martedì 28 febbraio 2017

Ti mancherà il narcisista anche se è un mostro


 
Se ti esclude dalla sua vita pensa che è una fortuna perché lo psicopatico e il narcisista tengono nella loro vita le persone più docili e manipolabili facilmente. Se ti lascia è una benedizione perché coloro che tengono sono sottoposti ad una continua tortura e servono solo a coprire davanti al mondo il loro vuoto emotivo totale. Una volta uscito allo scoperto e mostrato il suo vero volto maligno, preparati a due cose.
 
1) Purtroppo ti mancherà pur essendo un mostro. TI sei innamorato/a di una illusione, di una persona mai davvero esistita se non nella tua mente. Una persona malvagia che ha saputo solo sedurti, manipolarti e farti soffrire. Non c'è mai stato nessun rapporto autentico di vero amore e reciprocità. Nonostante tutto questo ti mancherà. In realtà ti manca la produzione di sostanze chimiche che il suo comportamento ha indotto nel tuo cervello come fosse una droga.
 
2) Avrai un dolore atroce che ti porterà sulle montagne russe emotive. Avrai ricordi delle molestie e un elenco degli orrori che si alterneranno ad una voglia tremenda di giustizia di riparazione e ad un desiderio di cambiarlo, di fare qualcosa per tornare alla tanto agognata luna di miele. Avrai poi dubbi, paure, somatizzazioni fisiche e tanti dubbi su tutto quello che hai vissuto. Le vittime inoltre molto spesso si incolpano di tutto e continuano a ricordare solo i momenti belli della storia con lo psicopatico. Il pensiero diventa ossessivo, da una parte lo odi e sei pieno di rabbia che ti spinge alla vendetta, dall’altra vorresti che tornasse tutto come prima e che ti chiedesse scusa. Del resto il nevrotico ha sempre dubbi, incertezze, insicurezze, paure, mentre lo psicopatico non sentendo niente può approfittare di queste fragilità per meglio manipolare.
 
Lo psicopatico narcisista continuerà a manipolare il resto del mondo per mostrare sempre la sua faccia pulita e rispettabile che nasconde la sua doppia vita. Triangolerà con vecchi amici, familiari, colleghi contro di te. Mentirà e ti farà passare come cattivo, infame e lui come vittima. Proverà a toglierti i figli solo per il piacere di farti male. La cosa assurda è che dopo l’esperienza col mostro le altre persone ti annoieranno. Ti portano ad un livello altissimo di tensione e adrenalina che dopo i mesi passati con questo tipo di persona le altre ti sembreranno insignificanti. A questo punto il dolore è enorme, la sofferenza atroce e ti serve tanto tanto aiuto. L’unica vera soluzione è il contatto zero. Non è solo una forma di difesa una vera e propria strategia di sopravvivenza.
 
Il recupero è un processo lungo e difficile che è simile a quello di un disturbo post traumatico da stress. Depressione e rabbia si alterneranno. Potrai avere attacchi di panico e patologie fisiche vere e propria. Questo perché lo psicopatico riprogramma il cervello della vittima con tutte le sue strategie di maltrattamento a cui si è sottoposti anche per anni. Molti si inquietano per questa capacità ipnotica degli psicopatici narcisisti che sono capaci ti tenere legate le loro vittime per anni e anni. Invece è una cosa scientifica la loro capacità di modificare il cervello della vittima. Molte vittime parlano del fastidio fisico nell’avere uno psicopatico nei paraggi, nella stessa stanza, nello stesso ambiente. Si crea una energia negativa difficile da spiegare. A volte basta che lo psicopatico si allontani per stare già meglio. Molte volte nel cercare di spiegare a terzi queste cose si passa per pazzi, sembra che si stia parlando di stupidaggini. Difficile trovare le parole giuste.

lunedì 27 febbraio 2017

Narcisista Psicopatico Corri Scappa Contatto Zero


Corri, scappa, contatto zero.
Sempre ti farà soffrire, ti manipolerà, ti riporterà alla stessa situazione iniziale di sofferenza. Non cambiano, non si curano. La terapia serve solo a contenere perché non facciano del male a qualcuno. Ma in genere la terapia è una terapia per poter manipolare ancora di più tutto il mondo. Usano le parole e i concetti per manipolare gli altri. La terapia serve e ingannare altri. Le emozioni sono per loro una incognita. Non ne capiscono niente, quindi per loro è un laboratorio. Sanno bene come far passare le vittime per pazzi. Osservano, sanno incantare gli altri, sanno manipolare tutti, quindi grande attenzione, attenzione, e scappa, scappa, scappa….

Mantenere il contatto zero è l'unica salvezza. Non è una protezione è proprio una salvezza. A volte è difficile creare il contatto zero. È difficile rompere del tutto. Perché quando si vede abbandonato il narcisista psicopatico perverso spesso mette in atto tutte le misure per non farsi abbandonare. Vogliono lasciare loro nel peggiore dei modi. Alla fine il contatto zero è una forma di sopravvivenza. Serve a non continuare a soffrire in eterno per la manipolazione continua, costante, programmata, reiterata dello psicopatico.

Tornano, tornano sempre per riagganciare, mentire, manipolare, dimostrare il loro potere, la loro forza, il loro senso grandioso del sé. La vittima non è corresponsabile. La verità è che lo psicopatico narcisista è un mostro di capacità nel manipolare per questo torna mille e mille volte sempre con lo stesso obiettivo. Far soffrire, depredare, rubare, sottrarre, vampirizzare. Potere e controllo gli sono indispensabili per sopravvivere a discapito della vita altrui.

sabato 25 febbraio 2017

Narcisisti e Psicopatici 2



Una volta passata la luna di miele e agganciata definitivamente la vittima parte, da questo punto in poi con le sue quattro tecniche principali di TORTURA e schiavitù emotiva: TRIANGOLAZIONE, SVALUTAZIONE, SILENZIO, GASLIGHTING cioè farti sentire pazzo.

TRIANGOLAZIONE
Utilizza una terza persona o altre persone reali o immaginarie per destabilizzarti. Questo può essere per convincerti che i tuoi amici o familiari ti sono contro, condivide con altre persone per renderti geloso e allo stesso tempo nega a te la stessa condivisione, per dirti che se non lo aiuti professionalmente chiederà aiuto agli altri, ecc. La triangolazione può avvenire anche con amici, col lavoro, con altri interessi che vengono messi prima di te e che ti fanno sentire di non essere più al centro della sua vita. Diventi secondario e questo ti spinge ad una forte autocritica, perdita di autostima, senso di colpa per il cambiamento della situazione e anche una voglia insaziabile di fare di tutto per tornare come prima. Ecco che il suo potere aumenta in modo esponenziale. In particola il suo obiettivo è quello di vederti aumentare il DESIDERIO verso di lui, la voglia di averlo, di fare di tutto per lui. Il suo vuoto esistenziale si alimenta del tuo amore, desiderio, attenzione. Diventi così un suo SCHIAVO, una persona sotto il suo potere e controllo, una fonte di APPROVVIGIONAMENTO NARCISISTICO. Non avendo sentimenti, non potendo godere davvero di un legame e della intimità può solo godere del potere e del controllo che ha su di te. L’idea che ti vuole far passare è che tu aumenti il tuo desiderio di dare a lui, che aumenti i tuoi sforzi per soddisfarlo in modo che lui smetterà di triangolare e tornerà a metterti al centro della sua vita come nella fase di idealizzazione. Dopo di che ti dirà che non smetterà.

