martedì 7 febbraio 2017

La rottura è una vittoria con un narcisista psicopatico


LA ROTTURA È LA MIGLIOR NOTIZIA DELLA TUA VITA
 
La cosa migliore che ti può capitare è la rottura, l'allontanamento, il contatto zero:
1 lo psicopatico ha incontrato un’altra vittima ancor più ingenua di te della quale approfittarsi. Cioè lui è più manipolabile di te. QUINDI VUOL DIRE CHE VALI TANTO perché lo stai mettendo in forte difficoltà.
 
2 quando un narcisista triangola nella sua nuova relazione ha bisogno di convincersi che tu non sei abbastanza valido per farlo stare bene e per questo ti ha sostituito. Si vuole convincere e vuole convincerti che adesso sta bene. Così facendo ti RENDE ARBITRO DELLA SUA FELICITÀ. Diventi tu il misuratore del suo stare bene. E per questo infierisce sadicamente.
 
3 sa che lo hai scoperto nelle sue menzogne e falsità. La sua strategia è quella che col tempo tutto passa. Oppure ti vuole castigare per essere arrivato al punto da scoprire chi è veramente. Ti riconosce le tue capacità investigative e di intelligenza e vuole che tu non le usi mai più.
 
4 Sei troppo felice, buono, vitale. Tutto quello che ha visto in te è esattamente ciò che manca in lui. È insopportabile per lui ammettere che non ha nulla di ciò che hai tu. Per questo ti invidia e ti odia.
Può manipolare, sfruttare gli altri, approfittare ecc ma non potrà mai godere delle tue qualità umane e dei tuoi sentimenti perché non li ha.
Per questo prova invidia, vuole eliminare dalla sua vista ciò che non può avere, e vuole distruggerti per non soffrire. La tua capacità di stare bene, di vivere bene, gli ricorda la battaglia cosmica tra bene e male, e che è MEGLIO VIVERE DA ESSERE UMANO CHE DA DEMONIO.
 
5 Le tue aspettative di reciprocità, amore, rispetto, intimità e affetto sono per lo psicopatico un eritema cutaneo, sono scomode una reale minaccia. In una relazione ci si presenta anche intimi, fragili, deboli e per lui questo è insopportabile. Incapace di intimità e di instaurare un rapporto di fiducia cerca di metterti a distanza. Non vuole la reciprocità, per questo fa di tutto. Per evitare la reciprocità deve staccarsi da te a tutti i costi. Non vuole doverti nulla. Non vuole relazioni di fiducia, reciprocità, vicinanza. Lui sa ricevere solo in modo egoista.
Col tempo ti renderai conto che i suoi abusi e la sua freddezza sono RICONOSCIMENTI ESPLICITI DELLA SUA INCAPACITÀ DI DARE AMORE, TENEREZZA, FIDUCIA.
 

lunedì 6 febbraio 2017

Verità dolorosa narcisista psicipatico


La verità dolorosa spesso è troppo difficile da accettare e si persevera. La cosa più difficile è accettare di avere avuto un rapporto con una persona del genere. Una persona fredda, senza emozioni profonde, che vive solo di manipolazioni, che dietro non ha nulla ma solo un enorme vuoto coperto da un personaggio inventato ad arte per agganciarti.

Capire, comprendere e scappare è l'unica cosa da fare. Paradossalmente invece è molto difficile che le vittime si allontanino da ciò che le fa soffrire. È molto difficile che le persona se ne vadano per stare meglio o quantomeno per non subire un trauma costante da parte di una persona malata e perversa.

Amnesia perversa. Ciò che succede alle vittime di abusi psicologici gravi è quella della amnesia perversa. Cioè ricordano solo le cose positive e non le tante sofferenze che hanno subito. Questo per assurdo rafforza il potere dello psicopatico e porta ad una serie infinita di ritorni. Per questo è molto importante tenere un diario dell'orrore. Una storia di amore vero non ha nulla a che fare con relazioni di questo tipo. Amare vuol dire fiducia, reciprocità, attenzione, sostegno, comprensione, affetto, sesso tranquillo. Amare vuol dire sono contento nel dare oltre che nel ricevere.
 
La vittima non accetta di aver incontrato e di essersi innamorata di una persona del genere. Il difficile è fare il primo passo. Accettare che sia così. Nessun difetto della vittima lo porta a meritare e subire tutto questo. Spesso invece si tende a dire o pensare che la vittima si cerca questo abuso o ha fatto qualcosa per meritare tutto questo. Nessuna persona merita di essere trattato così. Nessuna persona merita una sofferenza del genere.

Il passaggio di una persona del genere equivale al passaggio nella nostra vita di un uragano con forza cinque. i danni sono enormi emotivi e pratici. Ci vuole tempo. Di solito circa due anni. L’impatto è doloroso simile ad un disturbo post traumatico. Creano sintomi come insonnia, ansia, depressione, senso di vuoto, difficoltà a lavorare e stare concentrati, panico, ecc.

Occorre studiare. Chiedere aiuto ad esperti. Crearsi una rete di protezione. Guardare solo a ciò che fa e non a ciò che dice. Riconoscere tutte le manipolazioni che costantemente mette in atto.

sabato 4 febbraio 2017

Come aiutare la vittima di un narcisista psicopatico


Come aiutare la vittima di un narcisista psicopatico?
Molto spesso sembra che tutte le persone confidenti vogliano dire che la vittima si sta sbagliando e che deve rivedere la sua posizione. Inoltre capita spesso che incolpino la vittima e la accusino di farsi trattare male senza motivo. Invece la prima cosa da fare è capire che la mente della vittima è stata manipolata e che si è invertita la causa e l’effetto nel rapporto. Il processo di accusa e di maltrattamento viene coperto dalla manipolazione. Il primo passo è di non cercare la ragione del perché la vittima è stata vittimizzata. Non c'è una ragione. Tutti possono cadere preda di un mostro come questo. Tutti nessuno escluso. La vittima è una vittima e basta. E' stata sottoposta ad potentissima strategia manipolatoria e ha subito un dolore tremendo che l'ha resa fragile, debole, svuotata, irriconoscibile rispetto a prima. Solo dopo possiamo andare a vedere le causa, ma innanzitutto diciamo che la vittima è vittima di un malato di mente. Punto!
 
