martedì 26 settembre 2017

IL SENSO DI VUOTO del narcisista


Il senso di vuoto pervade la vita di ogni narcisista. Insieme alla rabbia è il modo di vivere con cui passano la maggior parte del tempo nella loro esistenza. Un guscio vuoto che protegge. Una torre d’avorio, un bozzolo. La logica che c’è alla base è: "se tutto è spento, lontano, poco importante, distante, insignificante, nulla mi ferisce, niente può farmi soffrire". Nulla lo tocca più nel profondo, ha reciso ogni contatto con la sua parte più intima. Aldilà delle apparenze, le relazioni vengono tenute sempre a distanza di sicurezza perché possono essere pericolose. Un mondo senza memoria del passato, privo di progetti futuri, separato da una vetro protettivo. Quella forma di assenza di vera vita interiore, intervallata delle brevi e frequenti idealizzazioni per qualcosa o qualcuno. Noia, torpore, niente idee, nessuna minaccia, assenza di frustrazioni. Solo il sentire l’eco della vita che scorre altrove. Un brivido gelido di chi si sente morto dentro pur essendo in teoria vivo.
 
Per non sentire il profondo vuoto emotivo, si protegge con mille armature e sistemi difensivi. In particolare l’invidia e l’odio per il partner. Lo vuole dominare da un lato e distruggere dall’altro dopo essersi appropriato delle sue qualità. Il trionfo messo in atto con lo scarto e dell’abbandono è necessario per sentirsi vivo. Per farlo sovverte la realtà e prova sempre a far mettere gli altri nel suo punto di vista. I narcisisti si creano una falsa e distorta realtà personale che devono mantenere a tutti i costi per non andare in frantumi. Per questo la colpa è sempre degli altri. Non si coinvolgono per non dover ammettere la loro fragilità e la paura della dipendenza. Cercano di proiettare sul partner le loro parti patologiche per poi attaccarle. Usano l’altro come regolatore degli stati d’animo intollerabili di sé e si identificano con l’aggressore della loro infanzia. Come se dicessero a se stessi non sarò più in posizione di inferiorità e dipendenza, non soffrirò più come da bambino. Ma alla fine il senso di vuoto resta, non li abbandona mai anche se provano a scappare, e finiscono come il criceto nella ruota.

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