SVALUTAZIONE
La svalutazione è un’altra forma di abuso e consiste nel farti commenti umilianti e dequalificanti che ti svalutano. Critiche velate ma continue. Solitamente sono fatti in privato ma possono essere anche messi in scena in pubblico a dosi controllare e mirate. Gli esempi sono infiniti: può dirti che ti comporti male con i figli, che sei grassa, che ti deve sempre aiutare, che non sai fare questo o quello, che è meglio se non fai qualcosa “te lo dico per il tuo bene”. In realtà non dice nulla per il tuo bene, ma per il tuo male.

SILENZIO
Non spiega, è ambiguo, sfugge, si isola, mente continuamente. Non vive nella chiarezza e nella reciprocità ma vive solo nell’ambiguità, nella incertezza, nella zona oscura. La sua vita è tutta una finzione per cui non può essere chiaro su nulla. In più non avendo i sentimenti non può entrare in connessione con l’altro ma lavora solo a specchio e basta. Inoltre i suoi tempi sono dilatati. Mentre noi viviamo per chiarire e risolvere lui vive per dilatare i tempi, dissimulare, edulcorare, mentire, rendere tutto ambiguo e poco chiaro. Il silenzio è anche il suo modo per prendere tempo, per ripartire con nuove manipolazioni, per farti crogiolare nel tuo brodo di pensieri ossessivi. In realtà non c’è nulla dietro, nessun vero legame, nessun vero forte sentimento nei tuoi confronti. Non dice perché in realtà non c’è nulla di solido.

GASLIGHTING cioè farti sentire pazzo.
L’ultima strategia è quella del gaslighting che consiste nel farti dubitare della tua intelligenza, sanità mentale, equilibrio. Si basa sul doppio legame, invio due messaggi contrastanti allo stesso tempo in modo che comunque sia vado in confusione.  Ti danno un messaggio doppio costantemente, ti dicono una cosa e poi ne fanno un’altra dicendoti che non avevi capito, che non avevi visto, che come sempre vedi cose che non esistono. Ti dicono che ti inventi cose, che sogni cose, che sei instabile, geloso, che vedi cose che non esistono. Ti nasconde documenti importanti che poi appaiono da un’altra parte. I soldi in casa sono sempre meno e ti accuserà di spendere troppo o che ti sei dimenticato della cifra che ti ha appena dato.

Con queste quattro strategie di abuso è in grado di tenerti sempre e costantemente in uno stato di DUBBIO E ANGOSCIA.
In più alternerà BREVI CICLI DI IDEALIZZAZIONE CON ALTRI DI ABUSO per crearti la DISSONANZA COGNITIVA, cioè ti creerà una situazione di tale confusione mentale che non sai più qual’è la verità, chi è la vera persona che hai davanti, la abusante o la gentile e brava che ti vuole bene. Una persone con DUE FACCE, in realtà è sempre lo stesso manipolatore. In realtà è la stessa persona che ti manipola, abusa di te e il paradosso è che ti accusa del suo abuso. Dice che l’abuso avviene per causa tua. Se per qualche motivo pensi di allontanarti dalla fase di abuso tornerà ad idealizzarti mostrando la sua faccia falsa e sinistra in un secondo.

 

venerdì 24 febbraio 2017

Domande su un narcisista perverso


 
Chi è il perverso narcisista?
Una psicopatologia non facilmente riconoscibile a prima vista.

E lui chi è?
Il perverso narcisista è una persona che emana un grande fascino e risulta adorabile a prima vista, nella fase iniziale.

Non fa niente di male.
No, fino a quando non intrappola l’altro nella sua tela come un ragno, dopo inizia danneggiarlo gravemente.

Cosa mi può fare un perverso narcisista?
Giocare con te fino a che non ti ha distrutto psicologicamente, svalorizzato, depresso, sminuito, distrutto!

Distruggermi?
Sí, potrebbe arrivare fino all’estremo di farti ammalare, provare a farti del male, indurti al suicidio.

Se mi rendessi conto di questo scapperei correndo!
O no... Tratto come specialista molte vittime di perversi narcisisti e ogni giorno sono in aumento!

Più perversi o più vittime?
Gli uni vanno con gli altri e viceversa chiaramente.

Come funziona questo tandem tossico?
Il perverso narcisista fa di tutto perché la vittima si senta in colpa per essere una brutta persona, per essere imperfetta, scorretta, incompleta, falsa, infedele, bugiarda, la peggiore del mondo insomma….

Così la vittima inizia a chiedere perdono, perdono perdono….
Vedo che ha già capito. Questa è la perversione: il narcisista non è capace di ammettere nessuna mancanza in se stesso e così le proietta tutte all’altro!

Nella coppia?
Sí. O anche con gli alunni se il perverso narcisista è un professore. O con un impiegato se il perverso narcisista è un capo ufficio. O con un figlio se è un padre….

Un padre può essere un perverso narcisista con un figlio?
È un disastro, non arriverà a nulla: proietta in sui figlio quello che non ammette in se stesso.

Ci sono più uomini o donne narcisiste?
Sono in numero uguale.

Forse io stesso sono un perverso narcisista…
No.

Perché no?
Se te lo chiedi, se ci stai riflettendo… di certo non lo sei, perché il perverso narcisista mai dubita di essere perfetto, impeccabile.

Ah, no: io sono molto riprovevole.
Attendo! Se tendi a rimproverarti tanto facilmente, sarai una facile vittima.

Ah.
Immagina di fare una passeggiata con il tuo compagno. Se incroci una donna e questa lo eccita al solo vederla. Allora siccome è incapace di ammettere e accettare le enormi contraddizioni interne che ha, guarda la sua compagna e la accusa: “Di certo tu andresti con altri!”. Così fa il perfetto narcisista, obbliga la sua vittima a difendersi continuamente.

Si difende senza ottenere nulla, suppongo.
Sí, il perverso narcisista ha sempre bisogno di altri da sminuire, degradare, incolpare di qualcosa di sbagliato. E così si pone come se si dovesse difendere da loro. In realtà proietta su di loro le sue parti peggiori e li attacca.