È innocente, non ha nessun difetto particolare, non si deve discolpare di nulla. Questo è il primo passo fondamentale. La vittima non ha colpe se non essere una brava persona che è stata sottoposta reiteratamente ad un abuso da parte di un vampiro emotivo. Non fare questo passo, limitarsi a ricercare delle colpe, rende la vittima ancora più vittima perché non viene affatto capita e accettata nel suo dolore. Nessun atteggiamento giustifica il meritarsi una sofferenza del genere da chi si è amato. Spesso le bugie della new age sono quelle di dire: "che tu sei la causa di tutto. Sei la causa di ciò che ti succede, è il karma della tua vita, nulla può succedere senza che tu lo voglia". Qualora anche la vittima abbia una predisposizione a legarsi con persone sbagliate, o abbia dei comportamenti che attirino vampiri emotivi, niente di quello che le è successo se lo è meritato. Certo è invece che è stata abusata da un mostro.

Non si è meritato nulla e non ha volutamente cercato nulla anche se ha commesso degli errori e può avere ferite non elaborate per cui è stata scelta. Il passaggio di un narcisista psicopatico nella vita è paragonabile ad un terremoto dalla enorme forza distruttiva che spazza via tutto. Fondamentale è riuscire a fare il funerale senza il morto. La personalità del narcisista psicopatico è stata creata ad arte per manipolare ed è stata uccisa per mano dello stesso narcisista psicopatico. L'anima gemella frutto di un intenso studio per catturare la vittima, è morta. Meglio andare al suo funerale e tornare ad essere felici illuminati da una nuova luce.

venerdì 3 febbraio 2017

Narcisisti psicopatici: vincolo traumatico


Più soffri più ti paralizzi. È stato dimostrato nei cani di Pavlov.

Più sono forti e costanti gli abusi, le umiliazioni, le manipolazioni e più la vittima si sottomette, diventa docile, non reagisce e anzi fa di tutto per compiacere al carnefice. Paradossale ma assolutamente normale. Più si subisce, si è tristi e non fa nulla per cambiare la situazione. Il paradosso è che anche persone di grande valore non fanno nulla, entrano come in una sorta di ipnosi e non fanno nulla per reagire davanti ad una situazione che li fa stare molto molto male.

Per uscire devi reagire, devi tornare a prendere in mano la tua vita e avere speranza nel futuro. È la cosa più assurda. Cioè si rimane legati in modo incredibile ad una relazione tossica che fa soffrire, che ci danneggia. Sembra che questa relazione tossica sia l’unico modo per non sentire un dolore interno. L’intensità emotiva di questo rapporto non è passione ma solo o quasi solamente dolore, abuso, manipolazione, sofferenza.

Questo vincolo nasce da una IPERATTIVAZIONE NEUROLOGICA della fase iniziale nella quale tutto era perfetto e ci sembrava di aver incontrato l’anima gemella. Questa fase da un piacere tale che è come se diventassimo drogati.

Tra le altre cose spesso nella vita della vittima ci sono altre situazioni simili di abuso, manipolazione, sofferenza che le rendono quasi delle marionette di fronte allo psicopatico.

Cioè il vincolo traumatico si fonda spesso sul fatto che la vittima nella sua infanzia ha subito maltrattamenti, abusi, o non è stato adeguatamente visto, riconosciuto, amato dalle figure di riferimento. Per questo ha introiettato un falso concetto di amore distorto e non sa distinguere tra amore vero e abuso, maltrattamento, manipolazione.

Questi abusi portano ad una trasformazione neurologica nella vittima e questo danno emozionale è molto pericoloso.

giovedì 2 febbraio 2017

Bordeline descrizione di un disagio



In psichiatria il termine BORDERLINE individua un’organizzazione della personalità fluttuante sul confine tra nevrosi e psicosi, caratterizzata da marcata instabilità, disregolazione emotiva, discontrollo degli impulsi e forti vissuti di abbandono. Il disturbo borderline di personalità si presenta come una costellazione di sintomi clinici che tormentano la persona sin dall’adolescenza, ma l’esordio della malattia può essere più precoce – e interferiscono gravemente in ogni area del suo funzionamento.

Depressione, ansia, abuso di sostanze, angoscia, disordini alimentari, autolesionismo, aggressività, abulia e conflittualità si ripetono in moto perpetuo sulle orbite labili ed imprevedibili di una condizione emotiva funestata da ricorrenti sentimenti di rabbia, vergogna, vuoto e di solitudine.
Chi presenta un’organizzazione borderline di personalità è colpito da ripetute esplosioni di collera che minano la sua capacità di stabilire relazioni equilibrate e lo sprofondano progressivamente nell’amarezza e nell’isolamento.
Ad uno sguardo superficiale, chi soffre di questo disturbo può apparire simpatico, originale e ben adattato perché la personalità borderline utilizza una maschera quasi sempre efficace nella quotidianità, una maschera a orologeria che detona violentemente nelle relazioni interpersonali più intime e significative e le riduce in pezzi.

