Finche la vita rimane ad un
livello di bassa consapevolezza, si rimane impantanati ad un livello di vita conflittuale e giudicante, in cui prevale appunto la lotta interiore e esteriore affiancata al
giudizio. Ego e giudizio viaggiano sempre abbinati. La vittima pensa di non
valere nulla e si svaluta da sola. Oppure si cerca un aguzzino che le confermi
la sua convinzione di non valere. In altri casi la vittima oscilla tra l’idea
di non valere per ipotetici o reali propri difetti, e l’idea che tutta la sua
sofferenza dipenda un altro soggetto, il più delle volte il partner, al quale
viene scaricata tutta la responsabilità di ogni cosa. In poche parole lotta con se stessa o con
un carnefice, poco cambia.
Serve salire nella consapevolezza
per nutrirsi di cose molto più buone e sane. A quel punto il resto non
interessa più. Non ci si mette più a paragone Leonardo con chi fa scarabocchi.
Si deve prima imparare ad amarsi, smettere il giudizio verso se stessi, per
poi poter amare qualcuno. In questa ottica, non esistono
vittime che nascono tali. Esistono persone che per il loro vissuto sono più
portate a cadere vittime di relazioni tossiche e a soffrire di dipendenza
affettiva. Se da bambino hai conosciuto l’amore malato, purtroppo tendi a
ricercarlo nella vita adulta. Se la famiglia è stata disfunzionale il bambino
deve spegnere il suo sistema di allerta, per cui crescendo diventa
più vulnerabile ai legami tossici. E il narcisista psicopatico approfitta di
questo per agganciare la preda e creare il vincolo traumatico.
Osservando la cosa più in
profondità si capisce però che questo è un problema che dipende essenzialmente
dallo stato di coscienza della vittima che è del tutto alterato da ferite
precoci e dalla continua manipolazione a cui è sottoposta. Ad un livello di bassa consapevolezza è impossibile uscire dal problema o non percepirlo come
tale. In uno stato di coscienza basso il mondo è pieno di ostacoli
insuperabili. Se si pensa di non meritare amore, di essere pieni di difetti, di
non poter trovare mai un compagno alla pari, di sicuro ci si pone in una situazione in cui
molto probabilmente sarà il partner dominare la relazione. Ma questa non è la realtà, è solo ciò che si percepisce della realtà, così come il narcisista psicopatico è solo una
maschera che copre un vuoto.
Capire, riconoscere, per poi accettare e cambiare pensieri e comportamenti sbagliati. Lottare non serve, fa parte della stessa visione
egoica della vita. Lamentarsi, pretendere, accusare non ha senso una volta
osservato e compreso il quadro con occhi diversi. La verità cambia cambiando la prospettiva.
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