venerdì 31 marzo 2017

6) Triangolazione - Gelosia - Dignità (1 parte)


Si dice che ognuno ha la manipolazione che si merita.
I narcisisti psicopatici sono fenomeni nel cogliere la manipolazione che ti meriti, quella che ti fa più male, quella che ha le probabilità maggiori di farti soffrire, renderti fragile, debole, sottomesso. Capiscono molto presto quel’è il tasto da schiacciare per abbassarti le difese immunitarie e intrappolarti nella loro rete. La triangolazione è una delle armi più potenti e crudeli utilizzate dai narcisisti psicopatici per ottenere l’indebolimento della sua vittima. Viene messa in atto non appena è finita la fase iniziale di idealizzazione.

Se una persona normale tradisce cercherà di non farlo sapere al partner perché è consapevole che lo farebbe star male. Nel caso in cui venga scoperto si rende conto di aver fatto soffrire l’altro e chiede scusa, magari si pente e comunque si rende conto del dolore che ha provocato.
Per il narcisista psicopatico è esattamente il contrario. Fa di tutto per far sapere all’altro della sua tresca, flirt o tradimento, in modo da rendere il partner più insicuro e vulnerabile. Usa la triangolazione soprattutto per aumentare il desiderio del partner e ottenere una quantità maggiore di gratificazioni narcisistiche.

La triangolazione non avviene solo in ambito amoroso. Usa la rete sociale per rendere qualcuno geloso, insicuro, fragile, mentre finge innocenza. Usa frasi ambivalenti, ambigue, a doppio messaggio. Fa riferimento spesso un ex fidanzato, ex amante, amico, facendo intendere che con questa persona ha realmente o solo sulla carta una relazione molto stretta e particolare. Fa il finto tonto e si proclama innocente mentre flirta con altri. Ti porta a diventare un investigatore che cerca ogni cosa possa riguardare ciò che fa, come, con chi, per vedere cosa davvero c’è dietro.

Triangolano costantemente con altre persone e lo fanno in modo tattico per aumentare la loro posizione di potere. Vogliono far diventare pazza la vittima. La accusano di essere paranoide, gelosa, instabile perché fa notare certe cose. Questo tipo di manipolazione è una tortura a tutti gli effetti può far crollare anche la persona più matura ed equilibrata perché la rende insicura, fragile, mina alla radice la sua autostima 
 
I narcisisti psicopatici essendo vuoti e privi di sentimenti autentici vivono del DESIDERIO dell’altro. L'altro li riempie. Qualsiasi fonte di rifornimento narcisistico fa allo scopo. Creando un triangolo si possono avere benefici prendere due piccioni con una fava. La precarietà relazione è sempre totale come il loro umore. Il rivale reale o fittizio trasforma la vittima in una marionetta nelle mani del predatore. Il povero malcapitato di turno diventa un paranoide insicuro, ridotto a schiavo emotivo.
 
Un tipo di manipolazione creata deliberatamente per rafforzare il vincolo di schiavitù. Rende sempre insicura la vittima che teme sempre l’abbandono, vive in costante stress, alimenta una crescente incertezza rispetto al suo valore. Il vampiro assorbe tutta la energia della vittima e ne attiva IL DESIDERIO così il narcisista psicopatico si sente un individuo unico e onnipotente.
 
La triangolazione può avere come oggetto anche amici, lavoro, interessi, o altro e può essere reale o fittizia. Comunque serve a mettere in secondo piano la vittima che in questo modo diventa fragile, debole, insicura e si trasforma in uno schiavo adorante. Cercano e vivono del desiderio altrui. Si pongono come inaccessibili, come un oggetto difficile, come non raggiungibili, specialmente attraverso la triangolazione questo per alimentare appunto il desiderio che non deve mai calare, che deve essere sempre a livelli elevati per nutrire il loro vuoto, la loro fame di potere e controllo.
 
La sofferenza è atroce perché la vittima diventa gelosa, fragile, desiderosa, dipendente, senza fiducia. INDUCE DIPENDENZA NELLA VITTIMA. Nel giro di poco tempo un soggetto forte e maturo può raggiungere livelli patologici di paranoia e dipendenza affettiva. Più triangola più la vittima si impegna per fare, per desiderare lo psicopatico. In altre parole, la vittima viene indotta in uno stato mentale terribile, corre il rischio della distruzione psicologica. Una sorta di morte psicologica per svuotamento.

giovedì 30 marzo 2017

5) Manipolazione e seduzione narcisisti psicopatici


La conoscenza e la consapevolezza rendono liberi. Sono a volte dolorose ma permettono finalmente di vedere le cose come stanno e poter decidere assumendosi le proprie responsabilità. La scoperta e lo studio della manipolazione affettiva è stata per me una folgorazione. Come d’incanto ho cambiato gli occhi, ho riavvolto il nastro di molti ricordi e rapporti, discussioni, dialoghi, dinamiche hanno assunto tutto un altro significato rispetto a prima. Solo quando conosci puoi davvero comprendere e agire consapevolmente. Smetti di essere il criceto che gira nella ruota. 

Manipolare vuol dire fa credere e far fare a qualcuno qualcosa con l’inganno, spostare i suoi limiti, cambiare i suoi valori per i propri interessi. Sedurre e manipolare spinge la vittima a vivere una illusioni, un inganni a favore di un altro che sadicamente ne approfitta. Seduzione e manipolazione sono le armi potentissime dei narcisisti psicopatici. Il loro obiettivo è parassitare gli altri senza farsi scoprire, mantenendo un’immagine pubblica impeccabile. Tant’è che spesso mostrano il loro vero volto solo nel rapporto e due, in privato, e il resto della gente mai potrebbe sospettare ciò che sono veramente. In questo sono formidabili. In particolare sono devastanti nel far passare la vittima come carnefice.

La seduzione e la manipolazione creano dipendenza, hanno effetti potentissimi a livello neurologico. Come i topi da laboratorio le persone tendono a rimanere nella rete di questi soggetti. Così i predatori cercano e creano legami con persone empatiche proprio perché hanno qualità e sono più facilmente manipolabili. Per assurdo spesso le persone empatiche essendo sempre disposte a dare, assorbono molto lo stato d'animo altrui e sono attirate dai manipolatori soprattutto perché si mostrano sicuri e spregiudicati.