Questo determina una biografia di continue lacerazioni emotive: rapporti lavorativi, amicali sentimentali al limite della simbiosi che si interrompono fragorosamente a causa di reazioni incontrollate e agli altri incomprensibili governate dal disturbo borderline.
Il lavoro, a dispetto delle attitudini e delle capacità del soggetto, subisce esasperanti battute d’arresto. La vita sentimentale si trascina nella desolazione di uno scenario di guerra, in un vagare sconsolato tra le trincee abbandonate da chi un tempo scese in battaglia e poi si ritirò annientato dall’impossibilità di far pace.
Gli schemi emotivi che soggiacciono a questa psicopatologia sono improntati sulla convinzione, incrollabile ed in gran parte inconscia, che gli altri siano inaffidabili, che siano subdoli, egoisti che operano nell’ombra per infliggere un tradimento letale.
Questi schemi funzionano nella mente della personalità borderline come potenti filtri della realtà e fanno in modo di auto-realizzarsi, sospingendo l’individuo a selezionare effettivamente persone e situazioni ad alto rischio abbandonico, spesso con un altro disturbo della personalità, per esempio il narcisismo, e a scartare di default chi può offrire loro un modello affettivo realmente leale ed empatico.
Ma un’altra importante caratteristica del borderline è la capacità di suscitare negli altri rapide e intense reazioni di rabbia e motti di fuga, reazioni che possono essere facilmente indotte anche nelle persone più accoglienti e comprensive. L’ipercriticismo, il pensiero machiavellico, l’atteggiamento sospettoso, incalzante e sferzante della personalità borderline possono ferire la buonafede altrui al punto da scatenare contromisure estreme: la chiusura netta della comunicazione e l’accusa di cattiveria o follia.
Il risultato finale è la conferma degli schemi della mente borderline e un aggravamento progressivo delle condizioni di chi ne soffre. Un deficit nell’empatia e nell’integrazione tra la realtà interna e la realtà esterna ostacolano la comprensione di sé, degli altri e nel mondo e portano all’irrigidimento delle modalità borderline. Il pensiero diventa sempre più polarizzato: buono/cattivo, giusto/sbagliato, felice/tristela perdita delle sfumature emotive trasforma il vissuto della persona in un deserto lunare e inospitale, infestato dai fantasmi di chi è stato idealizzato e poi demonizzato, tormentato da tempeste emozionali ingovernabili che possono portare a ripetuti tentativi di suicidio o al tentativo di vendicarsi perversamente sui “nemici”.
Il disturbo borderline di personalità riguarda circa il 2% della popolazione, e si presenta con maggior frequenza tra le donne. Le cause sono generalmente collegate a traumi precoci: trascuratezza, abbandono, abusi psicologici o sessuali in età infantile, la morte di un genitore o il suo improvviso allontanamento dal nucleo familiare.
Alcuni fattori, come la familiarità a disturbi psichiatrici nella genealogia dei genitori fanno pensare alla possibilità che il disturbo possa scaturire da una predisposizione ereditaria, genetica, alimentata da condizioni esterne ed eventi traumatici scatenanti nell’infanzia.
La caratteristica ambivalenza del funzionamento bordeline rende la psicoterapia di questo disturbo particolarmente complessa. I pazienti tendono a interrompere il trattamento o a provocare nel terapeuta sentimenti di rabbia o di impotenza. Beatificano e demonizzano la terapia con la stessa rapidità con cui devastano le altre relazioni e possono cambiare più volte psicoterapeuta, portando problemi e sintomatologie sempre diverse proprio perché il disturbo di personalità borderline si manifesta in modo multiforme ed enigmatico.
Tuttavia, sono disponibili trattamenti specifici ed efficaci, come la Schema Therapy e la Terapia focalizzata sul Transfert che, a seconda del caso, possono lavorare con un’integrazione farmacologia nei momenti di crisi acuta. Dopo oltre un secolo di ricerca, il disturbo bordeline di personalità non è un mostro invincibile, ma una condizione di disregolazione delle emozioni e degli impulsi che può essere affrontata col risultato di potenziare le risorse della persona che ne soffre e sollevarla dalla sofferenza che la affligge e che, involontariamente, dissemina intorno a sé.
Enrico Maria Secci, Blog Therapy

mercoledì 1 febbraio 2017

Narcisista un Cavallo di Troia dentro la tua anima


Lo psicopatico non fa nulla a caso. Ti studia alla perfezione per poi manipolarti e ridurti come una marionetta. Studia la tua personalità, valori, attitudini, punti forti e deboli, ma soprattutto dove sei vulnerabile. Studia e se hai le qualità per fare al caso suo al quel punto attacca e fa di tutto per allacciare una stretta relazione con te e entrare nella tua anima. Agisce come un Cavallo di Troia per introdursi nella tua anima.

1 BOMBARDAMENTO AMORO E IDEALIZZAZIONE.
All’inizio ti borbarda di emozioni, attenzioni, sovravalutazionI, ottiene le informazioni cruciali per sapere chi sei e per entrare dentro di te.
2 TI STUDIANO E COPIANO A SPECCHIO.
Sembrano uguali a te, si pongono come se fossero l’altra parte della tua mela, tutto questo per entrare nella tua vita e rubarti l’anima. Ti da l’idea di avere con questa persona una sintonia mai avuta con nessuno. Ti ascoltano molto, sia per poi vivere a specchio sia per studiare le nostre fragilità per poi approfittarne nella fase di caduta della maschera.
3 APERTURA ALLA TUA VULNERABILITÀ.
Ingenuamente così ci si apre e si condivide tutti i segreti più intimi. Ci si apre del tutto. E in questa fase si producono sostanze nel cervello che alterano in modo radicale la capacità critica della persona. Si installa il vincolo psicopatico.
4 ANIMAGEMELIZZAZIONE.
Un amico perfetto, un amante perfetto, una compagna perfetta, la tua anima gemella perfetta. Questo crea una illusione a vita che porta poi a dei danni enormi nella seconda fase.