Il perverso narcisista nasce o lo diventa?
Da piccolo ha subito un trauma. “O sono perfetto o mi abbandonano”, hanno memorizzato nell’inconscio, e così iniziano a idealizzare se stessi. Non si permettono di avere imperfezioni e così le proiettano agli altri!

E come è l’altro?
Alcuni pieni di qualità, sono persone che il perverso narcisista ammira per le loro qualità, perché sono empatici, sensibili…Un riflesso di come si vedono loro senza esserlo e di come vorrebbero essere senza avere le stesse qualità.

E la vittima soffre.
La vittima tende a pensare: “Adesso lo cambierò”. Grave errore! Nessuno cambia nessuno: una persona può solo cambiare se stesso.

Ok.
Mai idealizzare, tutti abbiamo dei difetti. Il perverso narcisista necessita degli altri perché così lui è la sua parte buona (Doctor Jekill) e l’altro quella cattiva (Mr. Hyde).

Un esempio di perversi.
Una ragazza dimentica di mettere la sveglia per alzarsi. Il mattino seguente non suona e accusa il suo compagno di aver toccato la sua sveglia. Non accetta di aver commesso un errore lei!

Perversa.
La víttima discute ma è tutto inutile.

C’è una cura per il perverso narcisista?
Impossibile. La principale medicina è voler cambiare, e il perverso narcisista non tiene neppure la consapevolezza della sua patologia.

Come posso sapere di essere una vittima?
Domandati: “Come mi sento nella mia relazione con questa persona?”. E se non ti senti bene allontanati da quella persona! Una relazione tra pari dove c’è reciprocità fa stare bene! Devi essere anche egoista: si tratta di stare bene senza danneggiare nessuno.

Meglio solo che male accompagnato. Se me ne vado cosa farà il perverso narcisista?
Ti perseguiterà. Ti chiamerà. Ti scriverà. Non aprire la tua porta! Non rispondere alla chiamata! Non rispondere alle mail o ai messaggi! Mantieni sempre la distanza, per il tuo bene.

Fino a quando? Quando cederà?
Fino a quando non avrà più bisogno di te, e questo succederà quando troverà un’latro vittima.

Jean-Charles Bouchoux, specialista in perversione narcisista

giovedì 23 febbraio 2017

Narcisisti e Psicopatici 1


 
La psicopatia e il narcisismo maligno sono disordini della personalità del tipo B. Spesso si chiamano sociopatici per raggrupparli comunque hanno alcune differenze in termini di danni che provocano. Qui però ci concentreremo di più sulle similitudini che hanno. Gli psicopatici e i narcisisti sono persone che non sentono amore, non gli interessa degli altri perché per loro sono solo oggetti da usare, sperimentano emozioni molto primitive che vengono controllate dalla zona più primitiva del cervello.
Mentono sempre però non sono mitomani che vivono in un mondo di fantasia. Manipolano e ingannano gli altri con la loro grande capacità affabulato ria, però il loro fine è quello di avere POTERE E CONTROLLO sulle loro vittime.
Hanno una tendenza al SADISMO e GODONO DEL DOLORE DEGLI ALTRI perché si sentono forti, potenti abusando del prossimo. Hanno una vita sessuale disordinata non perché gli piace fare sesso, ma perché il sesso è una forma di controllo e permette di ottenere dagli altri delle emozioni che una struttura psichica vuota non può avere. Il rischio, le azioni vietate e il sesso perverso gli da una qualche emozione che altrimenti non potrebbero avere.
L’azione dello psicopatico e del narcisista cominciano con un processo di idealizzazione e seduzione della persona scelta per i propri obiettivi e scopi che possono essere i più vari: amante, amico, carriera, soldi, ecc. In una settimana diventerai la persona più importante della sua vita, esagerando tutte le tue virtù, ti chiamerà e ti manderà messaggi di continuo e la relazione diventerà subito molto intima. Questo bombardamento di attenzioni non è altro che una strategia per forzare il tuo cervello a pensare che la tua vita, a poco a poco, gira intorno alle sue attenzioni. È una strategia che porta il tuo cervello a ragionare come un “drogato” da sue attenzioni, in modo tale che dopo poco tempo non ne può più fare a meno senza gravi problemi di dipendenza.
Allo stesso tempo molto probabilmente fa la VITTIMA con storie di infanzia infelice in modo da portarti ad aprirti e a raccontare la tua storia e i tuoi problemi del passato.  Ti fa aprire senza ripari, ti porta ad dargli tutte le informazioni di cui ha bisogno per studiarti e poter far leva sulle tue parti vulnerabili che verranno utilizzate per manipolarti successivamente e per distruggerti quando non gli servirai più. Una volta che si è conquistata la tua totale fiducia tratterà sottilmente con i tuoi limiti. Arriverà ai tuoi limiti sessuali, uso di sostanze, sul lavoro ti chiederà informazioni che solo tu hai, in famiglia ti convincerà ad allontanarti da qualcuno ecc.
Se non soddisfi le sue richieste ti accuserà di non fidarti e ti farà sentire in colpa. Anche quando tu sospetterai di qualcosa lui tornerà ad idealizzarti in modo che le sue ATTENZIONI SIANO COME UNA DROGA per te e ti portino piano piano a cedere alle sue continue richieste, pretese, abusi nascosti. Ti crea una dipendenza biochimica, modificando per sempre il tuo cervello. Col bombardamento amoroso e con il comportamento a specchio che imita la tua personalità si producono sostanze nel cervello simili e droghe che creano un sostanziale effetto di dipendenza amorosa. Si vuole tornare a quello stato di benessere che però come quello delle droghe è una illusione, è temporaneo e nel tempo crea danni ancora peggiori alla nostra ferita originaria. Lo psicopatico narcisista si pone inizialmente come la persona in grado di risolvere tutti i nostri problemi e di curare la nostra ferita narcisistica.
Altra strategia che usano è li SGUARDO IPNOTICO così come fanno molti animali che ipnotizzano le loro vittime prima di ucciderle. In più spesso gli psicopatici proprio come gli animali predatori hanno un olfatto molto sviluppato. Sentono cose che le persone normali non sentono. Una volta passata la luna di miele e agganciata definitivamente la vittima parte, da questo punto in poi con le sue quattro tecniche principali di TORTURA e schiavitù emotiva: TRIANGOLAZIONE, SVALUTAZIONE, SILENZIO, GASLIGHTING cioè farti sentire pazzo.

mercoledì 22 febbraio 2017

Funerale senza morto per i narcisisti psicopatici


 
Le tappe per la vittima sono:
1) Capire chi è, capire come vive, cosa pensa, come funziona il vampiro emotivo;
2) Fare tutte le verificare del caso analizzando i fatti e accettare che sia così senza continuare in eterno a farsi manipolare. Smettere di perseguire un sogno che vive solo dentro la testa della vittima perché non cambierà mai il narcisista e neppure il rapporto;
3) Programmare la fuga, o meglio un lento e silenzioso allontanamento. Si perché se il narcisista psicopatico se ne accorge e la vittima stimola il suo ego malato non permetterà mai un allontanamento. Per cui nessuna idea di cambiarlo, nessuna idea di vendetta, solo una realistica fuga lenta e silenziosa.
4) Prevedere il contatto zero a vita o alla peggio la strategia della pietra grigia. In sostanza si deve fare di tutto per eliminare qualsiasi contatto, se non è possibile si deve diventare noiosi e poso interessanti per il narcisista psicopatico.
 