Dietro ogni loro comportamento, dietro ogni parole c’è una meccanismo di seduzione, manipolazione per avere potere, controllo, scaricare rabbia, provare eccitazione, allontanarsi dal vuoto interiore. L’altro è solo uno strumento, un burattino nelle sue mani.

La mia vita è cambiata quando ho scoperto, studiato e verificato su me stesso la manipolazione:
Love Bombing.
Seduzione a specchio, copia la tua personalità.
Bugia cronica.
Vittima delle proprie vittime.
Nega ogni responsabilità.
Proietta sugli altri.
Ti va vivere sulle montagne russe in uno stato di continua tensione.
Tattica del silenzio e dell'isolamento.
Mai chiaro.
Ambiguità.
Aggressività verbale e fisica attiva e passiva.
Falso senso di intimità.
Triangolazione.
Svia argomenti, discorsi quando si sente alle strette.
Strumentalizza i difetti altrui.
Parole vuote, non seguono i fatti.
Gaslighting, mistificazione della realtà, di fa sentire pazzi.
 
Uscire dalla manipolazione e dalla seduzione è difficilissimo. Il loro obiettivo è farti sentire pazzo, inadeguato, indebolire le tue difese. Saperla fronteggiare in modo adeguato risulta molto ostico. Reagire in tempo reale ad una manipolazione pur avendo le conoscenze adeguate è molto difficile. Richiede allenamento, preparazione, adeguato lavoro sulla propria autostima, spiccato senso critico. Ma senza la conoscenza di certo è impossibile cambiare i comportamenti ed arginare i soprusi.

mercoledì 29 marzo 2017

4) Empatia Zero Vs La Costante


 
Avere empatia significa capire cosa prova l’altro, riuscire ad intercettare il suo stato d’animo e mettersi in sintonia con esso. Ma non basta. È necessario anche avere reazioni adeguate al suo stato d’animo. Anche i narcisisti psicopatici sanno spesso ben identificare lo stato d’animo di chi hanno di fronte attraverso uno studio accurato del comportamento, ma poi hanno grosse difficoltà ad avere comportamenti compassionevoli. 
 
Sapersi calare nei panni di chi abbiamo di fronte è la prima cosa, ma poi servono i fatti e non solo parole vuote. Qui è la differenza tra chi sente e chi non sente, tra chi ha empatia e chi ne è sprovvisto: solo i comportamenti concreti dimostrano sincera compassione e vera reciprocità.

I narcisisti psicopatici non possono avere reale empatia per molte ragioni, la principale è perché si rifiutano di sentire ciò che provano loro. Puoi sapere come comportarti con chi è triste e depresso se hai sperimentato a livello profondo la tristezza e la depressione. Gli psicopatici narcisisti fanno le vittime per manipolare, hanno momenti di crisi perché non raggiungono un loro obiettivo ma non sono mai davvero tristi e depressi come le persone normali. Non sanno e non vogliono mai elaborare il lutto e il dolore. Rischierebbero la morte psichica.

Hanno spento tutto a livello emotivo. Non possono capire e aiutare l’altro come fossero uno scrittore senza alfabeto, tornano sempre a loro e solo a loro. Perdipiù, se ti mostri fragile ti odiano e infieriscono perché godono e si sentono potenti, perché li metti di fronte ai loro limiti, perché così allontanano la minaccia di sentire il proprio dolore. Proiettano su di te le parti di sé deboli, fragili, tristi, angosciate per poi attaccarle sadicamente come hanno fatto probabilmente con loro.
 
Se tentate di spiegargli come ci si dovrebbe comportare, che alcune cose non si dovrebbero dire e fare, che alcuni atteggiamenti fanno molto male NON CAPISCONO. Non capiscono, lo sguardo è vuoto, gli occhi fissi. Se gli mostrate i vostri sentimenti, se cercate di smuovere il suo senso di colpa e la compassione reagisce con il silenzio o l’irritazione

Il problema è che, salvo progressi spaventosi della tecnica, è difficile sapere se una persona è patologica o è una brava persona. C’è però un modo molto semplice: come ti senti? Come stai? La cosa migliore è cercare nella propria vita delle COSTANTI.
 
Se trascorri le giornate cercando di evitare pensieri dolorosi, se oscilli tra rabbia e depressione perché non sai cosa delle due fa meno male. Non stai bene. C’è qualcosa che non va. Qualcuno ti ha scardinato la vita, introducendo un nuovo tipo di ansia che prima non avevi mai avuto. I tuoi sentimenti e il tuo istinto vi dicono che state molto male in presenza di quella persona. Le persone tossiche spingono a non ascoltare l’istinto ma dobbiamo re-imparare ad ascoltarlo.

LE PERSONE BUONE FANNO STARE BENE.
LE PERSONE CATTIVE NO.

L’aguzzino provoca dolore e ferite, ci dobbiamo difendere. Per farlo dobbiamo ascoltarci e dobbiamo pensare a come stiamo con le costanti della nostra vita. Empatia, compassione, gentilezza sono le qualità che tutte le persone buone hanno. Stai bene con lui e ti senti amato e protetto. Le persone tossiche ti fanno sentire ansioso, geloso, quando sei lontano passi le ore ad analizzare il loro comportamento e a difenderti da ipotetici litigi, problemi, cattiverie, manipolazioni.

Le COSTANTI ti fanno stare bene, ti aiutano, sostengono, capiscono, ci sono sempre anche se a volte in modo duro, ma capisci che ti vogliono bene e che di loro ti puoi fidare sempre. L’esistenza nella vita di COSTANTI garantisce serenità perché la relazione vive in modo naturale, tranquillo, fluido. Elimina le persone che ti fanno stare male. Pensa che con le persone che frequentate ti dovreste sentire come con le COSTANTI.

martedì 28 marzo 2017

3) Sentono zero i narcisisti psicopatici?


Non sentono niente? O sentono poco? Ma quanto sentono?
Per giorni, mesi, anni mi sono chiesto quanto davvero sentissero questi soggetti perversi. Mi sono scervellato per capire quanto davvero potessero sentire. Li ho visti piangere lacrime di coccodrillo, chiedere anche scusa, fare le vittime, dire qualche frase con un certo senso. Un’ora dopo, il giorno dopo tutto tornava come prima. Spesso peggio.

E' più psicopatico, narcisista, bordeline o istrionico? Qualcosa è vero o tutto è falso? È un narcisista maligno o non regola le sue emozioni? Queste domande hanno affollato per mesi la mia mente.