martedì 31 gennaio 2017

Narcisisti: ingannano, tradiscono, passano ad altro




Tradiscono o hanno allo stesso tempo altre relazioni, quando finiscono una relazione già ne hanno altre. Già molto prima di sostituirti hanno nuove relazioni per poter avere sempre una fonte di approvvigionamento narcisistico, per triangolare, per avere alternative.
Quando trovano una preda migliore, più facile da manipolare o che offre di più passano all’altra situazione. Il loro passato fatto di ex tutti pazzi e pieni di problemi ti dice come sarà con loro il futuro.
Mentono talmente tanto che non ci si può credere che menta così tanto. In più lo fa con grande convinzione e fermezza. Mente con piena e totale convinzione. Non sentendo nulla non ha senso di colpa per cui mente benissimo. Alla fine la montagna di bugie è enorme.  Non ci si può credere che mentano su altre bugie su tutto.
Mettono in scena e quindi simulano i sentimenti. Giurano qualcosa e un minuto dopo o un'ora dopo possono fare esattamente in contrario. Sono curiosi e vogliono avere adrenalina, ma dietro non c'è nulla di profondo. Nessuna profondità emotiva.
Possono mostrare in modo teatrale una apparente espressione emotiva, però è sempre carente di reali emozioni, è fredda, distaccata, una recita senza partecipazione emotiva.
Usa lacrime di coccodrillo, se ti dice che ti ama le sue parole sono meccaniche, distaccate, robotiche, fredde.
La sua comunicazione non verbale e il suo sguardo ti permette di sentire che nel fondo della sua anima non c’è nulla, non c’è nessun pentimento. È solo una fredda strategia per manipolarti e abusare ancora emozionalmente di te.

lunedì 30 gennaio 2017

Predatore della specie umana


Lo stile di vita è parassitario. Non ha senso di colpa. Non conosce la reciprocità, vuole solo ottenere i propri obiettivi, non sa donare una base sicura all’altro, non sa capire l’altro o mettersi nei panni dell’altro. Al massimo lo seduce o finge di avere dei sentimenti che esprime a parole in modo freddo e distaccato ma che non riescie a tradurre in comportamenti concreti dal punto di vista emotivo. Vuole solo raggiungere i suoi obiettivi personali. Possono essere a livello economico o a livello emotivo, o entrambi. Strappa la voglia di vivere, l’allegria, le emozioni, la luce di cui gli altri sono dotati. Svuota totalmente la vittima, può arrivare ad un livello di depressione tale da indurre anche al suicidio.

Spesso sono persone con una splendida immagine pubblica, ricoprono anche cariche importanti a livello lavorativo e di certo non si presentano come il classico psicopatico da film che gira la città uccidendo e rubando. In questo caso di parla di psicopatico intregrato socialemente. Di certo ha uno stile di vita parassitario a livello economico, sociale, emotivo.

Spesso hanno relazioni stabili di coppia, serve loro per avere qualcuno per tutta la vita da sottomettere, manipolare, maltrattare e abusare. In particolare a loro serve una persona dotata di sentimenti da strappare, distruggere, rubare, erodere. Tendono ad avere un forte sentimento di grandiosità che li porta a credere di poter fare qualsiasi cosa, di avere diritto a qualsiasi cosa.

Spesso sono persone che socialmente e dal punto di vista lavorativo hanno una buona immagine e una buona riuscita. Non sono come noi, sentono in modo totalmente diverso e hanno un modo totalmente diverso di sentire, vivere anche se sembrano come noi. La vittima dovrà passere un periodo lungo per recuperare. Un periodo lungo e difficile che richiede metodo e aiuto specifico. Chi soffre dell’amore zero soffre molto e si incolpa di tutto quello che sta succedendoLa vittima è confusa, pensa di non vedere bene la realtà, faccio qualcosa di male, ha ragione lui, ecc ecc. Il problema è che non puoi pensare che esista una specie di mutante dell’umanità.
 
Inaki Pinuel

sabato 28 gennaio 2017

Potere e controllo Narcisisti Psicopatici

Cercano sempre e comunque potere e controllo per sentirsi vivi e per sopravvivere. Proprio per questo hanno tecniche sofisticate, manipolano, fanno di tutto per avere il potere, controllo, e per alimentare il desiderio altrui. Non basta avere il potere. Vogliono l’anima della vittima. Spostano sempre più in alto l’asticella. Vogliono annullare, consumare, sottomettere, uccidere emotivamente.
 
Studiano perfettamente la vittima. Pianificano il modo per attaccare la vittima. Come entrare nella vittima allo stesso modo di un Cavallo di Troia. Cercano i migliori, i più buoni, la più docile, quella con le maggiori qualità umane. Si pongono come anima gemella, la persona perfetta per l’altro, la persona con cui potersi aprire del tutto. A questo punto col legame instaurato attaccano. Peccato che è solo un camaleonte.
Più umilia, maltratta, indebolisce, toglie, controlla, e più sente di avere potere e più si sente forte e importante. Vive togliendo la vita alle brave persone
Sale di potere e benessere solo togliendo all’altro come un vaso comunicante. Diventa ricco e forte rubando energia vitale agli altri.

