Mi ha molto colpito scoprire che
la mappa della metropolitana di Londra è la mappa più stampata al mondo. Ripeto,
la mappa più stampata al mondo è la LONDON UNDERGROUND. È anche considerata
una delle più belle mappe mai stampate da sempre. In effetti è molto bella,
anche se apparentemente semplice, quasi banale nel suo utilizzo
quotidiano. È stata realizzata, nella versione attuale, per provare a sconfiggere la diffusissima diffidenza dei
londinesi verso questo mezzo di trasporto. In pochi usavano la metro per scetticismo e paura.
Questa versione è figlia di tante
mappe che l’hanno preceduta e che hanno fallito nell’intento di avvicinare le
persone. Ci hanno provato in tutti i modi con svariate mappe anche accurate, studiate,
ben fatte, ma niente. Risultati sempre davvero scadenti. Sembrava che nulla
potesse davvero penetrare nella testa della gente. A prevalere era il disagio,
l’angoscia, la
distanza. Vedendo ad esempio la mappa qui sotto si può anche intuire il
perché. Sembra dire: “no grazie, paura, faccio da solo”.
Ci arrivò Enry Beck! La sua mappa fu rivoluzionaria.
Fu
il frutto di quattro mosse geniali anche se del tutto folli e irragionevole per
l’epoca. Idee geniali che seppero semplificare e rendere immediatamente chiaro,
semplice, bello ciò che prima era difficile, complesso, sgradevole. Scelte geniale e folli, che sono però il frutto di un'enorme competenza e
preparazione specifica, nonché di un amore sfrenato di quest’uomo per il suo
lavoro. Scelte che sembrano incarnare un ossimoro perché da un lato producono
un enorme allontanano dalla realtà, dall’altro rendono la realtà più vivibile. Sono come una boccata d’aria fresca la mattina presto. Problema risolto.
Vediamo però in dettaglio queste
scelte azzeccate che hanno contribuito in modo determinante a rendere la mappa della
LONDON UNDERGROUND tanto bella e efficacie.
1) Tutte le carrozze girano solo
con angoli a 90° e 45°. In realtà girano con tutti i tipi di angoli.
2) Tutte le stazioni hanno la stessa distanza tra loro. Non è assolutamente così. Tra l'altro così facendo si
espande il centro della città e avvicinano le periferie.
3) Anche il Tamigi fa un percorso
non reale con angoli a 45° e 90°.
4) Il " sopra" sparisce, niente più strade, piazze, parchi, chiese. Tutta la superficie
fu eliminata. Per il tempo era un’idea assurda, ma si rivelò davvero geniale.
Morale: allontanarsi dalla realtà può essere fondamentale per semplificare e rendere vivibile un qualcosa di troppo complesso e caotico. Apparentemente è una follia, in realtà aiuta ad uscire dalla paura, dell’angoscia, dalla paralisi.
Anche noi umani abbiamo bisogno di una MAPPA EMOTIVA per vivere meglio. Una mappa che sappia
semplificare la realtà troppo complessa per renderla più vivibile, accettabile,
fruibile. Soprattutto a livello emotivo. Un’enorme contrazione della realtà che sappia fornire precisi punti di riferimento senza i quali si continuerebbe a
navigare a vista in balia di dinamiche inconsce e di emozioni fuori controllo.
Non è stupida semplificazione o sciocca banalizzazione di ciò che non si può controllare. Ma un mettere a
fuoco ciò che è davvero importante con un lavoro ed una accuratezza artigianale. Preparazione, capacità di sintesi, qualche idea geniale e apparentemente illogica che
faccia fare un “click” al cervello. Tutt’altro che facile, assolutamente non naturale. Spesso accade nel momento più inatteso.
Un mappa che ci aiuti nel governo di noi stessi liberandoci da condizionamenti e automatismi che ci rendono schiavi e prigionieri, facili prede di "sequestri emozionali" e rapporti tossici. A livello personale può avere effetti salvifici. Una mappa che ha il compito di ascoltare e rispettare le nostre parti interne, spesso in conflitto tra loro, creando un "io" equilibrato. Ascoltare e comprendere anche le parti più infantile e malsane senza però farsi ricattare da loro. Semplice da comprendere, difficile da attuare.
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