sabato 11 marzo 2017

Pozzo senza fondo del narcisista


Il vuoto da colmare: ecco da dove derivano la sua incostanza e la pochezza dei suoi sentimenti, che volano via come il vento. Il cuore del perverso narcisista è un pozzo senza fondo, un’anima mai sazia. Appena conquistata, la sua soddisfazione viene istantaneamente “evacuata”.
 
Le vittime dicono tutte, sempre, che quello che fanno sembra non bastare mai, che il loro compagno, marito, moglie, non è mai contento, mai soddisfatto, né grazie a loro, né grazie a nessun altro. L’unica contentezza stabile e “nutriente” che potrebbe colmare il vuoto, è quella che è venuta a mancare in passato.
 
Ma non è stata data. Non verrà più. Nonostante questo, egli la rincorrerà per tutta la vita. Ciò che è mancato, sono le gratificazioni da parte della madre, troppo occupata “altrove”. Mentre i bambini hanno bisogno, per il loro sviluppo, di stimoli da parte degli adulti, di essere incoraggiati, egli è stato stimolato dall’assenza, dal nulla. Questi si chiamano “traumi relazionali precoci”.
 
Non è stato protetto; le regole (la legge) non gli sono state significate, quindi non trasmesse. La legge è anche ciò che separa gli uni dagli altri, i bambini dagli adulti. Lui è diventato adulto subito. Pertanto, farà la sua legge, diventando il maestro del mondo. Il mondo sarà il suo mondo. L’altro non esiste, salvo laddove lo si attende, in un luogo e un ruolo assegnati dal perverso. Da vittima, il manipolatore diviene boia. Ha quindi il bisogno estremo di tenere il suo ambiente sotto controllo, per renderlo conforme al suo pensiero.
Seduzione, manipolazione, potere, controllo, invidia, gelosia sono le parole chiave delle loro vite.

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