Per
colpa del loro cinismo e superficialità i narcisisti e/o psicopatici perversi
sono sprovvisti di naturalezza e semplicità, cioè mancano due
aspetti necessari allo sviluppo di un rapporto di coppia sano ed equilibrato.
La
seduzione del partner nelle fasi iniziali sarà quindi artificiosa, impostata e
teatrale, fatta di gesti clamorosi e di dichiarazioni d’amore fiabesche e
inaspettate. La strategia non avrà niente in comune con il famoso “far vedere
il nostro lato migliore”, ma sarà impostata allo “stordimento” dell’altro
attraverso l’esibizione forzata delle principali qualità e capacità che il
perverso sa di non avere: leggerezza, sensibilità, affettuosità, capacità di
ascoltare e di valorizzare l’altro. Roberto Filippini, in Avventure e sventure
del narcisismo, afferma che:
(…)
la sessualità può esserne un corollario, o più frequentemente uno strumento, ma
quasi mai le sensazioni di attrazione dei corpi sono un movente della seduzione
narcisistica, tanto è vero che essa può avvenire nei tipi più diversi di
relazione: non solo nelle dinamiche di coppia, ma in relazioni professionali,
hobbistiche, sportive, di amicizia, e arrivare a contagiare persino gruppi, o,
come insegna Freud, folle intere. Alla sua base c’è sempre uno specchio e
immagini di ideali che si riproducono attraverso di esso.
Alla
base della relazione perversa narcisistica troviamo sempre qualcuno che tenta
di controllare dall’interno un altro, inducendolo ad essere perfetto per i suoi
bisogni, e qualcun altro che tenta disperatamente di essere perfetto per i
bisogni dell’interlocutore, tentando così, a sua volta, di controllarlo
dall’interno. In pratica, il narcisismo dell’uno tenta di controllare il
narcisismo dell’altro, e viceversa. Per distinguere questa forma perversa
incentrata sul controllo narcisistico dalle vere e proprie perversioni
sessuali, Bergeret propone il termine di “perversità” al posto di quello di
“perversione.
I
perversi non sono autonomi e dipendono sempre dagli altri, per questo
sviluppano doti seduttive molto elevate, per avere una riserva umana a
disposizione. La
loro seduzione si compone essenzialmente di tre fasi distinte:
1. l’azione di
appropriazione dell’altro con l’intento di svuotarlo dei propri pensieri per
impiantarne altri, più consoni ai loro infiniti e improvvisi bisogni;
2. una di
dominazione nella quale il partner è reso dipendente e sottomesso al loro
volere;
3. L’ultima, che ha come obiettivo lasciare un segno nel partner, soprattutto negativo, così da poter vantarsi di essere “indimenticabile”.
3. L’ultima, che ha come obiettivo lasciare un segno nel partner, soprattutto negativo, così da poter vantarsi di essere “indimenticabile”.
Il bisogno di sedurre può aumentare
vertiginosamente con l’avanzare dell’età e la consapevolezza del mancato
raggiungimento degli scopi prefissati in gioventù. Sedurre
indiscriminatamente è un modo come tanti di evadere, un gioco per non pensare
alla vecchiaia, alla malattia e alla
morte. Ecco perché dell’altro non importa nulla, basta che sia efficiente
ai propositi del narcisista perverso.
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