lunedì 5 giugno 2017

Come evitare rapporti con narcisisti psicopatici?


 
Come fare a capire chi abbiamo davanti? Come poter capire se un soggetto è tossico, narcisista, psicopatico, borderline e come farlo il prima possibile? Questa è una domanda da un milione di dollari. Mi smarco subito. Non c’è una risposta. Non esiste una ricetta.

Servirebbe uno strumento o un esame in grado di fornire un referto chiaro, preciso, inconfutabile e ancora purtroppo non esiste. Magari un giorno ci si arriverà, ma al momento dobbiamo aiutarci come possiamo mettendo in atto tutte le contromisure possibili basate sull'istinto e il buon senso. Anche perché i narcisisti psicopatici perché sono abilissimi nel mimetizzarsi socialmente e scelgono accuratamente le prede. Psichiatri ed esperti sono in forte difficoltà, figuriamoci chi non è preparato e vive di fantasie, illusioni, ingenuità.

Il punto di partenza è sempre la consapevolezza. Porsi il problema. Uscire dell’illusione e dal sogno dell'amore romantico come qualcosa di positivo e unico. Accostarsi al prossimo con prudenza sapendo che esistono persone che non hanno sentimenti e possono essere malvagi e sadici. Chi non si pone il problema e vive nella più assoluta inconsapevolezza corre pericoli enormemente maggiori e rischia seriamente di rovinarsi la vita.

La prima forma di prevenzione per evitare di istaurare rapporti profondi con narcisisti psicopatici è l'avere il buon senso evitare di commettere errori grossolani nella scelta delle persone. Errori che possono (lo ripeterò fino allo sfinimento) causare profondi danni emotivi, fisici e nei casi più gravi condurre anche alla morte. I soggetti tossici vivono tutti i giorni cercando di agganciare le loro prede mostrandosi proprio come esseri meravigliosi in gradi di soddisfare l'attesa dell'anima gemella.

Esistino precise avvertenze. La prima è abbandonare il mito dell’amore romantico e passionale. Abbandonare il mito del  “principe azzurro” (o principessa), del vivere ogni giorno nella speranza di incontrare "l’altra metà della mela". Fondamentale è essere disposti a rinunciare ad un concetto di amore molto idealizzato e illusorio.

Serve mettere in totale discussione tutto ciò che si credeva fosse l’amore e soprattutto riavvolgere il nastro della propria biografia per rileggerla con occhi e strumenti diversi, in particolare rispetto agli errori commessi. Il concetto di amore romantico è in effetti una pazzia. La sofferenza e il dolore che generano sono molto seri, e dietro non c’è niente di misterioso, ingovernabile, strano.

Un seconda avvertenza è quella del rispetto del fattore TEMPO. Per conoscere davvero una persona serve tempo. Quanto? ALMENO UN ANNO. È poco, ma è il minimo. Deve trascorrere quantomeno un anno prima che possiamo esprimerci davvero su una persona, anche se a volte non basta una vita. Un anno rappresenta il minimo, sia chiaro. Si deve imparare a studiare e osservare le altre persone durante i primi contatti senza credere subito a tutto ciò che dicono, evitando di cadere nella trappola del rapporto passionale perfetto. Questo è il principale terreno fertile per narcisisti psicopatici che creano ad arte un personaggio allo scopo.

I rapporti che procedono troppo in fredda il più delle volte non sono sani. La conoscenza profonda dell’altro richiede tempo e rispetto della diversità e delle differenze. Si deve procedere nel bene con la stessa intelligenza, metodo, determinazione, che impiegano nel male le persone malvagie. Non è assolutamente vero che in amore serve soffrire. Smarcarsi dal mito dell'amore romantico è la prima cosa per evitare rapporti tossici. Tempo, istinto, consapevolezza sono altri tre fattori di prevenzione determinanti.

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