Pensavo che persone del genere
non esistessero se non nei film. Mi approcciavo al prossimo con la radicata convinzione
che tutti avessero un certo livello di profondità emotiva. Ritenevo di avere a
che fare sempre con persone umane, magari dotate di un diversa sensibilità
ma sempre umane. Le persone normali hanno pregi e difetti, i narcisisti
psicopatici hanno un altro modo di vivere, sono altro da noi.
Non hanno
sentimenti, per non sentire il dolore hanno spento tutto.
Non cambiano perché non sentendo nulla non possono neppure percepire cosa si perdono.
Non hanno
empatia e senso di colpa.
Non hanno difetti, sono diversi.
Usano gli altri come fossero dei bancomat.
Godono a far soffrire e a manipolare per misurare il loro potere e per scaricare la loro enorme rabbia.
Parliamo di lupi, leoni, coccodrilli, vampiri con
sembianze umane. Se un lupo è dentro una stanza non cerchi il dialogo e gli spieghi le regole di un rapporto sano e maturo. Non ci scendi a patti. Ti difendi e scappi. Se un leone invece è nella giungla
di certo risulta essere meno pericoloso perché il territorio è più ampio. Se il coccodrillo è nel tuo letto le cose si complicano leggermente. Non si può ragionare con loro come se fossero umani, non si possono utilizzare con gli stessi parametri di riferimento emotivi che utilizziamo con gli esseri umani.
Il male esiste. È sempre
esistito, inutile negarlo, far finta di nulla, continuare a sognare. Gli psicopatici e i narcisisti
integrati sono ovunque e sono abilissimi a mimetizzarsi. Per scoprirli servono
conoscenze e indagini mirate. In particolare sono molto utili i controlli incrociati nei diversi
ambiti della loro vita. La cosa più importante è capire che sempre ci si deve
accostare al prossimo con cautela, piano piano, senza dare per scontato di
avere davanti una bella persona con la quale aprirsi e raccontare tutto. Cautela,
prudenza, cura per se stessi per evitare o ridurre cicatrici indelebili se non
peggio.
Bisogna imparare e distinguere il mondo tra essere umani e predatori. Fare attenzione, riconoscere con cautela chi sono i predatori e con loro comportarsi in modo totalmente diverso. Contatto zero o minimo, avere paura, scappare. In fondo è altro che il ripetersi dell'eterna lotta tra male e bene. Ragionare in questo modo non è essere cattivi è essere realisti e donare le nostre risorse a chi se le merita e non a soggetti simili a noi che hanno come unico obiettivo quello di depredarci e distruggerci.
A volte il lupo è tuo padre o tua madre, tuo figlio, tua moglie o marito, il tuo migliore amico. Non importa. Se lo capisci, a quel punto ti proteggi e proteggi chi ami. Contatto zero o minimo, scappi. Se serve mostri i denti e ti difendi. Sono predatori.
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