La favola di BIANCANEVE descrive
molto bene l’obiettivo principale della matrigna e del narcisista psicopatico.
L’obiettivo è quello di indebolire la vittima DISTRUGGENDO
LA SUA CAPACITÀ DI AMARE, di godere, di vivere bene e la sua
capacità di essere felice. Non solo invidiano le qualità dell’altro che non
posseggono, ma ne beneficiano per poi distruggerle proprio perché non le
posseggono.
VOGLIONO TOGLIERE LA FELICITÀ DI
VIVERE. Loro sono persone che, aldilà delle apparenze, non
possono essere davvero felici perché non sentono. Ferire il cuore del partner,
distruggere la sua l’autostima, renderlo insicuro, fargli perdere il piacere sessuale
e soprattutto l’affettiva sono tutti gli obiettivi di un CRIMINE PERFETTO.
Il primo obiettivo dello psicopatico
è DISTRUGGERE EMOTIVAMENTE la vittima, il secondo è PARALIZZARLA. Come un lupo travestito da pecora si presenta in veste di persona pacifica, bisognosa, moralmente valida. A volte si presenta come
nella favola di Biancaneve come una vittima debole e indifesa. L’apparenza
nasconde però un VELENO sottostante che paralizzata la vittima.
Nella vita reale il SENSO DI
COLPA interiorizzato porta a sentirsi paralizzati. Vuole rendere una persona NÉ VIVA NÉ MORTA, ma appunto paralizzata.
La preda si convince di meritare tutta questa sofferenza e il
continuo pensiero ossessivo la porta a sentirsi bloccata. Soffre, sta
male, ma non fugge. Resta ostinatamente.
Violano l'anima e che l’altro diventasse malvagio come loro. Vogliono distruggere le sue qualità umane profonde e la sua capacità di essere felice, di amare.
Violano l'anima e che l’altro diventasse malvagio come loro. Vogliono distruggere le sue qualità umane profonde e la sua capacità di essere felice, di amare.
In altre parole ODIA e vuole distruggere tutte le qualità che non possiede: AMORE, felicità, gioia, bontà. Disprezza queste qualità perché gli ricordano i sentimenti che non è in grado di provare e che per questo vuole eliminare giudicandoli stupidi e inutili. La persona che lo ama gli rammenta ogni giorno, fastidiosamente, che non ha un'anima. Per convincersi del contrario pianifica la sua distruzione, in particolare della capacità di amare.
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