La cosa più difficile è appunto fare il funerale senza un morto reale. Perché la verità è che la persona di cui ci siamo innamorati non è mai esistita. Creata ad arte per i suoi scopi. Il narcisista psicopatico con astuzia, lavorando a specchio, si è creato un personaggio finto, una maschera, un avatar creato ad hoc in base alle caratteristiche della vittima.
 
Quello che fa soffrire la vittima è la morte del suo sogno, l'idea di aver trovato l'anima gemella che in realtà non è mai esistita. Sin dall'inizio infatti quella persona tanto speciale era solo una finzione, un personaggio creato ad arte per agganciare la vittima in un rapporto devastante. L'effetto della consapevolezza di tutto ciò è devastante, paragonabile alla morte di una persona cara. La differenza sta nel fatto che la persona di cui ci eravamo innamorati non è mai esistita davvero se non nella mente del narcisista psicopatico che ad un certo punto lo ha fatto sparire.
 
Inaki Pinuel

martedì 21 febbraio 2017

Scopo Narcisisti Psicopatici


Dopo la fase di bombardamento amoroso e di IMITAZIONE A SPECCHIO, le azioni del perverso narcisista sulla vittima consistono essenzialmente nel inibire e controllare il suo pensiero. Questa è la fase di abuso nascosto: GASLIGHTING, BUGIE, SILENZIO, CRITICHE. Dopo la luna di miele la fase successiva, che può essere sottile e lenta o rapida e aggressiva, provocherà sentimenti, atti e reazioni attraverso meccanismi di REAZIONE E A FORTI PROVOCAZIONI.
 
Se la vittima ha sufficienti difese per giocare al gioco dello psicopatico narcisista questo impone una lotta perversa questa terminerà con la resa della vittima quando sarà estenuata mentalmente. Per questo si raccomanda di tagliare tutti i vincoli con queste persone in modo immediato e definitivo. Il perverso prova a fare in modo di poter ACCUSARE LE SUE VITTIME DI CATTIVERIA. Di malvagità. L’importante per lui è che la vittima si senta in colpa, senta la responsabilità di ciò che accade, del dolore che deve sopportare. L’aggressore usa le debolezze della sua vittima (tendenza depressiva, isterica o altro) per catturarla e per mettere in atto il suo piano: far cadere l’altro in errore in modo tale da criticarlo o colpevolizzarlo. Proietta su di lui le sua parte negativa e e così si rinforza sfruttando il suo senso di colpa. Quando la vittima non controlla sufficientemente la situazione basta reagire alle provocazioni e al disprezzo per ottenere dopo una reazione reciproca da parte dell’aggressore. Per esempio se la tua reazione è la rabbia verrai accusato di essere aggressivo. Il perverso può arrivare anche a spingerti al suicidio. Dopo la tua reazione non buona all’aggressore non costa nulla farti passare per malata mentale.
 
Di fronte a queste persone che manipolano e sono aggressive in forma molto sottile le vittime si sentono obbligate a reagire. Però lo può fare solo spesso in modo violento per cercare di liberarsi. Un osservatore esterno considera come patologica ogni reazione impulsiva soprattutto se violenta. Così al danno la beffa, la vittima passa per il responsabile della crisi. Per il perverso è colpevole così come lo è per un qualsiasi osservatore esterno. Quello però che tutti non vedono è che la vittima è stata abilmente portata a reagire in quel modo perché viene ripetutamente violata nella sua vita. Ha un doppio ostacolo, un bivio comunque perdente. Se reagisce sembra che abbia generato il conflitto. Se non reagisce permette allo psicopatico narcisista di continuare a mortificarlo.

Il perverso narcisista ottiene tanto piacere ad attaccare e indebolire la sua vittima quanto a portarlo ad essere arrabbiato e violento. In più il piacere supremo è quello di portarlo a sentirsi in colpa e ad apparire agli occhi degli altri come instabile. Questo lo rafforza tantissimo. Questo duplice attacco lo fa sentire molto forte. La vittima si sente disarmata e tenta di giustificarsi come se fosse realmente colpevole. Il piacere del perverso è doppio:
1) inganna, umilia la sua vittima;
2) vede che la vittima reagisce male di fronte alla umiliazione.
A questo punto la vittima cade nella trappola di sentirsi colpevole e così il perverso approfitta di nuovo della situazione presentandosi come vittima un'altra volta. Il suo potere in questo modo diventa enorme e la debolezza della vittima altrettanto.

La vittima per non cadere nella trappola può tentare di anche lei di comunicare mediante manipolazione e può cadere nella tentazione anche lei di usare il silenzio di fronte a certe cose. La reazione diventa equivoca: chi è la vittima e chi il carnefice? Per il perverso l’ideale è che finisca che la sua vittima è il cattivo e malvagio in questo modo tutta la sua malignità diventa qualcosa di normale contro cui reagire e che viene accettato dal mondo. Il perverso cerca di iniettare la sua malvagità nella vittima. Corrompere la vittima è il suo desiderio supremo. ottiene il suo massimo piacere quando la sua vittima è distrutta o quando diversi individui si annichiliscono per causa sua.

Tutti i perversi, sia che siano psicopatici che narcisisti, tentano di attrarre gli altri verso il loro registro per dopo fare della perversità la regola. La loro forza di distruzione dipende in gran parte dalle misure della propaganda che usa per diffondere e mostrare agli altri quando la sua vittima è malvagia. A volte raggiungono l’obiettivo con la collaborazione di alleati che disprezzano i valori morali degli altri. Per il perverso il maggior successo è portare brave e belle persone alla perversione e alla violenza. Vuole propagare il suo processo perverso. Però da questo si può uscire. Una ferita non è il destino. Per far finire il maltrattamento basta interrompere ogni contatto, necessità superare i devastanti effetti. Per superare la DISSONANZA COGNITIVA e il DOLORE del post abuso occorre recuperare la fiducia in se stessi e uscire a cercare persone sane di cui poterci fidare. Non è facile ma è possibile. Queste persone esistono.

lunedì 20 febbraio 2017

Ripetizione del trauma


 
" il cervello umano è specializzato, programmato, preparato per affrontare qualsiasi tipo di situazioni di pericolo o di minaccia per le quali ha risorse sufficienti. Tuttavia, non è assolutamente pronto e preparato a fronteggiare danni, attacchi, e dolore provocato dal comportamento dei nostri cari, di chi dovrebbe volerci bene.

