lunedì 1 maggio 2017

Maschera Narcisista & Personalità "Come Se"


Uno delle principali caratteristiche dei narcisisti, psicopatici, borderline, istrionici è la presenza della MASCHERA. Sono maestri della dissimulazione e del camaleontismo e sanno dare una ottima prima impressione. Sanno fare subito breccia nelle persone, sanno sedurre, incantare, ingannare, controllare. Quasi tutti questi soggetti VIVONO DI MASCHERE, fino al punto che la loro personalità coincide con la maschera. Il vero sé si perde totalmente. La maschera (e il falso sé) non è altro che una difesa che tende a proteggere la persona dall’angoscia profonda e dal vuoto emotivo.
 
Ma anche le persone non malvagie o narcisiste possono vivere solo di maschere. A questo proposito mi hanno sempre affascinato i concetti espressi da Helene Deutsch che ha studiato le personalità “COME SE”. La personalità “come se” descrive un SOGGETTO VUOTO che vive come un ATTORE che si adatta in modo imitativo al contesto in cui si trova. Non è “DAVVERO NIENTE”, per questo diventa ciò l’altro gli chiede di essere per compiacerlo.
 
La personalità "come se" pura non è affatto cattiva, sadica, malefica, ma solo finta. In realtà è talmente vuota da essere finta per sopravvivere. Dietro alle maschere NON C’È REALMENTE NULLA. Il soggetto presenta la sindrome dell’identità diffusa. Sperimenta una profonda incoerenza. È una persona diversa in SITUAZIONI DIVERSE. Una mancanza di CONTINUITÀ PERSONALE NEL TEMPO.
 
Anche nelle personalità “come se” l’identificazione tende a essere rigida. Cioè aderisce in modo rigido e adesivo a maschere sociali che precludono un rapporto con i desideri veri della persona. Sono persone che dietro una apparente facilità nel mettersi in relazione nascondono un PROFONDO VUOTO INTERIORE che produce negli altri l’impressione di una mancanza di spontaneità e un senso di falsità. Essi non sono capaci di una vera e propria identificazione, ma solo di una imitazione superficiale (come se). Sono ad esempio le persone sempre sorridenti, che non hanno mai una loro opinione, che si adeguano a tutto e tutti, che dove le metti stanno. Aderiscono appunto  in modo IMITATIVO alla richiesta e alle aspettative degli altri
 
La personalità “come se” per antonomasia è il personaggio di Zelig, l’uomo camaleontico descritto nel bel film di Woody Allen.

“La prima impressione di queste persone è quella di essere assolutamente normali. Sono intellettualmente integre e dotate, e mostrano una grande comprensione per le questioni intellettuali e emozionali; ma quando seguono uno dei loro frequenti slanci verso una attività creativa, il risultato consiste in un’opera buona dal punto di vista formale, ma che è sempre la ripetizione spasmodica, anche se abile, di un prototipo senza la minima traccia di originalità.
Ad un’osservazione più accurata anche i loro rapporti affettivi con l’ambiente presentano questa stessa caratteristica. Sono rapporti solitamente intensi e contraddistinti da amicizia, amore, simpatia, comprensione, MA ANCHE UN PROFANO SI ACCORGE CHE C’È QUALCOSA DI STRANO E GLI SI PROFILA LA DOMANDA ALLA QUALE NON SA RISPONDERE.
All’analisi risulta presto chiaro che tutti questi rapporti sono privi di qualsiasi reale traccia di calore, che tutte le esperienze emozionali sono formali, che ogni sensazione affettiva profonda è completamente esclusa. È una situazione che somiglia alla prestazione di un ATTORE TECNICAMENTE BEN PREPARATO ma che manca della scintilla necessaria per rendere la sua interpretazione realistica.
Deutsch

 

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