Adesso posso dire con certezza che sono domande pressoché inutili per la vittima.
Perché? Perché non cambia nulla!
Perché se anche scoprissimo che sentono dieci su cento, cosa te ne puoi mai fare di quel briciolo di sentimento se non permettere che ti manipolino per altri giorni, mesi, anni. Si possono avere rapporti veri solo con persone vere. Sentire poco è come sentire niente in una relazione è identico. La tua vita rimane un inferno sulle montagne russe.
 
Adesso sono certo che esistono persone al mondo che non sentono nulla, o quasi, ma il quasi equivale al nulla. Non tutti credono a questa cosa. Difficile accettare che qualcuno attorno o accanto a te non senta nulla e ti sfrutti solo. Difficile crederlo, ancora di più accettarlo. Sono come noi, hanno gli stessi organi ma non sentono nulla. Non sentono nulla a livello profondo. Spenti, sconnessi, completamente anestetizzati. Genitori, figli, compagni, amanti, amici... Per loro è come essere al supermercato, scelgono in base a ciò che gli serve, ai loro obiettivi, a ciò che desiderano, che gli fa comodo.
 
Le uniche emozioni che sperimentano sono rabbia e invidia ad una intensità molto forte. Per il resto vivono di eccitazioni varie che li allontanano dal vuoto. Hanno sempre bisogno di stimoli, positivi o negativi, per allontanarsi dal vuoto e per questo sono sempre in movimento. In altri casi si isolano in una sorta di castello incantato.

Perché non sentono? Cosa li ha resi essere del genere? Genetica o trauma? Fanno del male consciamente i inconsciamente? Perché non cambiano? Perché distruggono chi da loro amore? Sono già domande a mio avviso più interessanti ma altrettanto inutile dal punto di vista pratico. Aiutano a comprendere, forse ad accettare, ma scappare rimane sempre l’unica cosa da fare in quanto relazioni del genere non prevedono nessun tipo di reciprocità. Garantiscono solo sofferenza.
 
Chiedersi, come ho fatto io per tanto tempo, se sentono e quanto sentano è assolutamente irrilevante. Se sentono dieci  è come zero. Se sentono venti è come zero. Se sentono trenta è come zero. Si può iniziare ad avere rapporti veri e sani solo con persone che sentono almeno cinquantaCosa te ne fai di un gesto ogni tanto? Come puoi pensare di stare bene alzandoti la mattina non sapendo chi hai accanto, cosa farà, come ti tratterà? Come puoi ipotizzare un futuro nel quale esiste solo il narcisista psicopatico? Tutto ruota sempre e solo intorno  a lui. Come puoi amare chi non ti ama, ti fa soffrire e abusa ti te?

Parliamo di amore e di sentimenti come se fosse qualcosa di scontato, una realtà intrinseca della vita. Diamo per scontato che esista amore materno, paterno, di coppia. Diamo per scontato “verità” relative ai sentimenti e all’amore che la psicologia e la vita reale negano di continuo.

lunedì 27 marzo 2017

2) Robot - Narcisisti Psicopatici


I narcisisti psicopatici sono come dei robot, funzionano non vivono. Sono un meccanismo che deve continuare a funzionare senza sosta per non incepparsi. Passano da una relazione all’altra, da un’esperienza all’altra, da una situazione all’altra senza sosta, come una idrovora. Una macchina che per alimentarsi ha bisogno di vittime. Il loro funzionamento, una volta compreso alla radice, è molto ripetitivo, quasi scontato.

Mi ricordano il film “Lei” (Her) nel quale si racconta di come Theodore, scrittore in crisi esistenziale, si innamori di un sistema operativo di nome Shamanta. La bellissima voce artificiale lo fa innamorare in poche ore perché studia tutto di lui con un superbo “lavoro a specchio”. Dice tutto ciò che il malcapitato vuol sentirsi dire, nel bene e nel male. Il film descrive magistralmente il mix artificiale di amore, seduzione, condivisione, litigi, manipolazioni, sensi di colpa che si instaurano tra una persona e un sistema artificiale molto evoluto, come lo è un narcisista psicopatico.

Ridotto ai minimi termini infatti "Lei" mette in scena il lungo processo attraverso il quale viene elaborata la fine di un amore: venire a patti con l'esigenza di andare avanti, lasciare il passato dietro di sé e voltare pagina attraverso esperienze estreme e grottesche. Si perché il sistema operativo Shamanta ad un certo punto lascia Theodore perché impegnata a far innamorare altre migliaia di persone.

La stessa cosa che accade con l’illusione di innamorarsi di un narcisista psicopatico integrato. Ci si innamora in realtà di un sistema operativo. Tutto è artificiale, finto, asettico, illusorio. Nulla è reale se non i nostri sentimenti. Serve necessariamente attraversa un profondo lutto senza che sia un morto. Cosa molto diversa dal vivere la fine di una storia d’amore e condivisione vera.
 
Le loro vite non prevedono cambiamento e apprendimento. Ripeteranno in eterno lo stesso copione, gli stessi cicli. Come se il tempo per loro si fosse fermato e non è mai evolutivo. Questi soggetti abusanti hanno relazioni e rapporti con lo “stampino”, cioè con le stesse caratteristiche di base. Come se ripetessero all’infinito lo stesso copione. Aldilà delle sfumature ricalcano tutti più o meno le stesse tappe.
- seduzione e bombardamento emotivo
- isola la nuova preda, cosificazione, potere e controllo
- sfruttamento, rivelazione/orrore
- liberazione, abbandono e/o demolizione.

Corri! Scappa!
Sempre ti farà soffrire, ti manipolerà, ti riporterà alla stessa situazione iniziale di sofferenza. Non cambiano, non si curano. La terapia serve solo a contenere perché non facciano del male a qualcuno. E in genere se mai dovessero andare in terapia lo fanno per poter manipolare ancora di più e meglio.

sabato 25 marzo 2017

1) Pecore - Lupi - Cani da Pastore (2 parte)



Chi ha subito un danno è pericoloso, sa di poter sopravvivere. Chi ha subito un danno, danneggia.

I narcisisti psicopatici scelgono spesso le persone migliori come vittime. Non i più fragili, deboli e indifesi come si è soliti pensare. Scelgono proprio i migliori della società, quelli con più qualità da depredare e distruggere. I più buoni, positivi, con il desiderio di fare del bene, di aiutare il prossimo diventa davvero la vittima preferita per lo psicopatico narcisista integrato socialmente. La vittima così viene svuotata di tutto, depredata e una volta svuotata viene accusata e abbandonata.