venerdì 27 gennaio 2017

Triangolazioni Varie Narcisisti Psicopatici 3


Cos’è la triangolazione?
È un tipo di manipolazione narcisistica molto forte e potente. È un metodo SADICO utilizzato dal narcisista per manipolare 2 persone alla vota creando un triangolo con lui nel mezzo. Ai narcisisti piace da matti triangolare con terze persone e con te per ricevere le sue dosi di SUPPLEMENTO NARCISISTICO di cui ha bisogno. Questa triangolazione può essere con te e con i tuoi FIGLI, FRATELLI, AMICI, FAMIGLIARI ECC. Esistono un mucchio di tipi di triangolazioni che il narcisista fa per creare caos nella nostra vita.
Alcuni esempi di questa tecnica manipolatoria:
1) TRIANGOLAZIONE CON I FIGLI
Può succedere che il narcisista manipoli a uno o a tutti e due i figli contro di te per evitare che divorzi da lui. Il tuo narcisista dice che sarà devastante per i figli un divorzio e che gli effetti peggiori saranno su di loro.
Dall’altra parte però dirà ai tui figli che tu sei responsabile della separazione, che sei il male, infedele, abusivo o che non ti importa della loro sofferenza. Molti a questo punto si sentono in colpa e non si separano. Tutto questo poi rende disorientati e insicuri i figli che potrebbero anche odiarti. Al narcisista non importa di fare soffrire i figli con questa tattica, lui vuole solo ottenere i suoi risultati e vincere su di te.
2) TRIANGOLAZIONE CON LA TUA FAMIGLIA
La triangolazione con alcuni membri della tua famiglia potrebbe essere che inventi che tuo padre, tua madre o tuo fratello lo trattano male, sono irrispettosi, lo prendono in giro. Li paragona ai suoi famigliari che invece sono bravi e non fanno nulla di ciò, anzi ti trattano sempre bene. Può anche dire che i suoi parenti sono stati molto buoni con i tuoi parenti e che non capisce perché si comportino così male. Per altro lato i tuoi parenti lo trattano bene, come se nulla fosse successo, e tutto questo serve solo a creare conflitti tra te e i membri della tua famiglia. In questo modo il narcisista crea un distacco e una separazione per ISOLARTI dai tuoi legami più vicini e poterti controllare e consumarti poco e poco.
3) TRIANGOLAZIONE NEL LAVORO
La triangolazione nell’ambiente di lavoro è molto comune nella scala verso l’obiettivo del narcisista. Può essere che il tuo compagno di lavoro manipoli la storia col tuo capo per guadagnarsi una promozione, prendersi il valore di quello che hai fatto tu, oppure svalorizzando, disprezzando, o incolpandoti degli errori in un lavoro di gruppo. Lo farà in un modo molto sottile per fare in modo che il capo creda a questa cosa.
4) TRIANGOLAZIONE CON TERZE PERSONE
In tanti casi il narcisista cerca altre persone come compagni per triangolare con te. Manipola le persone in questione per farle sapere che con te va male, li idealizza in modo falso per far loro credere che loro sono le persone ideali e facciano di tutto per dargli una fonte di supplemento narcisistico di cui hanno sempre bisogno.
Dall’altro lato tu inizi a sospettare che qualcosa sta andando male e che qualche volta il tuo narcisista sta tenendo una relazione con altri. Il narcisista nega decisamente e ti fa passare con malfidato, geloso, ossessivo, ecc.
Se arrivi a scoprire la infedeltà del tuo narcisista ti darà la colpa della sua infedeltà perché non gli davi attenzioni, perché non eri carino con lui/lei, o perché non ti interessava più di lui. Alla fine sari tu ad essere colpevole della sua infedeltà.
5) TRIANGOLAZIONE CON GLI AMICI
Questa è più difficile però se senti che un amico si è staccato da te senza un vero motivo, potrebbe essere probabile che il tuo narcisista già abbia fatto un lavoro di triangolazione con lui. Come con i tuoi famigliari triangola facendo circolare false informazioni sul tuo conto. Ad esempio potrebbe dire cose negative sui tuoi amici o su di te, oppure dire loro che tu parli male di loro. Ovviamente fa tutto questo alle tue spalle.
6) TRIANGOLAZIONE COL TERAPISTA
Si il tuo compagno è un narcisista non fare terapia di coppia. Devi prima andare solo per metterlo davanti ai comportamenti del tuo compagno narcisista e solo dopo puoi fare la terapia di coppia. La ragione è che il narcisista col suo incanto superficiale può triangolare e ammaliare il terapista con una campagna di disprezzo e false informazioni. In particolare parla male di te e dei tuoi abusi.

giovedì 26 gennaio 2017

Triangolazione Narcisisti Psicopatici 2

Triangolazione: è questa una tattica molto comune di manipolazione psicopatica. Vi ritroverete spesso ad affrontare discorsi che riguardano altre donne/uomini: attraverso sottili insinuazioni o paragoni diretti, commenti evasivi e ricordi di ex vi sentirete spesso feriti e inadeguati. Rientra in questa tattica il flirtare con altre/i davanti a voi per suscitare una reazione di gelosia e strumentalizzarla come atteggiamento esagerato e ossessivo (punto successivo). Le insinuazioni sono sempre dirette a scatenare in voi una reazione per poi godersi lo spettacolo.

La triangolazione viene creata deliberatamente per rafforzare il vincolo di schiavitù. Rende sempre insicura la vittima che teme sempre l’abbandonati, vive in costante stress che lo rende insicuro, fragile, debole pieno di incertezze rispetto al suo valore per l’altro. Il vampiro Assorbe tutta la energia della vittima. ATTIVA IL DESIDERIO della vittima. Spesso quest’ultimo si trasforma in un investigatore che cerca di capire fino a che punto l’altro si spinge, cosa fa, perché lo tratta così. Questo è collegato al narcisismo che tutte queste persone hanno. Non avendo una personalità sicura, non avendo autostima nel profondo, rubano tutte le qualità a chi le ha. Richiedono adorazione e desiderio costante dell’altro.
 
Lo psicopatico manipola per sentirsi un individuo unico. Non potendo sentire, non potendo apprendere, queste persone son incapaci di migliorare. Così invidia e gelosa, non ha qualità specifiche, è molto superficiale. Conosce tutto ma tutto in modo molto superficiale. copiano solo ma non le hanno dentro. Non apprendono, tutto ciò che conoscono è superficiale. La triangolazione avviene anche…prendendo in giro e denigrando costantemente. Si mette con te allo stesso tempo ti denigra e ti critica costantemente.
La triangolazione può avere come oggetto anche amici, lavoro, interessi, o altro e può essere reale o fittizia. Comunque serve a mettere in secondo piano la vittima che in questo modo diventa fragile, debole, insicura e si trasforma in uno schiavo adorante.

