venerdì 27 ottobre 2017

Neuroni a specchio e rapporti tossici


Per capire come funzionano le relazioni, per comprendere le principali dinamiche da cui ha origine il desiderio umano, per addentrarsi sui perché delle relazioni tossiche è utile riflettere sulla struttura neuronale della persona. In particolare gli studi sulle neuroscienze hanno dimostrato come il sistema a specchio abbia un ruolo centrale nella crescita di un individuo. Parliamo appunto dei cosiddetti neuroni a specchio. Banalizzando, il bambino sorride se vede una faccia sorridere, tira fuori la lingua se qualcuno lo fa davanti a lui. Su una precisa base genetica, questa capacità imitativa è ciò che dirige tutto l’apprendimento del genere umano ed è responsabile di come diventa il futuro adulto.
 
Anche il desiderio umano è imitativo, ma questo processo rimane normalmente occulto, nascosto, incompreso per tutta la vita, cioè agiamo e desideriamo in base a processi imitativi inconsci di cui non siamo affatto consapevoli. Diventiamo imitatori incoscienti del comportamento, dei gusti, dei desideri di chi ci ha accuditi durante la prima infanzia. Vista così siamo tutti fotocopie di fotocopie, esseri di seconda mano che vivono gran parte della loro vita in funzione di ciò che hanno appreso tramite i neuroni a specchio. E anche il trovare, vivere e ostinarsi a rimanere in relazioni tossiche ha gran parte della sua origine in questo sistema imitativo del comportamento. Ripetiamo ciò che abbiamo visto fare, cerchiamo e viviamo in base ai nostri modelli di riferimenti interiorizzati. In concreto si traduce con: cerchiamo e desideriamo partner simili ai nostri riferimenti, oppure ne ripetiamo i comportamenti e i desideri.
 
Per uscire da questo binario dove apparentemente tutto è già scritto e viviamo come su un tapis roulant, serve prenderne coscienza, svuotare il bicchiere prima di riempirlo nuovamente, osservarsi da fuori e da lontano per provare a cambiare quel poco (o tanto) che si può cambiare. Spesso i risultati sono lentissimi e altalenanti, nonostante l’impegno profuso, perché le dinamiche inconsce sono potentissime e difficili da modificare. Ma ogni piccolo mutamento può cambiare enormemente la vita di ogni individuo. Le nostre relazioni amorose sono determinate, non tanto da un modello romantico con tutte le sue funzioni e preferenze dell’Io, ma piuttosto da un processo meccanico di imitazione come conseguenza di una copia del desiderio originale, inconscio, dei nostri modelli di riferimento. Quindi anche le preferenze per qualcuno non hanno origine da vere scelte personali come pensiamo, ma si sviluppano principalmente come copia di altri comportamenti interiorizzati, di credenze più o meno giuste che abbiamo mandato in memoria. Questo deve fare molto riflettere. Soprattutto la vittima che è in grado di porsi domande e di cambiare i propri circoli viziosi che la fanno tanto soffrire.

1 commento:

  1. La chiave sta nel riprendere contatto con i propri istinti e ricalibrare la propria percezione della realtà fidandosi delle sensazioni del corpo.Essere tremendamente onesti con se stessi e non farsi nessuno sconto. Il malessere è specchio di emozioni negative,il benessere di quelle positive. Fidarsi solo di questo chiudendo gli occhi alle maschere e le orecchie ai dialoghi che tanto inscenano realtà false e inconsapevoli. Avere il coraggio di restare soli a lottare contro la propria chimica programmata divenendone alchimisti riprogrammatori.

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