giovedì 30 novembre 2017

La vittima deve evitare vergogna e giudizio



Durante e dopo la relazione col narcisista psicopatico, probabilmente la vittima si ritrova a comportarsi in modo inimmaginabile da tutti i punti di vista: abitudini e interessi devastati, litigi continui seguiti da riappacificazioni inspiegabili, messaggi assurdi, suppliche, pianti, recriminazioni, sensi di colpa, crolli e esaltazioni, scuse e accuse, accettazione di comportamenti allucinanti, principi e valori calpestati ripetutamente. Insomma, la vittima si trasforma in un individuo molto diverso da ciò che è sempre stato e/o credeva di essere. Con molta probabilità arriverà a vergognarsi di tutto ciò e a sentirsi molto in imbarazzo. La vergogna è sintomo di rimorso, perciò dimostra l’esistenza di una coscienza e di una solida base emotiva.
 
Nella fase di idealizzazione la vittima viene spinta ad un entusiasmo smodato che ne pompa l’ego in modo del tutto eccessivo, mentre durante i maltrattamenti viene spinta verso il baratro perdendo totalmente il lume della ragione per effetto degli abusi e della manipolazione. Dopo tutto ciò non è possibile rimanere impassibili se si hanno dei sentimenti ed è normale avere delle reazione davvero inconsulte, così come comportamenti del tutto inadeguati. È il tentativo umano di rispondere e capire una esperienza del tutto disumana.
 
Una volta fatta chiarezza sull'accaduto, il primo errore da evitare è quello di pensare di avere agito in quel modo imbarazzante perché si era trovato l’amore della propria vita, o perché si è persa la cosa migliore del mondo. Innamorarsi è un’esperienza intensa e destabilizzante, ma non può scatenare disperazione, ansia, paura, e mai e poi mai una sofferenza così intensa e penetrante. Allo stesso modo le rotture sono sempre dolorose, ma non dovrebbero avvenire in modo così incomprensibile, violento, sadico. Il narcisista psicopatico mira alla distruzione del partner, gode della sua devastazione, e se la ride nel vederlo ridotto a pezzi e irriconoscibile.
 
Mai giudicarsi, mai svalutarsi per quei comportamenti assurdi e per quel periodo nefasto. Perdonarsi amorevolmente con un’enorme dose di compassione frutto della nuova consapevolezza acquisita. La cosa più importante è evitare giudizi e criticismo, in primo luogo verso se stessi, ma anche verso gli altri. Non c’è scampo finche non si riconosce la situazione per ciò che è e si continua a lottare in modo spietato. Vedere con chiarezza cos’è accaduto, accettare la realtà, non giudicare, non lottare, ma comprendere e scegliere per il proprio benessere. Certo ci sarà anche rabbia, tristezza, voglia di vendetta e altri sentimenti aggressivi che vanno accolti, ma prima o poi passeranno come passa una tempesta. Col tempo poi potrebbe anche accadere, in modo del tutto naturale, di smettere di giudicare il narcisista psicopatico, e di vederlo semplicemente per ciò che è: una persona vuota senza anima che non potrà mai provare vero amore.

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