Cercano e vivino del desiderio altrui.
Si pongono come inaccessibili, come un oggetto difficile, come non raggiungibili, specialmente attraverso la triangolazione questo per alimentare appunto il desiderio che non deve mai calare, che deve essere sempre a livelli elevati per nutrire il loro VUOTO. Fondano tutta la loro vita sul DESIDERIO che creano negli altri, sulla loro capacità di avere POTERE E CONTROLLO sugli altri, sia nel bene sia nel male.

mercoledì 25 gennaio 2017

Amore malato


Per cui possiamo parlare di un AMORE MALATO verso un narcisista, borderline, psicopatico che per loro natura sono persone che non possono e non sanno avere empatia e costruire rapporti di interdipendenza. Perdipiù rifiutano l’amore dell’altro oltre a non essere in grado di contraccambiarlo. Sono persone che vogliono solo ottenere un vincolo da cui prendere senza dare nulla. Per questo si guadagnano la fiducia iniziale per poi rendere schiavo la vittima.
Sanno di manipolare e sfruttare senza dare nulla. Hanno relazioni di comodo. Ma cosa ancora più grave vogliono ferire la vittima, vogliono avere il controllo della sua mente.
Usano le persone, non sanno amare ma ciò che è peggio è che le vogliono distruggere per scaricare la loro feroce rabbia narcisistica. Come se dovesse dare sfogo ad un PRIMITIVO DESIDERIO DI VENDETTA.
Parte quindi una escalation di crudeltà, aggressività, sadismo messa in atto con diverse strategie e tattiche di manipolazione. Queste tattiche sono intervallate da un periodo di ritorno a gesti di affetto che fanno presagire a miglioramenti nel rapporto.
Si crea un percorso di stress crescente, di vero e proprio trauma crescente che agisce come agisce una droga che dopo la prima fase ti uccide da dentro.

martedì 24 gennaio 2017

Triangolazione Narcisisti Psicopatici 1


La triangolazione è una vera tortura. È una delle armi più utilizzate dal narcisista psicopatico. È una forma molto sofisticata di controllo e potere verso la propria vittima e viene messa in atto non appena è finita la fase iniziale di idealizzazione.

Se una persona normale tradisce cercherà di non farlo sapere al partner perché è consapevole che lo farebbe soffrire. Nel caso in cui venga scoperto si rende conto di aver fatto soffrire l’altro e chiede scusa, si pente e comunque si rende conto del dolore che ha provocato. Per il narcisista psicopatico è esattamente il contrario. Fa di tutto per far sapere all’altro della sua tresca, flirt o tradimento, in modo da rende il partner sempre più insicuro e vulnerabile. Usa la triangolazione soprattutto per aumentare il desiderio del partner e ottenere una quantità maggiore di gratificazioni narcisistiche.

Ma la triangolazione non avviene solo in ambito amoroso. Usa la sua rete sociale per renderti geloso, insicuro, fragile utilizzando la triangolazione con altre persone, mentre finge innocenza. Utilizza frasi ambivalenti, ambigue, a doppio messaggio. Spesso fa riferimento ad un ex fidanzato, ex amante, amico, facendo intendere che con questa persona ha realmente o solo sulla carta una relazione molto stretta e particolare.

Fa il finto tonto e si proclama innocente mentre flirta con altri. Ti porta a diventare un investigatore che cerca ogni cosa possa riguardare ciò che fa, come, con chi, per vedere cosa davvero c’è dietro. Triangolano costantemente con altre persone e lo fanno in modo tattico e tecnico per aumentare la loro posizione di potere. Ti vogliono far diventare pazzo. Ti accusano di essere paranoide se gli fai notare certe cose. Proiettano su di te tutti i loro sentimenti negativi che rifiutano di sentire e di vedere. Li proiettano su di te e poi ti attaccano Le caratteristiche dello psicopatico sono tante ma la principale è la tortura della triangolazione.

Vive del DESIDERIO dell’altro. Presenta altre persone, confronta sempre con altre persone, fa ingelosire l’altro. La precarietà relazione è totale. Il rivale reale o fittizio trasforma la vittima in un investigatore privato che segue tutto, monitorizza tutto. Diventa un paranoide insicuro. La triangolazione copre la vera natura dello psicopatico. Così approfitta della vittima e lo riduce a schiavo emotivo. MENTE senza dare segnali. Sono convincenti perché non sentono nulla. Così nasconde la sua vera personalità. Se scoperti mentono sulle bugie.

sabato 21 gennaio 2017

Vince chi molla


 
L’attaccamento è la causa di ogni male.
Attaccamento a un’idea, a un’opinione, attaccamento a una posizione, a un periodo della propria vita, a un ruolo. Attaccamento alle cose o alle persone. E così cerchi di fermare il flusso, che di esser fermo non ne vuole sapere. Cerchi di congelare il tempo e la vita in forme pensiero statiche e senza alcuna vitalità, in credenze senza alcun valore. Cerchi di avere ragione e di dire che l’hai subita troppo grossa per lasciarla andare, che sono stati troppo cattivi per perdonarli e che la vita è stata troppo dura con te. Ti attacchi alla tua sofferenza con la quale ti rappresenti, ne parli, ti lamenti, la esibisci continuamente come un trofeo.
 
L’attaccamento accresce la stasi, la cementificazione, e in generale l’inerzia di quelle vite che sembrano non andare da nessuna parte. Incontro tutte queste persone con problemi fisici, economici, psicologici, nella maggior parte delle quali il solo vero intoppo è la loro incapacità di lasciar andare qualcosa o qualcuno.
 
L’attaccamento è il male più acuto e l’unico vero male a mio avviso. Se vado a scavare nella vita delle persone trovo sempre che tutto il loro malessere nasce da una opinione sulla realtà, una decisione presa chissà quanto tempo fa, di considerare la vita in un certo modo, congelandola così in convinzioni folli. E allora cerco di capire come questa decisione sia stata presa, chi ne erano gli attori protagonisti, chi le comparse, quali le atmosfere. Scavo alla ricerca di quella sfocatura che rende le persone tristi, affrante, ammalate. E quasi sempre trovo una o più decisioni che non sono state mai più messe in discussione, trovo giudizi, opinioni, prese di posizione che hanno cristallizzato una vita in direzione del dolore.
 
Trovo che le persone si attacchino a queste convinzioni dolorose con le unghie e con i denti. E ho scoperto che l’arte di lasciar andare è veramente ciò che salva la vita. La capacità di rinunciare al proprio dolore per quanto grande e giustificato possa sembrarci, così come la possibilità di essere altro da quello che si è stati finora, è ciò che ci può portare al prossimo passo del nostro percorso, fuori dalla palude di giudizi e opinioni che ancora riteniamo veri. La disposizione interiore ad ammettere di avere torto, ad abbandonare luoghi, persone, situazioni, identificazioni e periodi della propria vita è ciò che decongestiona, sfiamma e guarisce le persone.
 
