Il narcisista psicopatico e il
rapporto tossico obbliga ogni vittima, volente o nolente, ad incontrare la
propria parte narcisistica e infantile. L’abuso e la manipolazione producono
una sofferenza fuori dal comune, ma tutto ciò costringe a guardare negli occhi il tratto narcisistico presente in ognuno di noi, nonché le ferite del
passato mai elaborate adeguatamente. E questo accade sempre, a prescindere dal
fatto che la vittima ne sia consapevole o rimanga ancora ad un posizione di
dolore, rabbia, e rivendicazioni. Riconoscere la propria parte narcisistica
significa principalmente contattare e diventare consapevoli di quanto:
- si manipola e si accetta la
manipolazione altrui;
- si ricerca potere, dominio e
controllo;
- si è attaccati ad una immagine
(buono, generoso, salvatore, saggio, amorevole, vittima)
- ci si rifiuta di assumersi la
propria responsabilità;
- si ha un atteggiamento
distruttivo, autodistruttivo, aggressivo in modo diretto o indiretto.
È molto difficile prendere
coscienza del proprio lato narcisistico, ma è un’impresa titanica abbassarne il
volume o addirittura provare a liberarsene, proprio perché abita in ciascuno di
noi e viene continuamente alimentata dall’interno, dai rapporti, e dal
narcisismo collettivo. È arduo riconoscerne fino in fondo la vera
natura violenta e distruttiva. Non a caso Hitler, Mussolini e Stalin hanno
creato i regimi più oppressivi del secolo scorso, ma hanno governato con
l’appoggio dell’assoluta maggioranza della popolazione. Sono stati visti non
come oppressori, ma come eroi e salvatori e ai funerale di Stalin hanno sfilato
in lacrime milioni di persone. Parallelamente ciò accade anche dentro ciascuno di noi.
Il narcisismo ha una forza straordinaria
perché si presenta nelle forme più svariate e subdole. Quanto più, per
inconsapevolezza, non se ne prende coscienza tanto più si alimenta questa
configurazione, tanto più ci si identifica in essa, e più questa ci domina. Il
narcisismo va capito bene: non è un piccolo difetto di carattere, abbastanza
normale, di cui non vale la pena preoccuparsi. Non è così. Il narcisismo è il
seme da cui deriva ogni male nel mondo, dalle guerre allo sfruttamento degli
oppressi, dalla violenza su donne e bambini al malessere personale. Tutto, ma proprio tutto questo
orrore, nasce da lì, da un modo di pensare, di configurare la nostra mente e il
nostro cervello. È centrale, colpisce il cuore di tutte le problematiche. Quando
la componente narcisistica non degenera in disturbo patologico, di solito il
risultato è la creazione di un conflitto cronico tra questa parte distruttiva e
aggressiva con altre più sane, impegnate in progetti di vita più adulti e
costruttivi. Quello che fa la differenza quindi è la capacità di governarla
rispetto a tutto il resto, per non rimanere imprigionati
in un'eterna lotta fuori e dentro di noi.
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