Non possiamo prevedere né reagire adeguatamente al tradimento e al trauma quando questi provengono dai nostri affetti più cari. Quando questo succede, tutto inizia a funzionare male nella mente. Il cervello comincia ad avere enormi problemi. Entra in una modalità di ripetizione, desideroso di capire l'incomprensibile e avere controllo sulla esperienza traumatizzante. La mente si infetta irrimediabilmente sia a livello di pensieri che di comportamenti reali. In particolare si crea una forte smania di ripetizione (la ripetizione compulsiva del trauma ).

È così che torniamo a portare nella nostra vita le peggiori esperienze che abbiamo subito, una e un'altra volta, come in un eterno ritorno. Uno dei modi abituali della ripetizione compulsiva del trauma è mantenere vicino a noi gli esseri che ci tradiscono, senza arrivare a comprendere il meccanismo perverso che provoca tutto questo, con tutti i tipi di razionalizzazioni per giustificare l'ingiustificabile.

La vittima di una coppia narcisista/psicopatico non solo deve lottare contro se stesso per questo meccanismo compulsivo, ma deve altresì lottare contro la formidabile capacità di manipolazione emotiva che hanno tutti i narcisisti psicopatici. Tutta la vulnerabilità della vittima del trauma relazionale familiare presto è sfruttata in maniera opportunista dal narcisista psicopatico che coltiva e semina nei suoi neuroni con enorme facilità ogni sorta di meccanismi complementari. La vittima si trova così a giocare una eterna partita che non potrà mai vincere."

Dott Iñaki Piñuel dal libro Amore Zero.

sabato 18 febbraio 2017

Noia e continua tensione


 
Il narcisista psicopatico non sente tenerezza amore, compassione per cui si annoia subito, ha bisogno di emozioni forti che lo tengano vivo. Per questo prima o poi cade la maschera. La vita con loro è sempre sulle montagne russe. Per sentirsi vivi hanno bisogno di un continuo stato di tensione, non importa se sia positiva o negativa, l’importante è avere tensione per sentirsi vivo e non contattare il vuoto interiore. Non sente nulla a livello emotivo profondo, per scaricare la propria aggressività crea situazioni di stress, di litigio, di conflitto. TI VUOLE FARE DIVENTARE PAZZO. E lo fa per non cadere in depressione, per non sentire il vuoto, per scappare dalla pazzia. Inoltre in questo modo trasferisce a te le sue parti deboli, fragili, sofferenti e può attaccarle. Per dimostrare di non essere pazzo deve farti passare per pazzo a te. Può lasciarti in modo straziante e rendere la separazione ancora più crudele.

La caduta della maschera crea un trauma che porta la vittima a soffrire moltissimo. Tolta la maschera capire che la persona è un mostro senza sentimenti diventa un trauma molto duro da affrontare. Non ci si crede. E il momento della caduta della maschera è tremendo. Una sofferenza atroce. La vittima perdipiù si incolpa per tutto. Pensa che abbia sbagliato qualcosa. Pensa di dover e poter rimediare modificando il proprio comportamento. Anni di maltrattamenti psicologici. Quasi nessuno può resistere ad uno psicopatico. Quindi si deve dire alle vittime che non se lo sono andati a cercare, che non hanno fatto nulla per meritare una tale crudeltà, ma sono solo delle vittime che hanno subito un assurdo trauma nascosto.
 
A causa della forte tendenza ad annoiarsi di tutto e tutti, dopo un certo tempo cade la maschera. Questo tempo può variare in base agli obiettivi che ha lo psicopatico narcisista. A volte il tempo dura molto altre molto poco. Di certo avendo una tendenza spiccata ad annoiarsi è molto facile che la sua parte crudele esca presto in modo da poter sfogare tutte le sue qualità negative.
In primo indizio può essere quello di affidarsi al sesto senso iniziale, spesso già al primo incontro le persone parlano di un primo approccio negativo. In genere però, Per sapere come sarà il loro futuro basta osservare e capire com’è stato il loro passato. Il loro passato è una serie di fallimenti che dicono già molto.

venerdì 17 febbraio 2017

Sesso con narcisista psicopatico


 
Usa il sesso come forma di controllo nella relazione con te. Usa il sesso come chiave per metterti in gabbia. Dopo averti sedotto sessualmente con complimenti e adulazione repentinamente diventa freddo e disinteressato. Ti accusa di essere poco attrattivo o ti fa critiche velate o dirette. Una delle armi più potenti dello psicopatico è il sesso.

È definita manipolazione da trans sessuale. Sapendo perfettamente come manipolare, quali tasti toccare, usa il sesso come arma preferita. Anche in questo caso si comporta a specchio. In questo modo lo psicopatico vi porta a pensare di non avere mai avuto una vita sessuale così bella e gratificante.
Il rovescio della medaglia è che ti porta a pensare che senza questa relazione non potrai stare mai più così bene come con lo psicopatico.

È l’ennesimo modo che usa lo psicopatico per avere il TOTALE E COMPLETO CONTROLLO DELLA TUA VITA. Tutto deriva dalla fase di studio nella quale ha capito quali sono i tuoi desideri, preferenze, fantasie sessuali e poi si comporta come se tutto fosse naturale. Solo tu senti tutto quel trasporto sessuale. Per lui è solo un inganno per ottenere da te tutto quello che può ottenere. Non ci puoi credere che la tua anima gemella ti possa trattare così e che non sentisse nulla o quasi. La sua maledizione consiste nel fatto che lo psicopatico può solo cacciare e manipolare l’altro, non può godere di una vera intimità sessuale per cui non può mai esprimere e mostrare vulnerabilità. Il suo interesse sessuale verso di te è quasi nullo, è solo una abile rappresentazione per poterti controllare e manipolare.