Lasciar andare in profondità significa scaricare le forme pensiero degenerative che abbiamo collezionato in una intera esistenza e permettere alla realtà di scivolare verso nuove forme. Lester Levenson affermava che tutta la realtà della nostra esistenza si basa su una decisione soltanto: o lascio andare qualsiasi pensiero ed emozione abbia in mente, o trattengo. Se trattengo continuo a perpetrare la follia di una esistenza diretta da un io piccolo che crede nell’avere ragione. Se rilascio entro nel flusso e nella fluidità. Ma la decisione è sempre mia, in ogni momento e ad ogni passo. Per questo continuo a ritenere l’arte del rilascio come una delle più sofisticate metodologie della coscienza, a discapito della sua semplicità. A molti di quelli con cui l’ho condivisa è cambiata la vita. E sicuramente cambiò me quando molti anni fa il mio primo insegnante di rilascio, alla mia dettagliata esposizione di tutti i miei complicatissimi e pesantissimi problemi esistenziali e fisici, rispose sorridendo come se niente fosse: “Questa è la storia che ancora ti racconti… ora puoi lasciarla andare?”.
 
Autore: L'indorata Pillola Blog

venerdì 20 gennaio 2017

Narcisiti Psicopatici Predatori Umani


Se hai uno psicopatico nella tua vita, corri, scappa, vattene sempre e comunque anche se hai dei figli. La prima cosa da accettare e capire è che sono simili a noi ma non sono come noi. Sono simili a noi ma sono solo dei predatori.
Sono predatori della specie umana, sono predatori sociali psicologici, vampiri che succhiano prendono solo da altre persone. Sono cinici, perversi, senza senso di colpa. Non sentono nulla a livello di sentimenti. Sono persone che dietro una facciata lucente sono vuote. Al massimo copiano le emozioni a specchio osservando gli altri e il mondo che li circonda. Entrano nella vita degli altri come un Cavallo di Troia. Nella prima fase si prodigano per fare in modo che tutte le difese della vittima si abbassino e una volta instaurato il vincolo affettivo a quel punto iniziano a depredare.
 
Fase della seduzione.
Per fare questo intraprendono una importante fase di seduzione durante la quale creano un effetto ipnotico grazie a una marea di stimolazioni positive al cervello della vittima la quale crede di aver incontrato l’anima gemella. Mette in atto una strategia di seduzione nella quale simula qualità che non ha, sommerge la vittima di attenzioni in modo che crei un rapporto, un legame, in modo che la vittima si senta al centro del mondo e il suo cervello inizi a produrre una sensazione straordinaria di benessere. Il cervello produce un ormone particolare che diventa una droga, perde il controllo delle emozioni, anche se sa che sbaglia, che la relazione è dannosa, non riesce a tagliare il rapporto.
Sono persone che vivono dell’amore degli altri. Vivono del DESIDERIO DEGLI ALTRI. Ma la cosa particolare è che cercano di sottomettere, controllare, dominare l'altro per i proprio scopi, fini, obiettivi di qualsiasi genere o natura, emotivi e pratici. La vittima si concentra sull’immagine che si è costruito. Vede che ci sono cose che non vanno ma le elimina per legarsi alle emozioni che lo psicopatico gli offre nella fase iniziale.
 
Fase della rivelazione, caduta della maschera. 
Col tempo, che varia da caso a caso, lo psicopatico sviluppa nella vittima una dissonanza cognitiva: evita di vedere le due facce dello psicopatico, vuole vedere solo la parte bella, illusoria, legate a quelle emozioni false che gli ha fatto vivere durante la fase di seduzione.
La cosa peggiore che fa è la triangolazione, che crea una sofferenza atroce e permette allo psicopatico di aumentare il suo potere, il suo dominio, il suo controllo. La vittima diventa gelosa, fragile, desiderosa, dipendente, senza fiducia. Induce dipendenza nella vittima. Poi spesso la fa passare per colpevole. Nel giro di poco tempo una persona equilibrata diventa debole, fragile, geloso, diventa paranoico, dipendente, bisognoso. Più triangola più la vittima si impegna per fare, per desiderare lo psicopatico. In più diventa un paranoico e si trasforma in un detective.
In altre parole, la vittima viene indotta in uno stato mentale terribile, corre il rischio della distruzione psicologica della vittima. Una morte psicologica per svuotamento. Tutto in seguito ad una trasformazione di una persona equilibrata in una persona totalmente dipendente e sottomessa per mezzo di una potente manipolazione costante.
Inaki Pinuel

giovedì 19 gennaio 2017

Vittima delle proprie vittime



Il colpo da maestro dello psicopatico è il "gioco della pietà".
Il trucco più violento, aggressivo, meschino usato più frequentemente da un narcisista e/o psicopatico è quello di farsi passare come la vittima delle proprie vittime.

Questa menzogna suprema si fonda sulle sue capacità camaleontiche adottando le caratteristiche della persona che prima ha depredato.
Per la vera vittima questo aggiunge sofferenza a sofferenza. La beffa dopo la tortura. Al finale il carnefice fa di tutto per risultare come la vittima di colui che ha offeso, punito, denigrato, ingannato, e spesso ci riesce.
Diffidate sempre da chi fa la vittima, da chi ostenta di essere il povera agnello sacrificale, la Cenerentola di turno. La vera vittima il più delle volte non ostenta, spesso si vergogna, ha un forte senso di pudore nel mostrare le proprie ferite in pubblico. Il carnefice che vuole passare da martire invece fa di tutto per sbandierare ai quattro venti le proprie presunte offese subite.
Anche esperti psichiatri e criminologi hanno grosse difficoltà nel individuare una vittima reale da uno psicopatico narcisista che gioca al ruolo di vittima. Entrambi dicono le stesse cose e si comportano nello stesso modo. Uno è vero, l’altro è solo teatro e finzione.
Ricordate sempre il gioco della pietà dello psicopatico.
Svegliatevi!!

mercoledì 18 gennaio 2017

Manipolazione Narcisisti Psicopatici 3

NEGAZIONE
Chi? Io? È una forma di giocare all’innocente e invita la vittima a sentirsi lui l’aggressore del carnefice. Questa negazione gli da sempre ragione e per questo continua a fare ciò che fa. La negazione dell’aggressore non è una forma di difesa ma una manovra per fare ciò che vuole negandolo e per fare sentire in colpa l’altro.
 