Nello scegliere la vittima hanno una capacità innata. Nessuno deve spiegare ad un leone quale gazzella cacciare. Lo sa da sempre, è un predatore. Con gli umani vengono spesso scelti quelli più empatici, le persone che hanno più da dare, quelle che mostrano un maggiore desiderio di fare star bene gli altri, che possono essere facilmente manipolabili con il senso di colpa.

Quando si annoiano o hanno finito di depredare la vittima, la maschera cade. Però può passare molto molto tempo prima che accada. Anche una vita intera può passare. È terribile. Magari ci sono dei figli e una vita intera condivisa. La confusione e il dolore è enorme. Senza coscienza o moralità.

Quando decidono di mostrare il loro vero volto diventano freddi, insensibili, distaccati. Sanno di far male, sanno di manipolare, ma non hanno nessun rimorso, nessun senso di colpa. Anzi godono a fare male, godono e vedere che anche gli altri soffrono. Questo da loro una sensazione di potere e di forza quasi di onnipotenza. Rendere una persona forte una persona molto debole, fragile, schiavo è la loro gioia.
 
Due riflessioni:
1) Perché le vittime non hanno paura?! Si ostinano a chiedere amore, comprensione e cambiamenti da un lupo. Perché invece di avere paura vogliono le coccole da un lupo. Dovrebbero mostrare i denti mentre scappano e si difendono, invece piangono e chiedono amore.
2) Quanto le vittime vogliono stare male?! La voglia, il bisogno estremo di soffrire della vittima a causa spesso di radicati sensi di colpa. Non è vero che tutti vogliono stare bene. Tanti godono e desiderano stare male. Eroticizzano il male. Molte persone vogliono il lupo inconsciamente nella loro vita per garantirsi dolore.

venerdì 24 marzo 2017

1) Pecore - Lupi - Cani da Pastore (1 parte)


Pensavo che persone del genere non esistessero se non nei film. Mi approcciavo al prossimo con la radicata convinzione che tutti avessero un certo livello di profondità emotiva. Ritenevo di avere a che fare sempre con persone umane, magari dotate di un diversa sensibilità ma sempre umane. Le persone normali hanno pregi e difetti, i narcisisti psicopatici hanno un altro modo di vivere, sono altro da noi.
 
Non hanno sentimenti, per non sentire il dolore hanno spento tutto.
Non cambiano perché non sentendo nulla non possono neppure percepire cosa si perdono.
Non hanno empatia e senso di colpa.
Non hanno difetti, sono diversi.
Usano gli altri come fossero dei bancomat.
Godono a far soffrire e a manipolare per misurare il loro potere e per scaricare la loro enorme rabbia.

Parliamo di lupi, leoni, coccodrilli, vampiri con sembianze umane. Se un lupo è dentro una stanza non cerchi il dialogo e gli spieghi le regole di un rapporto sano e maturoNon ci scendi a patti. Ti difendi e scappi. Se un leone invece è nella giungla di certo risulta essere meno pericoloso perché il territorio è più ampio. Se il coccodrillo è nel tuo letto le cose si complicano leggermente. Non si può ragionare con loro come se fossero umani, non si possono utilizzare con gli stessi parametri di riferimento emotivi che utilizziamo con gli esseri umani.
 
Il male esiste. È sempre esistito, inutile negarlo, far finta di nulla, continuare a sognare. Gli psicopatici e i narcisisti integrati sono ovunque e sono abilissimi a mimetizzarsi. Per scoprirli servono conoscenze e indagini mirate. In particolare sono molto utili i controlli incrociati nei diversi ambiti della loro vita. La cosa più importante è capire che sempre ci si deve accostare al prossimo con cautela, piano piano, senza dare per scontato di avere davanti una bella persona con la quale aprirsi e raccontare tutto. Cautela, prudenza, cura per se stessi per evitare o ridurre cicatrici indelebili se non peggio.

Bisogna imparare e distinguere il mondo tra essere umani e predatori. Fare attenzione, riconoscere con cautela chi sono i predatori e con loro comportarsi in modo totalmente diverso. Contatto zero o minimo, avere paura, scappare. In fondo è altro che il ripetersi dell'eterna lotta tra male e bene. Ragionare in questo modo non è essere cattivi è essere realisti e donare le nostre risorse a chi se le merita e non a soggetti simili a noi che hanno come unico obiettivo quello di depredarci e distruggerci.

A volte il lupo è tuo padre o tua madre, tuo figlio, tua moglie o marito, il tuo migliore amico. Non importa. Se lo capisci, a quel punto ti proteggi e proteggi chi ami. Contatto zero o minimo, scappi. Se serve mostri i denti e ti difendi. Sono predatori.

giovedì 23 marzo 2017

10 cose che ho imparato dai narcisisti psicopatici


È sempre decisivo capire, comprendere, essere consapevoli.
Dopo posso decidere cosa fare. Posso decidere di essere duro, di essere comprensivo, di dialogare, di voler star bene, di continuare a stare male, di accettare o di non accettare. Ma prima devo capire. Questo vale in tutti i settori della vita. Se tutto il resto rimane come è ma miglioro molto in un aspetto della vita, già faccio un balzo in avanti enorme. Se ad esempio uno schiacciatore di pallavolo migliora molto l’attacco e tutto il resto rimane uguale, la sua performance migliora enormemente.

Tutti i miglioramenti sono per salto di qualità.
Il cambiamento non è una linea continua verso l’alto dove tutti i giorni cambio e miglioro un po’. Il cervello non ragiona così. Si impara e si migliora passando per periodi in cui sembra non ci siano miglioramenti poi all’improvviso qualcosa si sblocca e si fa un grosso salto di qualità. Insisto per molto tempo come se fossi su un lungo pianerottolo, poi ad un certo punto, salto un gradino molto alto. Provo un accordo con la chitarra per mesi ad un certo punto entra e parto e c’è un miglioramento chiaro, netto, preciso, solidificato.
 
L’incontro con i narcisisti psicopatici è una grande occasione per migliorare. Forse la migliore di tutte perché incontri il male assoluto, quello che il cervello non capisce, non accetta, non pensa possa esistere. Può ucciderti, ma può davvero essere l’occasione della vita. Ma i miglioramenti richiedono tempo, pazienza, dedizione, impegno. Come quasi sempre il miglioramento è per salto di qualità.
 