giovedì 16 febbraio 2017

Vampiro umano per colmare un vuoto


 
IL VAMPIRO UMANO ci attira nel territorio dei giochi di potere, lasciandoci credere che la conversione ad un modo di pensare in cui il bene e il male sono indistinguibili perché fusi in un unico magma, ci condurrà ad ineffabili delizie.
Quando sono in coppia i narcisisti perversi sono perfettamente capaci di dare un’immagine orribile della donna/uomo che hanno scelto. Giustificano così il loro bisogno di tradire compulsivamente l’altro. Spesso denigrano il partner precedente o l’attuale per stuzzicare la vanità delle prossime vittime: “solo tu mi capisci, quella là è pazza, depressa, disturbata mentale, paranoica!”, isolano i loro compagni di vita rendendoli antipatici a tutti, saranno sempre loro i cattivi dal pessimo carattere, i trascurati, maltrattanti, freddi e anaffettivi, tanto da farli sentirsi completamente soli. Non c’è da stupirsi, quindi, che la compagna sia guardata con sospetto e trattata con freddezza dagli amici o conoscenti del perverso. Ovviamente, quando manifesterà al perverso le sue sensazioni e intuizioni sarà ritenuta “paranoica”.
Quale potrebbe essere il motivo principale di un simile comportamento?
IL VUOTO DA COLMARE: ecco da dove derivano la sua incostanza e la pochezza dei suoi sentimenti, che volano via come il vento. Il cuore del perverso narcisista è un pozzo senza fondo, un’anima mai sazia. Appena conquistata, la sua soddisfazione viene istantaneamente “evacuata”. Le vittime dicono tutte, sempre, che quello che fanno sembra non bastare mai, che il loro compagno, marito, non è mai contento, mai soddisfatto, né grazie a loro, né grazie a nessun altro. L’unica contentezza stabile e “nutriente” che potrebbe colmare il vuoto, è quella che è venuta a mancare in passato. Ma non è stata data; non verrà più. Nonostante questo, egli la rincorrerà per tutta la vita.
 
Ciò che è mancato, sono le gratificazioni da parte della madre e/o padre, troppo occupata “altrove”. Mentre i bambini hanno bisogno, per il loro sviluppo, di stimoli da parte degli adulti, di essere incoraggiati, egli è stato stimolato dall’assenza, dal nulla. Questi si chiamano “traumi relazionali precoci”. Non è stato protetto; le regole (la legge) non gli sono state significate, quindi non trasmesse. La legge è anche ciò che separa gli uni dagli altri, i bambini dagli adulti. Lui è diventato adulto subito. Pertanto, farà la sua legge, diventando il maestro del mondo. Il mondo sarà il suo mondo. L’ALTRO NON ESISTE, salvo laddove lo si attende, in un luogo e un ruolo assegnati dal perverso.
DA VITTIMA, IL MANIPOLATORE DIVIENE BOIA. Ha quindi il bisogno estremo di tenere il suo ambiente sotto controllo, per renderlo conforme al suo pensiero. Lo svilimento e la mortificazione costante degli altri fino all’abbassamento della loro autostima per meglio tenerli a sua disposizione non sono giustificabili da nessun punto di vista.
Qualunque sia il nostro percorso di vita abbiamo umanamente il dovere etico e morale di risolvere i nostri drammi intimi e, certe volte, anche identitari, senza usare gli altri come valvola di sfogo, come semplici tappabuchi all’interno di un universo emotivo perverso, viziato e irrisolto. La consapevolezza di ciò che si è e del duro lavoro da fare per rendersi spiritualmente migliori è l’elemento che distingue un essere umano vero da un vampiro affettivo, questa sorta di mostro che non bada mai alla sostanza delle persone, ma soltanto a come appaiono nella fotografia.

mercoledì 15 febbraio 2017

Seducono tutti i narcisisti psicopatici 3


 
Il senso di VUOTO e di mancanza (che non vengono vissuti come tali, ma denegati), danno origine all’invidia e all’odio per la donna e al tentativo di appropriarsi di ciò che lei possiede di buono e di vitale. Il trionfo (sancito dall’orgasmo nella perversione sessuale e dal dominio sulla vittima in quella relazionale) è necessario al perverso per sentirsi vivo.
Il carattere seduttivo emerge anche nei rari casi di crisi profonda in cui si sottopone a una terapia: Diversi autori hanno messo in evidenza come sia inevitabile per l’analista, quando tratta un narcisista, subire, almeno in un primo tempo, il tipo di relazione che il paziente instaura. Questo tipo di carattere, infatti, ha la prerogativa di attuare un costante sovvertimento della logica e quindi del senso della realtà e di cercare di attrarre gli altri nella sua logica distorta. Il perverso abita in una pseudo realtà, per lui non esiste una realtà condivisa, un mondo comunemente umano: non è capace, infatti, di mettersi nei panni dell’altro, e di condividerne empaticamente i vissuti. Al contrario, tenta di far mettere gli altri nei propri panni, anzi nel proprio mondo, e di indurli ad accettare il proprio punto di vista. Ciò avviene anche nel rapporto analitico in cui l’analista può raggiungere una vera comprensione del funzionamento cinico e perverso soltanto dopo aver subito gli effetti del sovvertimento della logica nella relazione di transfert-controtransfert, sperimentandone con disagio la violenza.
La tragedia del narcisista (anche se lui non la vive così) si concentra sostanzialmente nel suo ideale di essere amato e stimato dal maggior numero di persone possibile. È una necessità numerica la sua, mai qualitativa. La sua utopia si basa sull’ottenimento del consenso generale circa la grandiosità della sua persona e del suo operato:
Il manipolatore o la manipolatrice seducono con mezzi che non fanno parte della loro natura. Per esempio, fanno credere di avere una condizione sociale che non corrisponde alla realtà. Simulano attenzione verso l’oggetto desiderato, ma non hanno alcun rispetto per l’altro. Lui o lei ostentano macchine, gioielli, abiti, frequentano ristoranti costosi, ma la loro generosità non è rivolta che a se stessi. Il manipolatore seduce ingannando l’altro: il suo scopo non è quello di amarlo ma quello di intrappolarlo con gesti, attenzioni, parole e lussi che lasciano presagire un seguito molto piacevole, se non ideale. Quando finalmente riesce a esercitare il suo potere sulla vittima di turno, questi atteggiamenti spariranno immediatamente, destabilizzando il partner, per riapparire soltanto in pubblico, e solo se il manipolatore ha un secondo fine.
 
La seduzione basata sulla menzogna e l’inganno è quindi una manipolazione. Il manipolatore imbroglia l’altro a sua insaputa. È privo di etica, ma ha la capacità di far credere, almeno per un certo periodo di tempo, di possederne una, come tutti.
 
