venerdì 3 febbraio 2017

Narcisisti psicopatici: vincolo traumatico


Più soffri più ti paralizzi. È stato dimostrato nei cani di Pavlov.

Più sono forti e costanti gli abusi, le umiliazioni, le manipolazioni e più la vittima si sottomette, diventa docile, non reagisce e anzi fa di tutto per compiacere al carnefice. Paradossale ma assolutamente normale. Più si subisce, si è tristi e non fa nulla per cambiare la situazione. Il paradosso è che anche persone di grande valore non fanno nulla, entrano come in una sorta di ipnosi e non fanno nulla per reagire davanti ad una situazione che li fa stare molto molto male.

Per uscire devi reagire, devi tornare a prendere in mano la tua vita e avere speranza nel futuro. È la cosa più assurda. Cioè si rimane legati in modo incredibile ad una relazione tossica che fa soffrire, che ci danneggia. Sembra che questa relazione tossica sia l’unico modo per non sentire un dolore interno. L’intensità emotiva di questo rapporto non è passione ma solo o quasi solamente dolore, abuso, manipolazione, sofferenza.

Questo vincolo nasce da una IPERATTIVAZIONE NEUROLOGICA della fase iniziale nella quale tutto era perfetto e ci sembrava di aver incontrato l’anima gemella. Questa fase da un piacere tale che è come se diventassimo drogati.

Tra le altre cose spesso nella vita della vittima ci sono altre situazioni simili di abuso, manipolazione, sofferenza che le rendono quasi delle marionette di fronte allo psicopatico.

Cioè il vincolo traumatico si fonda spesso sul fatto che la vittima nella sua infanzia ha subito maltrattamenti, abusi, o non è stato adeguatamente visto, riconosciuto, amato dalle figure di riferimento. Per questo ha introiettato un falso concetto di amore distorto e non sa distinguere tra amore vero e abuso, maltrattamento, manipolazione.

Questi abusi portano ad una trasformazione neurologica nella vittima e questo danno emozionale è molto pericoloso.