Due mondi, due tipi di esseri
viventi. Uno umano, l’altro no. Due modi diversi di accostarsi al
prossimo con grande attenzione, cura e sufficiente diffidenza. Non tutti sono
persone malvagie e tossiche, ma occorre partire dal presupposto che le
relazioni migliori hanno bisogno di tempo e pazienza.
Fondamentale avere un grande senso di dignità persona. Determinante è alzare l’asticella, mettere paletti fermi, sviluppare un forte senso critico. L’empatia, la bontà e le migliori qualità umane vanno riservate solo a chi se le merita. Un tesoro emotivo non può essere sprecato, ma donato esclusivamente a chi ha altrettante qualità emotive: sentimenti, empatia, bontà.
La beneficienza è solo un lavarsi la coscienza se viene fatta a caso o in base a determinante pressioni sociali. La beneficienza ha vero valore quando non ci si sente obbligati dalle circostanze o dal "così fan tutti". Ha senso se si sceglie con attenzione a chi destinarla.
Tendenzialmente invece le persone di cuore vivono con l’idea di dover essere buone con tutti, credono che la cortesia verrà prima o poi ricambiata, che tutti hanno sentimenti e serve solo creare i presupposti perché li possano esternare. Cosa ancor più pericolosa e ingenua è che tengono perennemente le difese abbassate in costante attesa di meravigliosi incontri che possano condurre a rapporti da sogno.
Ma non funziona assolutamente così. Esistono soggetti che non hanno sentimenti, bontà zero. Sono estremamente pericolosi e non cambieranno mai. Sono molto abili a presentarsi come l'anima gemella o la vittima da salvare. Le probabilità che questi soggetti scelgano persone buone ed empatiche come prede è altissima. Le probabilità che le persone buone ed empatiche cadano nella trappola e soffrano e altrettanto alta. Un incastro perfetto e perverso tra chi vive per dare e chi vive per prendere.
Il problema non sono le qualità come gentilezza, altruismo e bontà ma coloro che le manipolano per il proprio tornaconto senza dare nulla in cambio. Si deve imparare e riservare i propri “DONI” a chi li sa davvero apprezzare e soprattutto ricambiare. Il trucco banale, se possiamo chiamarlo così, è quello di INCANALARE L’EMPATIA e la bontà. Ovviamente per prima cosa occorre sganciarsi dai soggetti tossici al più presto, senza mezzi termini.
Fondamentale avere un grande senso di dignità persona. Determinante è alzare l’asticella, mettere paletti fermi, sviluppare un forte senso critico. L’empatia, la bontà e le migliori qualità umane vanno riservate solo a chi se le merita. Un tesoro emotivo non può essere sprecato, ma donato esclusivamente a chi ha altrettante qualità emotive: sentimenti, empatia, bontà.
La beneficienza è solo un lavarsi la coscienza se viene fatta a caso o in base a determinante pressioni sociali. La beneficienza ha vero valore quando non ci si sente obbligati dalle circostanze o dal "così fan tutti". Ha senso se si sceglie con attenzione a chi destinarla.
Tendenzialmente invece le persone di cuore vivono con l’idea di dover essere buone con tutti, credono che la cortesia verrà prima o poi ricambiata, che tutti hanno sentimenti e serve solo creare i presupposti perché li possano esternare. Cosa ancor più pericolosa e ingenua è che tengono perennemente le difese abbassate in costante attesa di meravigliosi incontri che possano condurre a rapporti da sogno.
Ma non funziona assolutamente così. Esistono soggetti che non hanno sentimenti, bontà zero. Sono estremamente pericolosi e non cambieranno mai. Sono molto abili a presentarsi come l'anima gemella o la vittima da salvare. Le probabilità che questi soggetti scelgano persone buone ed empatiche come prede è altissima. Le probabilità che le persone buone ed empatiche cadano nella trappola e soffrano e altrettanto alta. Un incastro perfetto e perverso tra chi vive per dare e chi vive per prendere.
Il problema non sono le qualità come gentilezza, altruismo e bontà ma coloro che le manipolano per il proprio tornaconto senza dare nulla in cambio. Si deve imparare e riservare i propri “DONI” a chi li sa davvero apprezzare e soprattutto ricambiare. Il trucco banale, se possiamo chiamarlo così, è quello di INCANALARE L’EMPATIA e la bontà. Ovviamente per prima cosa occorre sganciarsi dai soggetti tossici al più presto, senza mezzi termini.
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