Per mantenere in piedi una struttura così complessa, tuttavia, ci vuole una quantità esagerata di energia. Alexander Lowen fornisce due interessanti racconti a riguardo:
I truffatori psicopatici promettono apertamente cose che non hanno intenzione di dare. Ma le manovre più seduttive sono quelle che riguardano promesse non chiaramente specificate. L’immagine narcisistica ne è un esempio. Il maschio “macho” ad esempio, con la sua esagerata esibizione di virilità, è seduttivo, che lo ammetta o no. Anche se questa sua immagine è nata come compensazione di un senso inadeguato della sua virilità, il suo scopo è quello di attirare le donne.
Conobbi un giovane che proiettava di se stesso un’immagine di “principe azzurro”. Il suo fascino entrava in funzione automaticamente ogni volta che era in compagnia di una donna. Gli s’illuminava il viso, la sua conversazione diventava piacevole e brillante. Quando non usava il suo fascino, invece, Steven appariva abbattuto e si aveva l’impressione che fosse insicuro e spaventato. Se una ragazza cedeva, credendo alla promessa di una relazione eccitante, poi purtroppo rimaneva delusa. Una volta portata a termine l’opera di seduzione, tutto il fascino e la simpatia svanivano. Non aveva l’energia per sostenere indefinitamente la facciata. Il fascino di Steven non scattava solo in prospettiva di una relazione sessuale. Lo utilizzava anche per farsi degli amici, per far colpo sugli altri e ottenere l’appoggio. Mediante questa immagine negava la sua dipendenza e nello stesso tempo otteneva che gli altri si mettessero a sua disposizione. Era un gioco di potere, come lo è ogni manovra seduttiva
Continua Lowen:
Ho incontrato ad esempio il caso di un individuo forse meno psicopatico e violento di uno stupratore, ma ugualmente privo di sentimenti: si trattava di un regista che pretendeva che tutte le giovani aspiranti attrici, se volevano avere una parte, si svestissero e avessero dei rapporti sessuali con lui. La richiesta non veniva espressa in modo esplicito, erano solo degli approcci, ma le donne sapevano bene che rifiutare avrebbe significato non ottenere la parte. Dunque era violenza sessuale, perché veniva violata la loro integrità e negata la loro dignità umana. Le giovani donne non erano persone per il regista, ma solo oggetti di conquista. Si vantava poi del numero di attrici, alcune molto note, che aveva posseduto. La sua attività sessuale era però senza sentimento e senza piacere. Gratificava solo la sua immagine. Con la seduzione perversa attuata sistematicamente e in ogni circostanza sia possibile un narcisista sa di poter ottenere tutto ciò che vuole dagli altri. Basta creare un po’ di atmosfera, non farsi tanti scrupoli e vendere il male assoluto come un passaggio obbligato verso il raggiungimento dell’estasi, della felicità, della gioia totale.
 

martedì 14 febbraio 2017

Seducono tutti i narcisisti psicopatici 2


 
In alcuni casi i soggetti che presentano un disturbo narcisistico di personalità possono intraprendere un trattamento psicoterapeutico a partire da uno stato di PROFONDA RABBIA, che talvolta assume la forma di maltrattamenti ed aggressioni, sia verbali che fisiche, nei confronti dell’altro, percepito come invalidante. Tale condizione risulta legata a tendenze paranoidi, che vengono espresse attraverso la convinzione “IO CONTRO IL MONDO”, a partire dalla valutazione che gli altri, invidiosi della loro superiorità, sono intenzionati a danneggiarli, sminuendoli o disprezzandoli, andando così a minacciare la loro autostima ed il loro valore personale. In tali circostanze, la tendenza di tali individui è da una parte quella di attribuire agli altri la responsabilità dei propri insuccessi, dall’altra quella di mettere in atto comportamenti compulsivi (…).

Quando impossibilitati di sedurre i perversi narcisisti soffrono, si sentono profondamente infelici. Per questa ragione il matrimonio oppure l’impegno in un rapporto esclusivo saranno vissuti da loro come una GABBIA TERRIBILE, il colmo dello sfruttamento della loro persona con conseguente spreco delle risorse migliori. Sorgono allora i tentativi di evasione costanti, l’iperattività, i viaggi frequenti e non necessari, i tradimenti compulsivi, il sesso mercenario in dosi sempre più elevate e trasgressive.
 
Il narcisista perverso è un personaggio e, come tale, la sua struttura si fonda su basi traballanti, poco solide. Ha bisogno, quindi, di IMPOSSESSARSI DI QUALCUNO che abbia le risorse e le qualità che gli mancano. Ne ha bisogno non solo per COLMARE UN VUOTO che avverte dentro di sé, e che è il risultato di una carenza di cure parentali, ma per denegarlo, trasferendolo sulla vittima designata e impossessandosi, per così dire, della sua vitalità. Egli attua una sorta di vampirizzazione della partner. Per questa ragione le partner sono spesso scelte tra persone vitali, generose, capaci di instaurare relazioni. Il narcisista perverso è come se si appropriasse dell’autostima della vittima, della sua fiducia in se stessa, allo scopo di incrementare il proprio valore. Ha bisogno di una PERSONA STIMABILE, PER SUCCHIARLA e svuotarla. Una volta svuotata, il ciclo può ricominciare, o con la stessa vittima, a cui viene concessa un po’ di tregua, o con una NUOVA VITTIMA DESIGNATA.

lunedì 13 febbraio 2017

Seducono tutti i narcisisti psicopatici 1


Per colpa del loro cinismo e superficialità i narcisisti e/o psicopatici perversi sono sprovvisti di naturalezza e semplicità, cioè mancano due aspetti necessari allo sviluppo di un rapporto di coppia sano ed equilibrato.
La seduzione del partner nelle fasi iniziali sarà quindi artificiosa, impostata e teatrale, fatta di gesti clamorosi e di dichiarazioni d’amore fiabesche e inaspettate. La strategia non avrà niente in comune con il famoso “far vedere il nostro lato migliore”, ma sarà impostata allo “stordimento” dell’altro attraverso l’esibizione forzata delle principali qualità e capacità che il perverso sa di non avere: leggerezza, sensibilità, affettuosità, capacità di ascoltare e di valorizzare l’altro. Roberto Filippini, in Avventure e sventure del narcisismo, afferma che:
(…) la sessualità può esserne un corollario, o più frequentemente uno strumento, ma quasi mai le sensazioni di attrazione dei corpi sono un movente della seduzione narcisistica, tanto è vero che essa può avvenire nei tipi più diversi di relazione: non solo nelle dinamiche di coppia, ma in relazioni professionali, hobbistiche, sportive, di amicizia, e arrivare a contagiare persino gruppi, o, come insegna Freud, folle intere. Alla sua base c’è sempre uno specchio e immagini di ideali che si riproducono attraverso di esso.
Alla base della relazione perversa narcisistica troviamo sempre qualcuno che tenta di controllare dall’interno un altro, inducendolo ad essere perfetto per i suoi bisogni, e qualcun altro che tenta disperatamente di essere perfetto per i bisogni dell’interlocutore, tentando così, a sua volta, di controllarlo dall’interno. In pratica, il narcisismo dell’uno tenta di controllare il narcisismo dell’altro, e viceversa. Per distinguere questa forma perversa incentrata sul controllo narcisistico dalle vere e proprie perversioni sessuali, Bergeret propone il termine di “perversità” al posto di quello di “perversione.
I perversi non sono autonomi e dipendono sempre dagli altri, per questo sviluppano doti seduttive molto elevate, per avere una riserva umana a disposizione. La loro seduzione si compone essenzialmente di tre fasi distinte:
1. l’azione di appropriazione dell’altro con l’intento di svuotarlo dei propri pensieri per impiantarne altri, più consoni ai loro infiniti e improvvisi bisogni;
2. una di dominazione nella quale il partner è reso dipendente e sottomesso al loro volere;
3. L’ultima, che ha come obiettivo lasciare un segno nel partner, soprattutto negativo, così da poter vantarsi di essere “indimenticabile”.
Il bisogno di sedurre può aumentare vertiginosamente con l’avanzare dell’età e la consapevolezza del mancato raggiungimento degli scopi prefissati in gioventù. Sedurre indiscriminatamente è un modo come tanti di evadere, un gioco per non pensare alla vecchiaia, alla malattia e alla morte. Ecco perché dell’altro non importa nulla, basta che sia efficiente ai propositi del narcisista perverso.