Di seguito 10 cose che mi hanno cambiato la vita grazie allo scontro frontale con questo problema:

1) PECORE - LUPI - CANI DA PASTORE.
2) ROBOT CHE FUNZIONANO.
3) SENTONO O NON SENTONO?
4) EMPATIA ZERO O QUASI ZERO.
5) MANIPOLAZIONE.
6) TRIANGOLAZIONE.
7) FASCINO DEL MALE.
8) EGO – NARCISISMO.
9) IL PERCORSO SAPIENZIALE CIRCOLARE.
10) IL MISTERO DELLA VITA.

mercoledì 22 marzo 2017

Godono a far soffrire 2


 
Uno psicopatico narcisista non cambia, indipendentemente da chi sia la sua vittima. E’ un impostore in grado di ripetere all’infinito la stessa identica farsa con finali di relazione molto simili tra loro, se non analoghi. E’ solo una questione di tempo: quanto credete resisterà senza dire bugie? Quanto senza dar vita a una manche del gioco del gatto e del topo? Quanto senza manipolare per ottenere potere e controllo?
 
L'unica incognita è il tempo che impiegherà per far cadere la maschera e mostrerà il suo vero volto. La differenza dal punto di vista pratico per la vittima tra uno psicopatico, un narcisista e un borderline sono davvero poche. Sono relazioni che non hanno basi, non raggiungono il minimo sindacale di autenticità e reciprocità per essere vissute.

Se sentite una fitta nel cuore al vostro risveglio, fatevi forza e continuate la giornata. Tenetevi alla larga da Facebook, Twitter, Whatsapp e altri social- lontano dagli occhi,lontano dal cuore-e imponetevi di rimandare il problema al giorno successivo. Le prime settimane che seguono la rottura sono le peggiori. Questi soggetti lo sanno perfettamente, è per questo che abbandonano la scena del crimine senza una chiusura netta, senza dare spiegazioni.

Sono ben consapevoli che il silenzio può essere massacrante e lo utilizzano, oltre che per trastullarsi in libertà, anche per accrescere in noi lo stato di ansia e di dipendenza al punto di farci trepidare per il loro ritorno quando dovremmo fare il contrario: e cioè utilizzare il silenzio per razionalizzare il problema, leggere tra le pieghe della relazione, fortificarci, documentarci sui disturbi di personalità, mettere un punto e finirla una volta per tutte.

Se si riuscisse a mantenere i nervi saldi durante quei delicatissimi giorni, elaborare simili percorsi mentali e prepararsi al calcio di rigore che questi signori ci metteranno sicuramente nelle condizioni di battere, ci si metterebbe al riparo da ulteriori settimane, mesi e anni di dolore. Piangendoci addosso in attesa di un loro segno di ripensamento diventiamo inavvertitamente complici di un pesante gioco al massacro invece di prendere le dovute distanze da una relazione altamente tossica, pericolosamente velenosa e, cosa ancor più importante, di valore vicino allo zero.

La cosa più devastante è che sono abilissimi nel proiettare le loro parti negative negli altri per poi attaccarli. Cioè si sentono cattivi ed egoisti? Accusano gli altri di essere cattivi ed egoisti per poi attaccarli per questo. Ma la vera opera d’arte è sempre la stessa: passare come vittime delle proprie vittime.

martedì 21 marzo 2017

Non ci si crede


 
Quando prende il largo significa che non riesce più tanto facilmente a farla franca. Non passate le vostre giornate a chiedervi cosa non ha funzionato. A domandarvi se si comporterà con un’altra/o meglio di quanto abbia fatto con voi. Non importa dove va e con chi: l’unica verità è che sin dal primo giorno, chiunque frequenti, metterà in atto i soliti trucchetti e cercherà di ingannare la stessa persona che sta idealizzando. Uno dei postumi più dolorosi della relazione con un soggetto disturbato è immaginarlo felice lontano da noi e soprattutto temere che un’altra persona riesca miracolosamente a cambiarlo e ad ottenere ciò che a noi non è riuscito in settimane, mesi o anche anni di rapporto tormentato.
L’interrogativo più ricorrente tra le testimonianze che compaiono sui siti di recupero da relazioni patologiche è: in cosa ho sbagliato per farlo/a allontanare e innamorare di un’altra/o?

Una prima risposta la può fornire la modalità attraverso la quale la maggior parte di voi ha appreso dell’esistenza di problematiche relazionali di origine patologica. Quanti, grazie a Google, hanno scoperto il narcisismo, la psicopatia e i disturbi della personalità?
Ammetto di essere uno dei tanti: in preda allo smarrimento, al non riuscire a darmi risposte, alla confusione tra sospetti, certezze e paranoie, sensi di colpa e di responsabilità, la digitazione di parole chiave come “manipolatore”, “bugiardo”, “violenza verbale” mi ha permesso di realizzare cosa stava accadendo nella mia vita da mesi. Il primo passo per scrollarsi di dosso colpe e responsabilità è pertanto non dimenticare di avere a che fare con una persona disturbata – narcisista, psicopatica o sociopatica che sia. Se così non fosse, non sareste mai arrivati a questo blog. Non avreste avuto motivo di digitare sui motori di ricerca combinazioni di parole tra cui “sindrome di chi giustifica un colpevole”, “egocentrici snob”, “bugie patologiche e truffe”, “ricatti emotivi” e “subire manipolazioni, vendette e tradimenti”. Poi ho studiato di tutto sul tema e ancora, a volte, non riesco a credere a tutto questo.

Appurato che la storia non ha funzionato non per vostre mancanze ma per una sua disfunzione relazionale, elemento di una ben più seria e complessa patologia psicologica, bisogna prendere atto che da questi mali dell’anima, purtroppo, non si guarisce né si migliora. La coscienza non si acquisisce in età adulta. È una parte di noi che si forma lentamente, giorno dopo giorno sin dai primi anni di vita, insegnamento su insegnamento, premio su premio, castigo su castigo. È determinata da educazione, ambiente, istruzione, famiglia, esempi di vita e mille altre cose. Non sarà certo l’arrivo di una preda più sexy, benestante, intelligente, alta o minuta, magra o formosa, brillante e di successo a risvegliare la coscienza in chi non l’ha mai avuta.
 
