venerdì 3 marzo 2017

Elogio del fallimento


A volte, soprattutto da giovani, la vita può apparire come un percorso lineare, senza asperità né interruzioni. Una linea retta immersa nella luce. E non importa che la luce sia chiara o opaca. Ciò che conta è che non vi siano traumi, rotture, cambiamenti. Quindi, quando la crisi avviene, quando la frattura di verifica, si resta sconvolti. Tutte le nostre certezze le prendiamo già fatte, quasi tutte le diamo per scontate. Col trauma all’improvviso queste certezze crollano, spariscono, svaniscono. Pattinavamo sul ghiaccio sottile ma ce ne eravamo mai accorti. Ora il ghiaccio si è frantumato in mille pezzi. Abbiamo paura dello squilibrio e del vuoto.
 
Forse l’esperienza di un rapporto con un narcisista psicopatico è il trauma peggiore che ci possa capitare dopo la morte e la perdita grave della salute. Tendiamo a invaghirci con coinvolgimento immediato, sia nelle amicizie che nelle relazioni sentimentali. Quando si crea istantanea intimità con qualcuno pensiamo che sia un buon segno: di profonda compatibilità, di amore a prima vista o di affinità di spirito. I vortici di amore sono inebrianti e fanno mancare la terra sotto i piedi. D’altra parte nel mondo di Internet, che ha visto l’esplosione degli incontri online, per dar vita a nuove avventure bastano un paio di colpetti sulla tastiera.
 
Le due cose strazianti di una esperienza del genere sono:
1) il dolore straziante dovuto alla disillusione e alla scoperta reale del mostro di cui ci siamo innamorati che gode nostro malgrado nel farci soffrire;
2) La perdita di tempo costruttivo. Tutto ciò che abbiamo vissuto non ha più valore perché è solo il frutto di una illusione. Le relazioni normali iniziano, si evolvono e finiscono. Le relazioni con uno psicopatico narcisista in realtà non sono mai esistete e tutto il nostro tempo, le nostre idee, le nostre esperienze svaniscono appena ci rendiamo conto di chi è davvero la persona con cui abbiamo condiviso del tempo. Quel tempo non è solido, non ha valore, ogni ricordo va rivisto rielaborato e quasi sempre eliminato così come lo avevamo pensato.
Un dolore enorme ci avvolge. Parte il senso di colpa per ricercare errori che in realtà non abbiamo commesso. Ma la cosa ancor più straziante è vedere che gode e ottiene energia nel farci soffrire sadicamente. Questo una mente normale non lo capisce e non lo accetta. La cosa davvero positiva è che un fallimento così grande può farci davvero diventare la persona che vogliamo essere, è una splendida occasione per migliorare noi stessi, per amarci davvero finalmente. Il percorso è lungo e difficile, ma l’incontro col male supremo rappresenta la possibilità di raggiungere il paradiso.

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