martedì 5 dicembre 2017

Le cose importanti per andare oltre il narcisita


Non sarebbe fantastico avere qualcuno che ci dicesse cos'è giusto e cosa è sbagliato? Che indicasse la strada imboccando la quale si guarirà, e si vivrà bene restando fedeli a se stessi? Qualcuno che ci indicasse la porta della verità? In poche parole, qualcuno che fosse un guru spirituale. Personalmente sono tra quelli che ne sarebbero felici, per un certo tempo l’ho anche cercato. E a giudicare dalla quantità di persone che si aggregano alle correnti religiose, frequentano corsi motivazionali o di crescita personale, si rivolgono agli psicologi e ai libri di auto-aiuto alla ricerca, non sono il solo. Non sorprende dunque che l'offerta di guru nel mondo sia vasta, e in continua espansione.

Passa dai predicatori religiosi, alla miriade di sette diverse, dagli psicanalisti seri o frivoli agli scienziati esperti delle varie branche del cervello umano, dal più sincero trasmettere suggerimenti basati sull'esperienza alla new age. Ma di fronte a tutta quest'offerta, com'è che la maggior parte di noi, continua a cercare come se si fosse condannati a farlo dal fatto stesso di essere nati umani? Forse perché questa è la vita, e il guru è prima di tutto dentro di noi.
 
Del resto, perché il narcisista ricerca il potere? Perché è fragile, perché ha i piedi di argilla. Accanto all’immagine grandiosa che esibisce all’esterno, convive l’immagine da cui egli cerca disperatamente di fuggire: quella di essere una nullità, senza alcun valore. Il narcisista teme il giudizio e teme la critica, anche costruttiva, perché lo richiama alla realtà. Ma la realtà, per lui, dietro la maschera grandiosa, è il vuoto, la nullità dei sentimenti, l’insignificanza. Il narcisista ha paura di rivelarsi, perché nel suo profondo si sente inaccettabile. Se l’immagine negativa sale alla superficie, egli si sente perduto. Riaffiora il dolore e il senso di umiliazione: si sente debole, esposto, impaurito.

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