La cosa difficile è sempre la stessa: fare il funerale senza il morto. Uccidere dentro di noi una persona che in realtà non è mai esistita. Ma è anche una grande occasione per crescere e volerci davvero bene. Direi per diventare adulti emotivamente.

lunedì 20 marzo 2017

Godono a far soffrire


La vita di uno psicopatico narcisista ha come scopo principale quello di farla franca, sempre e comunque. Se è molto abile è difficile che i sospetti si trasformino in prove schiaccianti e le persone, dal momento che per lui contano poco e nulla, continueranno ad essere meri strumenti di affinamento delle tecniche di inganno.
 
L’entità della sofferenza generata nel prossimo è un chiaro indicatore delle sue capacità manipolatorie e della destrezza nelle strategie perverse che per lui sono automatiche come per noi chiudere a chiave la porta di casa quando usciamo la mattina. Per una persona normale è assurdo ma per loro p la vittima soffre e più lui si sentirà sicuro e soddisfatto di sé. Ecco perché nella relazione non c’è posto per la normalità ed è la confusione a regnare sovrana. Quando nell’altro prevalgono calma e tranquillità lo psicopatico si sentirà innocuo e insignificante e dovrà in qualche modo inventarsi qualche imbroglio, farla franca e ricaricarsi per sentirsi di nuovo a posto.
 
Ciò che rende questo gioco ancora più perverso è che “cavarsela” non necessariamente ha a che fare con le nostre scoperte. L’essere sbugiardato fa parte della dinamica di sopraffazione. I nostri sospetti non lo sorprenderanno affatto. È riuscire nell’inganno di livello avanzato che diventa stuzzicante. Secondo lo standard di questi soggetti “cavarsela” significa mentire, insospettirci con forzate arrampicate sugli specchi e atteggiamenti passivo-aggressivi e poi riuscire a convincerci di essere in preda al delirio solo per aver potuto ipotizzare a loro carico diavolerie così contorte.
 
È nell’inganno di secondo livello e nel teatrino di menzogne dirette a coprire la bugia originaria che lo psicopatico narcisista dà il meglio di sé. È qui che emergono le sue indiscutibili doti di prestigiatore del cuore. Nel caso in cui il soggetto riesca a strapparci le scuse per l’invadenza ( e vi assicuro che accade spesso), il punteggio raddoppia con tanto di bonus e la nostra autostima viene seriamente colpita.
 
E’ attraverso questa modalità che uno psicopatico passa la propria vita ad affinare e perfezionare le tattiche di imbroglio e manipolazione. Chiunque, voi compresi, sarà utilizzato come strumento di allenamento e di perfezionamento dell’arte dell’inganno e del farla franca. E siccome non è tanto importante l’oggetto della menzogna quanto il riuscire a fregare l’altro, lui mentirà anche quando la verità è una storia migliore. A un certo punto saremo talmente confusi e rintontiti per l’ansia accumulata che verità e menzogna inizieranno a sovrapporsi e confondersi rendendoci immuni alle bugie e inducendoci ad ignorare le cose che non quadrano pur di mantenere la pace. La nostra sofferenza non solo sarà in grado di rinvigorirlo ma sarà la prova dell’avvenuto perfezionamento delle sue abilità.

sabato 18 marzo 2017

Perché i narcisisti sfuggono ai nostri radar?


 
Perché i narcisisti sfuggono ai nostri radar e non riusciamo a capirli in tempo?
In primo luogo, abbiamo delle idee stereotipate ed errate riguardo il narcisismo e la psicopatologia, idee spesso propagandate dal cinema e dalla letteratura, che dipingono queste persone come folli che si potrebbero intercettare a miglia di distanza. La realtà è ben diversa.

In secondo luogo sono profondamente diversi da noi per deficit empatico e per bassa capacità di introspezione. Stiamo parlando di persone difficili da capire sulle prime proprio per questa loro diversità. 

C’è poi il fattore del “fascino del male”. Nella nostra società, che sta andando incontro alla deriva narcisistica, certi modelli propagandati legati al potere sociale e alla bellezza (un altro tipo di potere sociale) ci spingono a sottostimare i rischi insiti nel cercare una persona estremamente brillante e vincente (o che così appare). Così finiamo per cercare e bramare persone che in seguito ci chiedono conto psicologicamente di tutta una serie di vantaggi che pensiamo di poter trarre da loro.

Esiste poi il semplice principio psicologico del “non può succedere a me”, che è lo stesso principio degli incidenti stradali. Siamo portati a pensare che certe cose brutte, certe relazioni d’amore particolarmente negative non possano accadere a noi. E’ cioè plausibile che le cose negative possano accadere agli altri ma non è normale che accadano a noi.

Un’altra cosa che tendiamo a sottostimare è il tipo di danno inflitto. Mi spiego: per molti il fatto che una persona non sia violenta fisicamente ma lo sia “solo” psicologicamente è qualcosa che può essere più facilmente perdonabile, accettabile, giustificabile. Motivo per cui le persone violente psicologicamente hanno molto più campo libero rispetto a coloro che agiscono la loro aggressività in modo fisico.

Il male assoluto esiste e occorre imparare ad accostarsi al prossimo con grande prudenza. Spesso invece le persone molto empatiche lo fanno con grande disinvoltura perché costantemente alla ricerca di qualcuno a cui riversare il loro amore. Conoscere davvero le persone richiedere tempo, tanto tempo. Altra cosa bisogna guardare ai fatti e non alle parole.

Reciprocità. Progettualità. Stabilità. Sicurezza. Costanza. Condivisione. Compassione.
Queste sono le parole chiave di un rapporto sano.

giovedì 16 marzo 2017

Tratti Primari Narcisisti Psicopatici


 
La caratteristica fondamentale di un individuo psicopatico è l’egoismo senza fondo che domina in lungo e in largo e contraddistingue nel profondo i tratti primari e secondari della patologia del suo carattere. Capire e applicare i criteri di individuazione ci aiuterà a distinguerlo dalle persone semplicemente “scorrette” che incontriamo giornalmente. Se essi saranno studiati e valutati con attenzione, l’individuazione di uno psicopatico sarà immediata.
 
Mancanza di rimorso: mancanza di profondità emotiva e di considerazione dei bisogni degli altri. Eventuali scuse saranno insignificanti e superficiali. Lo psicopatico non si scuserà mai con convinzione per il danno inflitto né per la sofferenza generata nel prossimo. Non trova ragioni per cui dovrebbe farlo.
 
