Non sentono niente? O sentono poco? Ma quanto sentono?
Per giorni, mesi, anni mi sono chiesto quanto davvero
sentissero questi soggetti perversi. Mi sono scervellato per capire quanto
davvero potessero sentire. Li ho visti piangere lacrime di coccodrillo, chiedere anche scusa, fare le
vittime, dire qualche frase con un certo senso. Un’ora dopo, il giorno dopo
tutto tornava come prima. Spesso peggio.
E' più psicopatico, narcisista,
bordeline o istrionico? Qualcosa è vero o tutto è falso? È un narcisista maligno
o non regola le sue emozioni? Queste domande hanno affollato per mesi la mia
mente.
Adesso posso dire con certezza che sono domande pressoché
inutili per la
vittima.
Perché se anche
scoprissimo che sentono dieci su cento, cosa te ne puoi mai fare di quel briciolo
di sentimento se non permettere che ti manipolino per altri giorni, mesi,
anni. Si possono avere rapporti veri solo con persone vere.
Sentire poco è come sentire niente in una relazione è identico. La tua vita rimane un inferno sulle
montagne russe.
Adesso sono certo che esistono persone al mondo che non sentono
nulla, o quasi, ma il quasi equivale al nulla. Non tutti credono a questa cosa. Difficile
accettare che qualcuno attorno o accanto a te non senta nulla e ti sfrutti solo.
Difficile crederlo, ancora di più accettarlo. Sono come noi, hanno gli stessi
organi ma non sentono nulla. Non sentono nulla a livello profondo. Spenti,
sconnessi, completamente anestetizzati. Genitori, figli, compagni, amanti,
amici... Per loro è come essere al supermercato, scelgono in base a ciò che gli
serve, ai loro obiettivi, a ciò che desiderano, che gli fa comodo.
Le uniche emozioni che sperimentano sono rabbia e invidia ad una intensità molto
forte. Per il resto vivono di eccitazioni varie che li allontanano dal vuoto. Hanno sempre bisogno di stimoli, positivi o negativi, per allontanarsi dal vuoto e per questo sono sempre in movimento. In altri casi si isolano in una sorta di castello incantato.
Perché non sentono? Cosa li ha resi essere del genere?
Genetica o trauma? Fanno del male consciamente i inconsciamente? Perché non cambiano? Perché distruggono chi da loro
amore? Sono già domande a mio avviso più interessanti ma
altrettanto inutile dal punto di vista pratico. Aiutano a comprendere, forse ad
accettare, ma scappare rimane sempre l’unica cosa da fare in quanto relazioni
del genere non prevedono nessun tipo di reciprocità. Garantiscono solo sofferenza.
Chiedersi, come ho fatto io per tanto tempo, se sentono e
quanto sentano è assolutamente irrilevante. Se sentono dieci è come zero. Se sentono venti è come zero. Se
sentono trenta è come zero. Si può iniziare ad avere rapporti veri e sani solo
con persone che sentono almeno cinquanta. Cosa te ne fai di un gesto ogni tanto? Come puoi pensare di stare bene alzandoti la mattina non sapendo chi
hai accanto, cosa farà, come ti tratterà? Come puoi ipotizzare un futuro nel
quale esiste solo il narcisista psicopatico? Tutto ruota sempre e solo intorno a lui. Come puoi amare chi non ti ama, ti fa
soffrire e abusa ti te?
Parliamo di amore e di sentimenti come se fosse qualcosa di
scontato, una realtà intrinseca della vita. Diamo per scontato che esista amore
materno, paterno, di coppia. Diamo per scontato “verità” relative ai sentimenti
e all’amore che la psicologia e la vita reale negano di continuo.
L esempio del supermercato è perfetto per dipingere quest' epoca....
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