MANCANZA DI ATTENZIONE SELETTIVA
Questa tattica è simile e a volte viene confusa con la negazione. Succede quando l’aggressore fa il finto tonto e fa finta di essersi dimentica. Non fa caso al desiderio dell’altro, a ciò che vuole, a ciò che desidera e in genere non presta attenzione a tutto ciò che potrebbe far ottenere i suoi obiettivi alla vittima. Spesso l’aggressore sa molto bene quello che l’altro desidera e quando comincia questo comportamento usa la tattica di DEPISTARLO, così l’aggressore si attiva per non fare ciò che l’altro desidera o per non prestare attenzione all’altro.

RAZIONALIZZAZIONE
Una razionalizzazione è la scusa che usa un aggressore per avvalorare un comportamento inadeguato e dannoso. Questa può essere una tattica molto efficace soprattutto quando la razionalizzazione ha una base sufficientemente solida. È una tattica valida perché permettere di tagliare ogni tipo di resistenza per fare ciò che l’aggressore vuole fare. Se l’aggressore ti convince che quello che fa è giustificato allora è libero di fare i suoi interessi senza nessuna interferenza.

DEVIAZIONE
Quando abbiamo col manipolatore una discussione infuocata su una questione che non ci piace, lui saprà benissimo cambiare il tema, sa equivocare la questione e ci porterà su un altro terreno. I manipolatori sanno usare distrazioni e tcniche di deviazione per mantenere il fuoco lento sotto il suo comportamento e continuare a essere libero di seguire i suoi fini egoistici e occulti.
 
MENTIRE
Spesso è difficile sapere quando una persona mente mentre lo fa. Per fortuna, ci sono momenti in cui la verità viene a galla e le circostanze ci confermano la storia di una persona. Però ci sono volte in cui capire se sei stato ingannato è già troppo tardi. Un modo di minimizzare le possibilità di essere ingannato è che le personalità aggressive non smetteranno di fronte a nulla per inseguire quello che vogliono, ed è molto probabile che continuino a mentire e facciano trappole.
Un'altra cosa è che i manipolatori, le personalità aggressive in modo nascosto che sono, sono propensi a mentire in tutti i modi sottili e nascosti. I manipolatori mentono partendo da una quantità significativa di verità per poi deformarla. Sono esperti ad essere VAGHI e non amano le domande dirette. È un modo abile di mentire per OMISSIONE.

INDIFFERENZA NASCOSTA
Gli aggressori spesso minacciano le loro vittime per mantenerli ansiosi e apprensivi in una posizione di sottomissione. Gli aggressivi nascosti minacciano alle vititme facendo velate e sottili minacce indirette. Causare colpa e vergogna sono due delle armi favorite degli aggressivi nascosti.

FAR SENTIRE IN COLPA
Una cosa che le personalità aggressive sanno fare molto è far sentire in colpa le persone sensibili che hanno una coscienza. I manipolatori sono spesso esperti nell’utilizzare la maggiore coscienza delle sue vittime per mantenerli in dubbio di se stessi, ansiosi e sottomessi. Quando maggiore è la sensibilità della vittima e tanto è maggiore il senso di colpa come arma. Tutto quello che un manipolatore deve fare è seguire la persona cosciente e sensibile che non si preoccupa abbastanza, che lo fa stare male, che è egoista….e quella persona immediatamente comincerà a sentirsi male. Al contrario la persona sensibile e sana se prova a far sentire in colpa la persona aggressiva per ciò che fa non otterrà assolutamente niente.

FAR VERGOGNARE
La tecnica del sarcasmo sottile, delle osservazione piccole, piccole offese servono a far crescere il dubbio su se stessi. Gli aggressivi nascosti usano questa tattica per fare in modo che l’altro si senta inadeguato e indegno. È un modo molto efficace di creare una continua insufficienza personale e mettere l’altro un una posizione debole, per avere una posizione di dominio.
 
FARE LA VITTIMA
Questa tattica implica di comportarsi come vittima innocente della circostanza o del comportamento di qualcuno al fine di ottenere compassione, commuovere, per ottenere così qualcosa da qualcuno. Una cosa che sanno bene le personalità aggressive è che alle persone normali e sensibili non piace vedere soffrire qualcuno. Per questo la tattica è semplice. Convince la sua vittima che soffre di qualcosa e la vittima cerca di consolarla e di ridurre la sua angoscia.

DIFFAMARE LA VITTIMA
Questa tattica è spesso usata per preparare la tattica del fare la vittima. L’aggressore usa questa tattica per fare passare che si deve difendere dalle aggressioni da parte della vittima. Questo permette all’aggressore di mettere meglio la vittima sulla difensiva.

SEDURRE
Le personalità aggressive nascoste sono molto esperte nell’incantare, adulare, lodare apertamente agli altri al fine di fare abbassare le difese, ottenere più fiducia e lealtà. Gli aggressivi nascosti sono anche particolarmente consapevoli che la gente per aprirsi emozionalmente vuole l’approvazione, di essere visto e riconosciuto. Vista questa necessità del genere umano il manipolatore può ottenere un potere incredibile su di loro.

PROIETTA LE COLPE
I manipolatori aggressivi cercano sempre un modo per evitare la colpa per i proprio comportamenti aggressivi. Lo fanno in modo molto abile e sottile.

MINIMIZZANO
Questa tattica è un misto tra negazione e razionalizzazione. Tenta di dimostrare che il suo comportamento dannoso non è davvero tanto dannoso come qualcuno potrebbe denunciare. Da ai suoi comportamenti meno importanza. In sostanza cerca di trasformare una montagna in un topolino.