Costruzione di un personaggio di fantasia e manipolazione degli altri: la personalità che interagisce con il prossimo è sempre finta e costruita. A conferma di ciò si può osservare un atteggiamento frequente nello psicopatico: nel caso di incontri fortuiti con familiari, amici o colleghi o di risvegli improvvisi questo soggetto potrebbe sentirsi spiazzato come se avesse difficoltà ad entrare istantaneamente “nel ruolo”. Le vittime riferiscono della necessità, per lui, di un tempo tecnico, seppur brevissimo, per adattarsi alla situazione e accendere la giusta modalità di interazione. Lo sguardo è spesso predatorio e il sorriso forzato.
 
Senso compassionevole finto e diretto a MANIPOLARE E INTRAPPOLARE le vittime: gentilezza e compassione sono considerate debolezze più che tratti nobili e le storie di autocommiserazione sono completamente inventate per attirare le prede e intrappolarle nella rete di menzogne e inganni.
 
Passato travagliato e misterioso: ci sono sempre tempi che non tornano e cose che non quadrano nel passato dello psicopatico. Mentre vorrà conoscere tutto della tua vita lascerà trapelare pochissimo della sua.
Se qualcuno di tua conoscenza presenta questi tratti primari, presta attenzione. Potresti avere a che fare con uno psicopatico anche se non manifesta i tratti secondari che sono elencati di seguito.

sabato 11 marzo 2017

Pozzo senza fondo del narcisista


Il vuoto da colmare: ecco da dove derivano la sua incostanza e la pochezza dei suoi sentimenti, che volano via come il vento. Il cuore del perverso narcisista è un pozzo senza fondo, un’anima mai sazia. Appena conquistata, la sua soddisfazione viene istantaneamente “evacuata”.
 
Le vittime dicono tutte, sempre, che quello che fanno sembra non bastare mai, che il loro compagno, marito, moglie, non è mai contento, mai soddisfatto, né grazie a loro, né grazie a nessun altro. L’unica contentezza stabile e “nutriente” che potrebbe colmare il vuoto, è quella che è venuta a mancare in passato.
 
Ma non è stata data. Non verrà più. Nonostante questo, egli la rincorrerà per tutta la vita. Ciò che è mancato, sono le gratificazioni da parte della madre, troppo occupata “altrove”. Mentre i bambini hanno bisogno, per il loro sviluppo, di stimoli da parte degli adulti, di essere incoraggiati, egli è stato stimolato dall’assenza, dal nulla. Questi si chiamano “traumi relazionali precoci”.
 
Non è stato protetto; le regole (la legge) non gli sono state significate, quindi non trasmesse. La legge è anche ciò che separa gli uni dagli altri, i bambini dagli adulti. Lui è diventato adulto subito. Pertanto, farà la sua legge, diventando il maestro del mondo. Il mondo sarà il suo mondo. L’altro non esiste, salvo laddove lo si attende, in un luogo e un ruolo assegnati dal perverso. Da vittima, il manipolatore diviene boia. Ha quindi il bisogno estremo di tenere il suo ambiente sotto controllo, per renderlo conforme al suo pensiero.
Seduzione, manipolazione, potere, controllo, invidia, gelosia sono le parole chiave delle loro vite.

venerdì 10 marzo 2017

Amore e Tradimento


Cosa significa non avere alcun contatto con un narcisista?


 
Cosa significa non avere alcun contatto con un narcisista?
Significa non avere aspettative di cambiarlo, non credere che il tuo amore possa farlo essere diverso, non reagire alle sue provocazioni e richieste. Non investire energia in nessuna forma e non accettare le sue proposte che hanno il solo fine di manipolarti a suo piacimento. Per fermarlo devi cambiare numero di telefono, mail e ogni genere di riferimento che possa metterlo in contatto con te. Se non può essere cosi radicale perché hai per esempio dei figli in comune, limita i contatti al minimo regolandoli sempre attraverso il supporto di un giudice, di un tribunale o di una terza persona che faccia da filtro. Altrimenti non ti rimane che la tattica della “pietra grigia”, cioè indifferenza totale come se stessi parlando con una persona che non ti procura nessuna reazione emotiva.

Tale accortezza è fondamentale per creare una barriera invalicabile intorno alla tua vita e far si che il narcisista non possa raggiungerti. Se sei costretto ad avere un contatto con un narcisista assicurati che sia breve e circoscritto al tema del vostro incontro, usa frasi semplici, brevi, non dimostrare emozioni. Se il narcisista tenta di agganciarti con provocazioni o seducendoti chiudi immediatamente la conversazione e allontanati. Non dimenticare che per sua natura ama avere contatti anche sporadici con le vittime del suo passato da cui può ricevere supporto e compiacimento, oppure nemici da sfidare con cui scagliarsi e scaricare rabbia proiettando su di loro le sue parti peggiori.
 
Il passo fondamentale è quello di interrompere ogni contatto nonostante le inevitabili difficoltà iniziali poiché alla base della relazione vi è una forte dipendenza affettiva che caratterizza la vittima e permette al narcisista di manipolarla. Il percorso di guarigione passa per la comprensione che noi siamo gli unici a poter definire e dare volare alla nostra esistenza e non abbiamo alcun bisogno che questo avvenga attraverso qualcun altro. Se non ti focalizzi sul tuo bisogno di guarigione, se immagini che possa salvare un narcisista, se credi che “in fondo” lui ti ami, non te ne libererai mai!
 
Il passaggio dalla dipendenza affettiva all’autonomia affettiva avviene esclusivamente quando inizi a concentrarti su te stesso e non più sulle reazioni del narcisista.

giovedì 9 marzo 2017

Come posso difendermi da un manipolatore narcisista?


Come posso difendermi da un manipolatore narcisista?
L’unico modo per difendersi da un manipolatore narcisista è quello di evitarlo e non avere alcun contatto con lui/lei.  Ogni qual volta abbiamo un contatto con un narcisista ci sentiamo incredibilmente fragili e suscettibili, questo perché il narcisista conosce i nostri punti deboli e le fragilità e ne abusa in ogni modo. Quando ti logori dentro e ti struggi per comprendere i suoi comportamenti non fai altro che cadere nella sua trappola, lui è consapevole che stai soffrendo e hai bisogno di parlare e capire per cui fa leva sul tuo bisogno, ti tormenta e ti umilia per irretirti nuovamente.
 