sabato 11 febbraio 2017

Il mito della captazione intuitiva dello psicopatico

Il mito della captazione intuitiva dei bisogni altrui dei narcisisti piscopatici spesso è davvero un mito. Molto si parla dell’intuizione dello psicopatico, della capacità di intuire i bisogni dell’altro. Studiando in profondità questo argomento sono arrivato ad alcune conclusioni.

Evidenzio in prima linea che le persone comuni non possono afferrare, capire la logica psicopatica, si tratta di una struttura logica totalmente distinta; lo psicopatico ci risulta strano, qualcuno difficile da interpretare quando si comporta com’è davvero. La maggior parte delle volte, però, egli non dimostra la sua vera natura, essendo subdolo e difficilmente riconoscibile. Tuttavia, sono arrivato alla conclusione che le persone comuni sono ugualmente incomprensibili agli occhi dello psicopatico. Lui non è in grado di comprendere la mente delle persone normali e questa incapacità di scoprire, fin da piccolo, il perché delle cose lo porta a studiare i gesti, gli atti, le reazioni delle persone comuni e, specialmente, un particolare tipo di reazione sulla quale lui stesso ha un deficit molto accentuato: si tratta dell’espressione delle emozioni. Questo tipo di personalità, lo psicopatico, possiede un deficit nella ripercussione emotiva dei fatti se paragonata alle persone normali. Ascolta, osserva, apprende come fosse un computer.
Seduce e punisce, lo psicopatico studia gli altri per conquistarli, controllarli e punirli.
La persona comune conosce globalmente gli altri senza avvertire la necessità di studiare chi le sta accanto. Assimilano gli altri per contiguità e continuità nel trascorso del rapporto, come se assorbissimo contestualmente la conoscenza dell’altro; per questo tante volte restiamo per anni con una persona, per “conoscerla fino in fondo”. Gli anni passano e, a volte, ci sono condotte che ci spaventano.
Lo psicopatico invece seduce, facendo uno studio analitico dell’altra persona perché per lui si tratta di un oggetto strano. Poi agisce a specchio imitandolo. Crea un personaggio che in realtà non esiste che può tenere inchiodata la vittima anche per decenni o per una vita.
 
Hugo Marietan

venerdì 10 febbraio 2017

Tensione costante con il narcisista psicopatico



La tensione costante è una caratteristica tipica dello psicopatico narcisista. Crea, mantiene e vive di tensione. Lo psicopatico narcisista mantiene sempre una costante alta tensione, su tutto e con tutto. Questa costante alta tensione nel lungo periodo fa indebolire la vittima che non ne può più. La continua tensione su particolari anche di poco conto crea debolezza, fragilità, stanchezza cronica, un senso di spaesamento dovuto al fatto che non si è mai in pace. Le persone normali di fronte ad un problema hanno un atteggiamento propositivo: problema, possibile soluzione, soluzione, pace. Loro no, vogliono che i problemi permangano, hanno bisogno dei problemi e li creano dove non esistono.

Sono in grado di creare una tensione tale che anche averlo nella stessa stanza senza che faccia nulla crea a livello fisico una forte sensazione di malessere. Già la lontananza aiuta. Il corpo degli altri percepisce questa tensione e spesso si ammala. Corpo e mente sono sempre tesi.
 
Non sentono a livello di sentimenti per cui per avere la sensazione di essere vivi hanno bisogno di forti emozioni. Questo spiega perché hanno sono alla ricerca costantemente di ADRENALINA ALTA, e questo spiega perché spesso creano drammi dal nulla e per loro è come mangiare una caramella mentre per le persone normali è molto molto destabilizzante.

mercoledì 8 febbraio 2017

Logica militare dello psicopatico narcisista

La logica dello psicopatico è una logica del tipo militare: una logica strutturata su elementi oggettivi, fatta di tattiche, di strategie, di presa di terreno, di conquista di territori, è persistere nell’obiettivo e utilizzare tutti gli strumenti necessari per arrivarci.
La mente dello psicopatico è militaresca, diversa dalla persona normale che presuppone una mentalità rivolta ai tempi di pace, che crede alla forza del destino dal quale dipende anche la fortuna.
Detto questo, è facile osservare lo svantaggio dei leader comuni nei confronti dei leader psicopatici. Il leader comune cerca di aggiornarsi attraverso gli altri, cerca di consultarli ideando schemi e strategie ancorate sul consenso. Il leader psicopatico, mi spiego meglio, lo psicopatico che ha in mano il potere è un militare, un militare impietoso, che segue il suo obiettivo e lo seguirà ad ogni costo qualunque cosa accada. Nei loro confronti, i leader comuni hanno poco da fare, salvo che si renda conto di questa cruciale caratteristica.
Esiste un altro tipo di leadership: il dittatore. Diversamente dagli altri leader, il dittatore manipola gli uomini; i codici virili (la lealtà, il coraggio, la divisa) sono valori che disciplinano tanto il dittatore quanto i suoi preposti. Il leader comune cerca l’accordo, si consulta, va alla ricerca dell’armonia tra le parti; il dittatore, invece, è ubbidito da uomini con dei valori nettamente maschili. Come lo psicopatico, egli spara ordini a individui “cosificati” che hanno il dovere di rispettarli.
LA TATTICA DEL TERO
Il tero è un problema per i cacciatori in aperta campagna perché segnala al resto della fauna la presenza umana nei paraggi; il tero vola intorno all’uomo emettendo un suono simile a “teru_teru”, rovinandogli la caccia. Il tero, però, è anche molto astuto: mette in atto lo scandalo lontano dai luoghi in cui si trovano le sue uova. La manovra di distrazione è molto chiara: grida di qua, ma il nido è di là.
Questa tattica è molto utilizzata dagli psicopatici, denominata anche “falsa pista”, cioè, loro concentrano l’attenzione degli altri su un certo argomento mentre lavorano in sovrapposizione e silenziosamente su tutt’altro. Quando la vittima si rende conto dell’artificio è già tardi, l’opera di distrazione è stata compiuta.