La natura è maestra di vita. Un lupo entra in un recinto di
pecore e ne uccide dieci per mangiarne una. È lo scatenamento del furore
predatorio di fronte ad animali che, impossibilitati a fuggire in spazi aperti,
vengono uccisi non tanto per mangiare quanto per il gusto di uccidere. Tale e
tanta è la scarica ormonale che hanno nel cervello i predatori che li porta ad un
comportamento molto più crudele del necessario. Si chiama over killing o predazione in eccesso.
In apparenza la predazione in
eccesso potrebbe sembrare priva di significato e costituire, per il predatore,
un inutile spreco di energia ed un rischio assolutamente inutile. In realtà è
un istinto naturale frutto di un adattamento evolutivo di secoli. La natura
spiega molto meglio di ogni altra cosa certi meccanismi animaleschi e istintuali che comunque sono presenti anche nell'uomo.
Infatti anche i narcisisti psicopatici, compresi quelli che non
deviano, in alcune situazioni attuano un comportamento di over killing. Un eccesso di aggressività
e di rabbia scaricata contro la vittima, specie quando è debole, prostrata, inerme. Provocano un'inutile sovrappiù di sofferenza non giustificata dall'obiettivo che vogliono raggiungere.
Questi soggetti tossici hanno
bisogno di adrenalina e scariche ormonali per sentire vivi che li spinge, in alcuni casi,
ad un eccesso di abuso e violenza come fossero in trans. Ciò spiega anche l’incredulità della vittima
nel provare a dare una spiegazione rispetto a tanto inutile dolore. La
domanda ricorrente è: “perché mi fai questo? Perché mi tratti così?”. La natura
lo spiega. Il comportamento dei predatori ne è la dimostrazione lampante. Perché certi soggetti sono più simili a belve che ad umani dotati di sentimenti.
Istinti primordiali li portano a fare
del male e a godere nel farlo. Ne hanno bisogno. Sanno fare solo quello. Essere
predatori è l’unico modo che hanno per vivere. Giocano al gatto col topo,
preparano per lungo tempo la loro strategia che però conduce sempre allo stesso
risultato: distruzione, eliminazione e abbandono della vittima dopo averla
consumata totalmente. Si calcola che ogni narcisista psicopatico vittimizza
durante tutta la sua vita circa 60 persone producendo in loro diversi gradi di
distruzione emozionale e fisica.
L’aggressività umana è insita e innata. A volte è necessaria per sopravvivere rispetto ad atroci esperienze. Il film Revenant (Redivivo) mette in scena in modo esemplare come la sete di vendetta e la rabbia siano chiavi di salvezza che permettono di sopravvivere a tutto. La rabbia e l’aggressività servono anche a dimostrare qualcosa a qualcuno, ad avere potere e controllo sugli altri. Spesso chi le manifesta ha paura di non essere amato, considerato, ascoltato, temuto, paura di perdere qualcuno, una relazione, un lavoro.
Aggressività è sinonimo di volontà potenza, diretta a superare dei sentimenti di inferiorità. Nei narcisisti psicopatici questa sovra compensazione è molto evidente. Si sentono vuoti e inferiori reagiscono con il sé grandioso, la manipolazione e una forte aggressività. Sono rabbiosi proprio perché si sentono inferiori e inadeguati. Si sentono frustrati e vogliono rivalersi su soggetti più deboli.
L’aggressività umana è insita e innata. A volte è necessaria per sopravvivere rispetto ad atroci esperienze. Il film Revenant (Redivivo) mette in scena in modo esemplare come la sete di vendetta e la rabbia siano chiavi di salvezza che permettono di sopravvivere a tutto. La rabbia e l’aggressività servono anche a dimostrare qualcosa a qualcuno, ad avere potere e controllo sugli altri. Spesso chi le manifesta ha paura di non essere amato, considerato, ascoltato, temuto, paura di perdere qualcuno, una relazione, un lavoro.
Aggressività è sinonimo di volontà potenza, diretta a superare dei sentimenti di inferiorità. Nei narcisisti psicopatici questa sovra compensazione è molto evidente. Si sentono vuoti e inferiori reagiscono con il sé grandioso, la manipolazione e una forte aggressività. Sono rabbiosi proprio perché si sentono inferiori e inadeguati. Si sentono frustrati e vogliono rivalersi su soggetti più deboli.
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