martedì 18 aprile 2017

Terrore dell'intimità anche per la vittima del narcisista


Il narcisista ha una paura inconscia della relazione d’amore, teme l’amore perché lo considera come il mettersi alla mercé del partner, dal quale potrebbe essere dominato, deluso, ferito, abbandonato come è accaduto nel suo passato. Da qui il bisogno di controllare la relazione per dominarla e difendersi, fino ad arrivare al punto dal fare all’altro quello che non vorrebbe fosse fatto a se stesso. Così con la seduzione e la manipolazione aggancia il compagno ma allo stesso tempo lo fa soffrire, lo rende infelice, debole, succube.
 
Anche la vittima però, ha sovente una paura inconscia dell’amore e dell’intimità. Una persona sufficientemente sana non dovrebbe amare ed essere attratta sessualmente da una persona che dopo la fase iniziale viene vissuta come inaffidabile, fredda, minacciosa, aggressiva, frustrante e negativa. O quantomeno una volta scoperto l'inganno dovrebbe andarsene a gambe levate. Non ha senso chiedere amore a persone del tutto inaffidabili e malvage.

La manipolazione ha effetti molto potenti ma in teoria una persona davvero equilibrata non dovrebbe continuare a dare potere ad un vampiro affettivo. Dovrebbe invece avere e conservare un sufficiente amor proprio che gli consenta di scappare da una relazione negativa, che se mantenuta ad ogni costo, garantisce solo tanta sofferenza.
 
Appare quindi evidente che aldilà della componente razionale che cerca e desidera un sano rapporto d’amore, c’è una componente inconscia molto potente, scissa, mai del tutto elaborata che teme e rifiuta (come il carnefice) un rapporto di vero amore, affetto, intimità. Dietro la sofferenza della vittima c’è spesso una volontà inconscia di soffrire, una parte della personalità capace di scegliere amori sbagliata. C’è un scelta di rimanere succubi, evitando l’amore vero e la vera intimità.

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