Uno psicopatico narcisista non cambia, indipendentemente da chi sia la sua vittima. E’ un
impostore in grado di ripetere all’infinito la stessa identica farsa con finali
di relazione molto simili tra loro, se non analoghi. E’ solo una questione di
tempo: quanto credete resisterà senza dire bugie? Quanto senza dar vita a una
manche del gioco del gatto e del topo?
Quanto senza manipolare per ottenere potere e controllo?
L'unica incognita è il tempo che impiegherà per far cadere la maschera e mostrerà il suo vero volto. La differenza dal punto di vista pratico per la vittima tra uno psicopatico, un narcisista e un borderline sono davvero poche. Sono relazioni che non hanno basi, non raggiungono il minimo sindacale di autenticità e reciprocità per essere vissute.
Se
sentite una fitta nel cuore al vostro risveglio, fatevi forza e continuate la giornata. Tenetevi
alla larga da Facebook, Twitter, Whatsapp e altri social- lontano dagli
occhi,lontano dal cuore-e imponetevi di rimandare il problema al giorno
successivo. Le prime settimane che
seguono la rottura sono le peggiori. Questi soggetti lo sanno
perfettamente, è per questo che abbandonano la scena del crimine senza una
chiusura netta, senza dare spiegazioni.
Sono
ben consapevoli che il silenzio può
essere massacrante e lo utilizzano, oltre che per trastullarsi in libertà,
anche per accrescere in noi lo stato di ansia e di dipendenza al punto di farci
trepidare per il loro ritorno quando dovremmo fare il contrario: e cioè
utilizzare il silenzio per razionalizzare il problema, leggere tra le pieghe della
relazione, fortificarci, documentarci sui disturbi di personalità, mettere un
punto e finirla una volta per tutte.
Se
si riuscisse a mantenere i nervi saldi durante quei delicatissimi giorni,
elaborare simili percorsi mentali e prepararsi al calcio di rigore che questi
signori ci metteranno sicuramente nelle condizioni di battere, ci si metterebbe
al riparo da ulteriori settimane, mesi e anni di dolore. Piangendoci addosso in
attesa di un loro segno di ripensamento diventiamo inavvertitamente complici di
un pesante gioco al massacro invece di prendere le dovute distanze da una
relazione altamente tossica, pericolosamente velenosa e, cosa ancor più
importante, di valore vicino allo zero.
La
cosa più devastante è che sono abilissimi nel proiettare le loro parti negative
negli altri per poi attaccarli. Cioè si sentono cattivi ed egoisti? Accusano gli altri di essere
cattivi ed egoisti per poi attaccarli per questo. Ma la vera opera d’arte è sempre
la stessa: passare come vittime delle
proprie vittime.
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