Amano talmente tanto prendersi
gioco degli altri e manipolarli che non riescono a fare a meno di lasciare
indizi su ciò che fanno. Amano farlo, si divertono, lo trovano stimolante e
adrenalinico. Vogliono dimostrare a se stessi di poterla fare franca, di poter
fare ciò che vogliono senza essere scoperti, giocando a guardia e ladri. Si sentono furbi, allora come serial killer
dell’amore, disseminano la scena del crimine di indizi e tracce per essere stanati dal loro partner, e lo fanno in diversi modi:
1) Proiettano sulla vittima le
loro malefatte, i loro peggiori sentimenti ed intenzioni. “Mi tradisci, sei
falso, egoista”. “Ti fai sempre gli affari tuoi e non ci sei mai”. Si prodigano
in assurde discussioni in cui accusano l’altro di essere tutto ciò che loro
sono. E il bello è che alla fine ci credono pure, si convincono che sia davvero
la vittima ad avere comportamenti malsani.
2) Parlano di altri per parlare
di se stessi. Raccontano ciò che fanno di male amici, colleghi, parenti
conoscenti, prendendone ampiamente le distanze, e giudicandoli severamente. In realtà parlano di se stessi in terza persona. Così si sfogano,
raggirano la vittima, e passano persino per paladini dei veri valori. È il caso
di racconti dettagliati su tradimenti, esperienze sessuali promisque, abusi di
alcol e droghe, furti, frodi ed altre situazioni del genere. Sono
sempre gli altri i cattivi, loro sempre i buoni che accusano e si indignano.
3) Dicono direttamente la verità
ma sotto forma di scherzo: “tu vedi cose che non esistono, adesso cosa pensi
che abbia tre amanti?”, “adesso mi scopo tutti le mogli dei mie amici, ci
pensi…”. Oppure usano il vittimismo: “sono sbagliata, fatta male, rovino
tutto, non dovresti stare con me, faccio solo del male”, “non riesco ad
amare nessuno, scappa”, “sono davvero cattivo, meglio se mi stai lontana anche
tu”.
4) Compiono gesti eclatanti o utilizzano grandi frasi ad
effetto a cui le vittime credono: “sarai sempre la cosa più importante per me,
senza di te non posso vivere”. Oppure si vantano di presunte qualità che invece non
hanno: “sai benissimo che non riesco a mentire, non ne sono proprio capace”.
O ancora, promettono e giurano esattamente l’opposto della verità del tipo "non ti lascerò mai e non ti ho mai tradito". Più sentono l’obbligo
di confermare ripetutamente certi aspetti centrali, che dovrebbero essere alla base di
ogni rapporto, e più è evidente l’obiettivo di falsare la
realtà. Le virtù si dimostrano con i fatti e non con le
parole.
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