sabato 2 dicembre 2017

Disumani e persone normali con tratti narcisistici



Il mondo si divide tra esseri viventi e disumani, hanno le stesse sembianze fisiche ma dentro sono totalmente diversi. I primi sono le persone normali dotate di sentimenti ed empatia, nonché di pregi e difetti. I secondi sono chiamati in vario modo (psicopatici, narcisisti maligni, narcisisti, borderline, soggetti tossici, vampiri emotivi) ma non hanno sentimenti ed empatia, o ne hanno in quantità non sufficiente per essere considerati umani per cui sono simili a predatori della specie umana o a robot. Tra i primi e i secondi cambia radicalmente il modo di ragionare, sentire e vivere. Sia chiaro, anche le persone normali hanno parti animalesche e tratti narcisistici, ma mai in quantità predominante e pervasiva dell’intera personalità. Per capirci, alcuni sono animali al 100%, altri all’80%, altri ancora al 50%, ma la componente animalesca nelle persone normali non può mai superare il 50%.
 
Anche le persone normali però hanno tratti narcisistici perché ogni bambino ha incontrato la sofferenza emotiva, l'umiliazione, il rifiuto, il non rispetto, l’abuso di potere, o direttamente nei suoi confronti o praticato intorno a sé. In più la società genera altri tratti narcisistici in base alle convenzioni e ai valori condivisi. Ciò che varia nelle persone è solo la dimensione e l’intensità del fenomeno. In alcuni le parti malate si cronicizzano e condizionano l’intera personalità, che diventa patologica. In altri le parti malate possono convivere con quelle sane che comunque non vengono totalmente sopraffatte dalle prime. In altre parole alcuni rimangono essere viventi, altri diventano come leoni della savana che vivono per conquistare un regno, che sbranano i cuccioli del branco figli di altri padri, e le gazzelle indifese, e i piccoli bufali non abbastanza forti per opporre resistenza, eppure sono fascinosi, belli, potenti.
 
I tratti narcisistici nelle persone sono sempre esistiti dalla preistoria ad oggi, così come i disumani da sempre popolano la terra mimetizzati nella routine quotidiana o ricoprendo ruoli cruciali all'interno della comunità. Nella società dell’immagine e dei consumi, la danza narcisista si è resa solo più evidente e palesata in modo esponenziale grazie al dilagare dei moderni strumenti di comunicazione. Il male, l’aggressività, la prevaricazione così come la ricerca di potere e controllo a discapito di tutto e tutti sono però sempre esistiti.

Se guardiamo la superficie del narcisismo vediamo l’arroganza e la prepotenza verso gli altri. Se guardiamo in profondità, attraverso gli occhi dell’anima, vediamo che chi lo pratica è prepotente in primo luogo nei confronti di se stesso, nei confronti delle proprie parti tenere e dei propri sentimenti più intimi. Il flusso dei sentimenti profondi è impedito e imprigionato come in un carcere. Nei casi più gravi la persona si separa da se stessa, alienandosi da sé, e perde vita interiore. Chi del narcisista vede solo la superficie, lo giudica sentendosi nel giusto. Ma chi pratica il narcisismo disprezza i sentimenti degli altri perché disprezza i suoi stessi sentimenti, quelli autentici, quei sentimenti che lo portano a ricontattare il dolore e la depressione originaria. Da quei sentimenti si è distaccato, scegliendo la via demoniaca dell’alienazione.

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