Finché avrai la presunzione di volerlo cambiare e di instaurare un contatto con il narcisista, di fargli capire che le sue azioni ti feriscono, di sperare che cambi ne uscirai sempre ferito e perdente poiché il suo gioco è proprio quello di tormentare la vittima e di instaurare una relazione di dipendenza con lei. Ti vede come un oggetto di sua proprietà e nulla più, non illuderti che nel suo profondo possa amarti perchè il narcisista utilizza l’altro esclusivamente per alimentare se stesso. L’unico passo da fare per salvarti è quello di imparare ad amare te stesso e prenderti cura dei tuoi bisogni interrompendo ogni contatto con il narcisista. Il non contatto significa non rispondere ai suoi sms, email, telefonate, non controllare la sua pagina face book, il suo stato di whats up e non parlare di lui con persone in comune. Ricordati che il narcisista abusa di te perché non rispetta le tue richieste e i tuoi divieti. Non esiste alcun tipo di reciprocità, tu devi dare lui deve ricevere, tu devi avere mille attenzioni lui può fare ciò che vuole.
 
Tutti rimangono fermi mentalmente al periodo d'oro, alla fase di idealizzazione, al vedere nell'altro la propria anima gemella, l'altra parte della mela che ci completa. Non è altro che una mera illusione. Un modo calcolato per tenere sotto controllo e esercitare potere tramite seduzione e manipolazione. La vera domanda è: perché non vogliamo curare la nostra ferita narcisistica che ci ha portato ad innamoraci di una persona del genere?.

mercoledì 8 marzo 2017

Vittimizzare potere e controllo


 
Le vittime credono che se fossero state solo un po’ più tolleranti, pazienti, accomodanti, la relazione avrebbe funzionato. O che questi individui possano trovare la felicità con un’altra persona, magari con la stessa per cui hanno deciso di lasciarle. Non sarà così: gli psicopatici non sono in grado di accendere e spegnere la propria patologia a piacimento. Il loro disturbo di personalità non ha niente a che vedere con voi. Con voi, come con qualsiasi altra del passato, si è solo manifestato e continuerà a manifestarsi con chiunque nel futuro.

Negli psicopatici narcisisti si registra uno sbilanciamento verso tutto ciò che è PIACERE, e cioè la ricerca sfrenata del raggiungimento di uno status elevato, il bisogno di costante eccitazione, l’ipersessualità e il predominio nell’ambito del proprio ambiente sociale. La ricerca spasmodica del riconoscimento e la scalata al potere portano spesso questi soggetti a posizioni di successo nei campi più disparati: nelle diverse giungle professionali troviamo famosi avvocati, luminari di medicina e chirurgia, prestigiosi imprenditori, leader politici. Rieber e Vetter, in The Language of the Psycopath, sostengono che gli psicopatici apprezzano il potere tanto più esso riesce a provocare VITTIMIZZAZIONE: non trovano appagante una conquista se la stessa non è in grado di vittimizzare qualcuno. Non hanno solo bisogno di sentirsi potenti ma di sentire che qualcuno è più debole di loro. Il danno che infliggono agli altri è estremamente appagante.
 
Che lo psicopatico non possa far nulla per il suo comportamento non significa che la gente debba dispiacersi per lui e restare nella relazione. Bisogna capire che non è la vittima a provocare il malfunzionamento della testa dello psicopatico e non spetta a lei rimettere a posto le cose. Non vi è scusa alcuna per devastare la mente delle vittime attraverso abusi e manipolazioni che sono quasi sempre volontari.

lunedì 6 marzo 2017

Cosa sente un narcisista psicopatico


 
Secondo gli specialisti uno psicopatico e un narcisista sperimentano poche emozioni e in forma molto superficiale. In alcuni casi non ne ha nessuna. Per questo motivo per sentire qualcosa deve usare una corrotta forma di piacere. Non possono essere allegri o avere dolore. Non possono godere come le persone normali di un tramonto, di accarezzare un animale, abbracciare un’altra persona. Naturalmente imparano a imitare le emozioni e i comportamenti ma non sentono niente.

Sono talmente VUOTI che vivono in uno stato di NOIA PERMANENTE. Cercano allora eccitamento temporaneo come molto sesso, sesso multiplo, molte relazioni dove ognuna non sa dell’altra, velocità, mangiare, a volte droga. Però quello che davvero LI ECCITA DI PIÙ È INGANNARE E MANIPOLARE gli altri. Mentono senza problemi. Possono dire le cose più false del mondo guardando negli occhi, controllando qualsiasi segnale del corpo. E quando capiscono che gli altri sono caduti nella trappola ha una eccitazione molto forte.

Le uniche emozioni che sperimentano sono RABBIA E INVIDIA ad una intensità molto forte. Le loro reazioni durano poco perché imparano a dissimulare. Non hanno paura, di conseguenza, non si stressano, né si deprimono, né sono ansiosi. Questo attrae molto gli altri. Perché sembra sempre che abbiano il controllo della situazione. Però non è autocontrollo è fondamentalmente una totale indifferenza per il resto del mondo. All’inizio della relazione di solito si mostrano insicuri, tristi, vittime, come un cavallo di troia, per generare compassione nella loro nuova avventura. Oppure sicuri, forti, felici. È solo una facciata. Non sentono niente di tutto ciò. Sono macchine perfette quando si mettono in testa un obiettivo.

Se non possono sentire niente allo stesso tempo non possono sviluppare empatia per gli altri. Non capiscono la sofferenza degli altri. Non possono mettersi nei panni degli altri. Non hanno senso di colpa e anche se sanno di fare del male a qualcuno non gli importa nulla. non sentono la colpa. Ottengono un diversivo temporaneo giocando con le persone. La vita per loro è un gioco che devono vincere. Gli altri sono pedine e alfieri che si usano e si lasciano, se è possibile distruggendoli nel cammino. Questo in modo particolare nelle relazioni amorose dove la vittima è stata bombardata di attenzioni e dichiarazioni di amore in modo fuori dal comune e adesso vede con chiarezza il processo di distruzione che è cominciato dalla prima tappa di seduzione. Anche i figli di queste persone senza anima sono vittime altamente vulnerabili. Mai hanno preoccupazione e amore per i loro figli. Usano i loro figli per dare un senso di normalità alla loro vita.

Riassumendo possiamo dire che psicopatici e narcisisti sono incapaci di sentire amore, compassione, empatia, senso di colpa, allegria vera. Possono simulare queste emozioni e i sentimenti profondi. La loro vita è basata su eccitazioni che li allontanino da vuoto totale che li caratterizza.