mercoledì 29 marzo 2017

4) Empatia Zero Vs La Costante


 
Avere empatia significa capire cosa prova l’altro, riuscire ad intercettare il suo stato d’animo e mettersi in sintonia con esso. Ma non basta. È necessario anche avere reazioni adeguate al suo stato d’animo. Anche i narcisisti psicopatici sanno spesso ben identificare lo stato d’animo di chi hanno di fronte attraverso uno studio accurato del comportamento, ma poi hanno grosse difficoltà ad avere comportamenti compassionevoli. 
 
Sapersi calare nei panni di chi abbiamo di fronte è la prima cosa, ma poi servono i fatti e non solo parole vuote. Qui è la differenza tra chi sente e chi non sente, tra chi ha empatia e chi ne è sprovvisto: solo i comportamenti concreti dimostrano sincera compassione e vera reciprocità.

I narcisisti psicopatici non possono avere reale empatia per molte ragioni, la principale è perché si rifiutano di sentire ciò che provano loro. Puoi sapere come comportarti con chi è triste e depresso se hai sperimentato a livello profondo la tristezza e la depressione. Gli psicopatici narcisisti fanno le vittime per manipolare, hanno momenti di crisi perché non raggiungono un loro obiettivo ma non sono mai davvero tristi e depressi come le persone normali. Non sanno e non vogliono mai elaborare il lutto e il dolore. Rischierebbero la morte psichica.

Hanno spento tutto a livello emotivo. Non possono capire e aiutare l’altro come fossero uno scrittore senza alfabeto, tornano sempre a loro e solo a loro. Perdipiù, se ti mostri fragile ti odiano e infieriscono perché godono e si sentono potenti, perché li metti di fronte ai loro limiti, perché così allontanano la minaccia di sentire il proprio dolore. Proiettano su di te le parti di sé deboli, fragili, tristi, angosciate per poi attaccarle sadicamente come hanno fatto probabilmente con loro.
 
Se tentate di spiegargli come ci si dovrebbe comportare, che alcune cose non si dovrebbero dire e fare, che alcuni atteggiamenti fanno molto male NON CAPISCONO. Non capiscono, lo sguardo è vuoto, gli occhi fissi. Se gli mostrate i vostri sentimenti, se cercate di smuovere il suo senso di colpa e la compassione reagisce con il silenzio o l’irritazione

Il problema è che, salvo progressi spaventosi della tecnica, è difficile sapere se una persona è patologica o è una brava persona. C’è però un modo molto semplice: come ti senti? Come stai? La cosa migliore è cercare nella propria vita delle COSTANTI.
 
Se trascorri le giornate cercando di evitare pensieri dolorosi, se oscilli tra rabbia e depressione perché non sai cosa delle due fa meno male. Non stai bene. C’è qualcosa che non va. Qualcuno ti ha scardinato la vita, introducendo un nuovo tipo di ansia che prima non avevi mai avuto. I tuoi sentimenti e il tuo istinto vi dicono che state molto male in presenza di quella persona. Le persone tossiche spingono a non ascoltare l’istinto ma dobbiamo re-imparare ad ascoltarlo.

LE PERSONE BUONE FANNO STARE BENE.
LE PERSONE CATTIVE NO.

L’aguzzino provoca dolore e ferite, ci dobbiamo difendere. Per farlo dobbiamo ascoltarci e dobbiamo pensare a come stiamo con le costanti della nostra vita. Empatia, compassione, gentilezza sono le qualità che tutte le persone buone hanno. Stai bene con lui e ti senti amato e protetto. Le persone tossiche ti fanno sentire ansioso, geloso, quando sei lontano passi le ore ad analizzare il loro comportamento e a difenderti da ipotetici litigi, problemi, cattiverie, manipolazioni.

Le COSTANTI ti fanno stare bene, ti aiutano, sostengono, capiscono, ci sono sempre anche se a volte in modo duro, ma capisci che ti vogliono bene e che di loro ti puoi fidare sempre. L’esistenza nella vita di COSTANTI garantisce serenità perché la relazione vive in modo naturale, tranquillo, fluido. Elimina le persone che ti fanno stare male. Pensa che con le persone che frequentate ti dovreste sentire come con le COSTANTI.

1 commento:

  1. Bellissimo articolo.
    Piu' mi informo sul narcisismo piu'ci sono risposte come da Dio...
    Una volta mentre gli dicevo che mi sentivo meno di tutte e che ero gelosa pure delle mosche...lui mi rispose cosi: " lo sai che c'è...a me le persone cosi fragili come te...dopo un po' mi vanno sul cazzo...." e poi..." ti amo tanto ma devi cambiare"
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