sabato 11 novembre 2017

Servono mappe emotive per vivere con o senza narcisisti



Nessuno ci ha mai dotati delle istruzioni per l’uso in grado farci orientare e sopravvivere ad una relazione tossica con un narcisista psicopatico, chiunque esso sia: partner, genitore, figlio, amante, amico, capo, collega. Come uscirne e cosa fare lo scopriamo solo dopo, quando il dolore ci chiude lo stomaco e la manipolazione emotiva ci fa sentire pazzi. Invece, abbiamo un estremo bisogno di mappe emotive per poter vivere, così come quando usciamo di casa abbiamo bisogno di sapere più o meno cosa ci può accadere. L’uomo è mediamente curioso ed incline alla novità, ma ha comunque bisogno di saldi punti di riferimento per vivere. Quando non li abbiamo, specie da bambini, il cervello è sottoposto a traumi importanti. Senza mappe emotive ci perdiamo, come ci si perde nel bosco, nella savana, o in mare aperto. Nella vita di tutti i giorni serve sapere dov’è la bici, il bar più vicino, il negozio dove comprare il nostro pane preferito. Una lista di luoghi sicuri, o da evitare sistematicamente, a cui affidarsi e da cui scappare sia fisicamente che emotivamente.

Parallelamente, è molto importante sapere chi abbiamo di fronte. Su quale amico possiamo contare davvero in caso di bisogno? Possiamo scherzare col gruppo di amici del calcetto o con le amiche della danza? Devo ascoltare i consigli di quel collega? Ho appena conosciuto una persona mi lascio andare? Guardo le facce, l’abbigliamento, ascolto, osservo. Interagire con gli altri richiedere cura, attenzione, prudenza e informazioni. Più informazioni si hanno e più decisioni giuste si prendono. Si può sempre sbagliare ed essere spiazzati, ma meno ingenuità ci si mette, più attenzione si pone per se stessi, minore sarà il margine di errore. In assenza di informazioni, impossibilitati a verificare ciò che ci viene detto, bisogna comunque agire e prendere decisioni seguendo alcune linee guida. Quel negoziante vuole fregarmi? Il cameriere è sincero nel consigliarmi il piatto? Quella ragazza cosa vuole dirmi con quel sorriso, magari le piaccio? L’avvocato sta cercando di farmi cadere in un tranello?

Decisioni sotto pressione, le dobbiamo prendere tutti i giorni, non possiamo esimerci dal farlo. A volte prendiamo fregature, al volte ci va bene, la consapevolezza rispetto a se stessi e al mondo può fare la differenza per non cadere, o ricadere, in relazione tossiche con soggetti che possono farci molto ma molto male, e per lungo tempo. Gli schemi mentali frutto delle nostre esperienze sono fondamentali perché filtrano le informazioni in entrata e riescono in parte a prevedere il futuro per evitare o ridurre gli errori. Filtrano le informazioni perché se cerchiamo un ristorante a Roma, l’attenzione sarà rivolta da tutte le scritte che ci possono aiutare nella scelta. In pratica vedremo solo posti dove si mangia. Se si cerca una fidanzata noteremo tutt’altre cose rispetto a quando cerchiamo un ristorante, quindi gli schemi selezionano quello che la mente nota.

E poi gli schemi provano a prevedere il futuro attraverso un’adeguata lettura della situazione e delle intenzioni degli altri. Il dialogo, i modi, i sorrisi, le parole, il corpo, sono tutti strumenti per interpretazioni rapide. Ovviamente l'esito dipende in gran parte dal filtro personale che ognuno di noi ha, e che è la conseguenza del suo vissuto. Se ho molta fiducia negli altri, vedrò in ogni gesto una connotazione positiva, e viceversa. La vittima ha certi schemi mentali. Il narcisista psicopatico ne ha altri. Entrambi possono funzionare bene o male in relazione ai loro scopi e al loro modo di vedere il mondo.

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