Quando si scopre la verità sul
narcisismo e la psicopatia, si rimane senza parole, sgomenti dinnanzi al fatto
che al mondo possa esistere così tanta malvagità e che si possa aver avuto una
relazione con soggetti del genere. La rabbia e il dolore si alternano in un
danza straziante. Per alcuni subentra la sete di giustizia e il desiderio di
vendetta. Poi si capisce che nulla si può fare per cambiare il soggetto
tossico, al massimo si può provare a cambiare se stessi. L’unica
cosa sensata che si può provare a fare è concentrarsi sulla propria guarigione
e sulla propria vita. Rendere la propria vita la migliore possibile, è la vera vendetta
oltre che la cosa giusta. Per arrivare a questo la vittima deve affrontare un
ostacolo enorme che è la voglia di controllo. Deve abbandonare la lotta
quotidiana contro il desiderio di controllore l’incontrollabile.
Dopo aver avuto l’esperienza con
un narcisista psicopatico, come prima cosa si capisce che si vive in una
giungla urbana. Che niente di quello che ti hanno raccontato (film, canzoni,
ecc) è del tutto vero, o quantomeno è solo una parte della verità. Il
narcisista psicopatico all’inizio alimenta in modo enorme l’ego della vittima,
e fa tutto ciò che questa desidera. I predatori sanno
benissimo quello che è necessario per alimentare l’ego e ciò che serve per far
spappolare la mente alla vittima di turno. Intanto, è fondamentale arrivare
credere davvero che esistano soggetti del genere sparsi ovunque. Personalmente
ho impiegato diverso tempo per metabolizzare una verità del genere, nonostante le esperienze
dirette e tutti gli studi accanati fatti in materia.
Si ha paura di accettare la
verità perché fa male quando ti cade addosso. La realtà è che sono predatori
senza anima, vuoti, privi di sentimenti. C’è solo ego, ricerca di potere e
controllo, manipolazione. Non sono nulla se non puro ego. Non si sono mai
evoluti in altro, né mai lo faranno. Possono solo nascondersi, camuffarsi,
integrarsi. Con loro è come vivere in Matrix. Si deve per forza stare in
allerta. Servono informazioni per aprire gli occhi, per rendersi conto della
realtà delle cose il prima possibile. Ma alla fine si può trovare una luce in
fondo all’anima che è davvero benefica. Si può conquistare una serenità
inimmaginabile alla fine dell’incubo, arrivando al proprio io più autentico.
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