Sono come avvoltoi su prede in difficoltà. Ritornano sempre, ma lo fanno
sempre in modo inadeguato. La loro logica è quella di fare è “un altro
giro di giostra” per abusare, manipolare, misurare nuovamente il loro potere. Non
sarebbero veri narcisisti patologici se permettesse alle loro vittime di
tagliare facilmente la relazione. Rompere una relazione affettiva è un
segno di potere, ma farlo producendo il massimo danno possibile al partner è un
segnale inequivocabile che siamo di fronte ad un soggetto altamente tossico. Però
questo non basta, questi individui non si rassegnano a perdere ciò che pensano
sia loro, non possono permetterselo. Così tornano anche se ne hanno fatte di
tutti i colori, anche se hanno lasciato la vittima come un cane in autostrada,
nel modo più cruento e crudele possibile.
Dopo un certo tempo tornano a
provare ad agganciare nuovamente l'ex per ripetere il ciclo. Tornano anche banalmente per vedere come se la passa la vittima, e godere se è ancora messa male. Usano tutti i metodi e mezzi per
riprendere un contatto e riallacciare. La maggior parte delle volte è un
ritorno del tutto inadeguato al dolore provocato, ma la vittima ha così tanta voglia di
credere alle favola che ci può ricadere. La loro specialità è fare finta di
nulla, comportandosi come se nulla di davvero grave fosse successo. Un
messaggio, un sorriso seducente, una domanda ammiccante, uno sguardo di
complicità che dovrebbe indurre a credere che sono cambiati e che hanno imparato la lezione. Ovviamente il loro obiettivo è assolutamente diverso e non
sono affatto cambiati.
Nessun chiarimento onesto, chiaro, espresso con un discorso che abbia un senso e una logica. Solo alcune frasi ad effetto, slogan, recite. Nessuna scusa davvero sentita, ma soprattutto nessun gesto concreto e
durevole per riparare al male che hanno provocato. Il ritorno la maggior parte delle
volte è a basso volume, ad impegno minimo perché vuol far leva sull’ingenuità
della vittima e sul potere conservato nel tempo. Sono vagabondi, superficiali,
furbi ma non intelligenti, non sanno neppure cosa dire e come comportarsi senza
manipolare. In più non sono disposti ad abbassare troppo la testa perché lo
vivono come un’umiliazione. Tra l'altro non concepiscono neanche che la vittima possa essere
arrabbiata con loro e porti rancore. Altre volte giocano la carta del
vittimismo, delle lacrime di coccodrillo, dietro le quali si cela solo l’ennesima
manipolazione.
La cosa migliore da fare è tacere
e osservare i fatti. Tacere ed aspettare senza cadere alle false
illusioni, all'idea irrealistica che da soli possano essere cambiati. Se si aspetta con calma una ritorno che
abbia un senso, sincero, coerente, maturo, emotivamente comprensibile, privo di
seduzione e manipolazione, si rimarrà con un pugno di mosche in mano. E allora il
ritorno, quello vero, quello "giusto" per poter continuare un viaggio insieme non
ci sarà mai, salvo miracoli.
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