri felici. Sempre uguale a se stesso, a
volte ridicolo, incapace di invecchiare serenamente e di accettare di dover
dipendere da qualcuno. Gli uomini spesso privilegiano donne molto più giovani attorno a
sé, anche perché incombe minacciosa la paura dell’impotenza per cui sono sempre
alla ricerca di stimoli sempre più forti. Le donne invece o passano da una storia ad un'altra stando ben attente a non fermarsi in una relazione, oppure si dedicano ai figli come unico obiettivo personale. Altri si ritirano nella torre
d’avorio, si isolano e hanno un atteggiamento sprezzante verso il prossimo per
rabbia ed invidia. Pochissimi riescono a scendere a patti col loro
egocentrismo, riuscendo ad aprirsi al mondo almeno da vecchi.
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