Dopo la fase di bombardamento
amoroso e di IMITAZIONE A SPECCHIO, le azioni del perverso narcisista sulla
vittima consistono essenzialmente nel inibire e controllare il suo pensiero. Questa è la fase di abuso nascosto: GASLIGHTING, BUGIE, SILENZIO, CRITICHE. Dopo la luna di miele la
fase successiva, che può essere sottile e lenta o rapida e aggressiva,
provocherà sentimenti, atti e reazioni attraverso meccanismi di REAZIONE E A FORTI PROVOCAZIONI.
Se la vittima ha sufficienti difese per giocare al gioco dello
psicopatico narcisista questo impone una lotta perversa questa terminerà con la
resa della vittima quando sarà estenuata mentalmente. Per questo si raccomanda
di tagliare tutti i vincoli con
queste persone in modo immediato e
definitivo. Il perverso prova a fare in modo di poter ACCUSARE LE SUE VITTIME DI CATTIVERIA. Di malvagità. L’importante
per lui è che la vittima si senta in
colpa, senta la responsabilità di ciò che accade, del dolore che deve sopportare. L’aggressore usa le debolezze della sua vittima (tendenza
depressiva, isterica o altro) per catturarla e per mettere in atto il suo
piano: far cadere l’altro in errore in modo tale da criticarlo o
colpevolizzarlo. Proietta su di lui le sua parte negativa e e così si rinforza
sfruttando il suo senso di colpa. Quando la vittima non controlla
sufficientemente la situazione basta reagire alle provocazioni e al disprezzo
per ottenere dopo una reazione reciproca da parte dell’aggressore. Per esempio
se la tua reazione è la rabbia
verrai accusato di essere aggressivo. Il perverso può arrivare anche a
spingerti al suicidio. Dopo la tua reazione non buona all’aggressore non costa
nulla farti passare per malata mentale.
Di fronte a queste persone che manipolano e sono aggressive
in forma molto sottile le vittime si sentono
obbligate a reagire. Però lo può fare solo spesso in modo violento per
cercare di liberarsi. Un osservatore esterno considera come patologica ogni
reazione impulsiva soprattutto se violenta. Così al danno la beffa, la vittima passa per il responsabile della
crisi. Per il perverso è colpevole così come lo è per un qualsiasi
osservatore esterno. Quello però che tutti non vedono è che la vittima è stata
abilmente portata a reagire in quel modo perché viene ripetutamente violata nella sua vita. Ha un doppio ostacolo, un
bivio comunque perdente. Se reagisce sembra che abbia generato il conflitto. Se
non reagisce permette allo psicopatico narcisista di continuare a mortificarlo.
Il perverso narcisista ottiene tanto piacere ad attaccare e indebolire la sua vittima quanto a
portarlo ad essere arrabbiato e violento. In più il piacere supremo è quello di
portarlo a sentirsi in colpa e ad apparire agli occhi degli altri come
instabile. Questo lo rafforza tantissimo. Questo duplice attacco lo fa sentire
molto forte. La vittima si sente disarmata e tenta di giustificarsi come
se fosse realmente colpevole. Il piacere del perverso è doppio:
1) inganna, umilia la
sua vittima;2) vede che la vittima reagisce male di fronte alla umiliazione.
A questo punto la vittima cade nella trappola di sentirsi colpevole e così il perverso approfitta di nuovo della situazione presentandosi come vittima un'altra volta. Il suo potere in questo modo diventa enorme e la debolezza della vittima altrettanto.
La vittima per non cadere nella trappola può tentare di
anche lei di comunicare mediante manipolazione e può cadere nella tentazione
anche lei di usare il silenzio di fronte a certe cose. La reazione diventa
equivoca: chi è la vittima e chi il carnefice? Per il perverso l’ideale è che
finisca che la sua vittima è il cattivo
e malvagio in questo modo tutta la sua malignità diventa qualcosa di
normale contro cui reagire e che viene accettato dal mondo. Il perverso cerca di
iniettare la sua malvagità nella vittima. Corrompere la vittima è il suo
desiderio supremo.
ottiene il suo massimo piacere quando la sua vittima è distrutta o quando diversi individui si annichiliscono
per causa sua.
Tutti i perversi, sia che siano psicopatici che narcisisti,
tentano di attrarre gli altri verso il loro registro per dopo fare della
perversità la regola. La
loro forza di distruzione dipende in gran parte dalle misure della propaganda
che usa per diffondere e mostrare agli altri quando la sua vittima è malvagia. A volte raggiungono l’obiettivo con la
collaborazione di alleati che disprezzano i valori morali degli altri. Per il perverso il maggior successo è portare brave e belle
persone alla perversione e alla violenza. Vuole
propagare il suo processo perverso. Però da questo si può uscire. Una
ferita non è il destino. Per far finire il maltrattamento basta interrompere
ogni contatto, necessità superare i devastanti effetti. Per superare la DISSONANZA COGNITIVA e il DOLORE del post abuso occorre recuperare la fiducia in se stessi e
uscire a cercare persone sane di cui poterci fidare. Non è facile ma è
possibile. Queste persone esistono.
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