Gli aspetti del narcisista
sprezzanti, rabbiosi, annoiati, spacconi, arroganti, vulnerabili, demoniaci con
gli occhi infuocati, non si dimenticano più per tutta la vita. Lo squarcio del
velo creato da questa esperienza si allarga nel tempo e se ne vedono
chiaramente tutte le tinte. L’impatto sulla vita della vittima è sotto gli
occhi di tutti, e resta impresso come un tatuaggio o una cicatrice. Alcuni si
sono imbattuti nel tipo grandioso, cioè quello che si mostra più frequentemente
come spaccone, arrogante, prepotente, pronto al disprezzo e all’esibizionismo.
Altri cadono nella tela tessuta da un tipo più subdolo e insidioso, che non si
mette al centro del palco, ma non tollera che lo facciano gli altri, che ha un’idea
grandiosa di sé ma non la espone in pubblico. È l’uomo apparentemente un po’
sfigato e bruttino, o la donna grassottella e impacciata, che nascondono
un’inattesa megalomania che li porta a sentirsi esseri speciali, pronti a
rilevare nell’ambiente ogni minimo segno di mancanza di riconoscimento.
Entrambe sono maschere, statue sull’orlo del precipizio, alle quali questi
soggetti sono costretti ad aggrapparsi per non sprofondare nel vuoto.
In entrambi i casi i narcisisti
invidiano e vogliono essere invidiati. Una parte debole e umiliata, cerca
approvazione da un’altra superiore e potente. La parte forte fittizia, teme
quella debole perché ha paura di essere scalzata. Si crea un circolo vizioso
che parte dal bisogno di ammirazione, passa attraverso la negazione della
realtà, culmina in odio, distanza, fantasie di vendetta. Il narcisista non
mostra la parte vulnerabile perché è terrorizzato dall’umiliazione e dal
maltrattamento, per questo è quasi sempre armatura e sé grandioso più o meno
appariscente.
Dietro la corazza c’è un bambino dal punto di vista emotivo, spesso spaventato, che non vuole farsi scoprire perché teme il ridicolo e la posizione di sottomissione nella quale possa soffrire. L’essenza del rifiuto della parte debole del narcisista, sta nel desiderio di essere solo la corazza che indossa. Un tentativo, che salvo alcuni casi, fallisce giorno dopo giorno. Chi si illude di poterlo aiutare rimanendogli vicino e amandolo, tenta un’impresa quasi impossibile ed è molto facile che vada verso il baratro. Se proprio lo si vuole aiutare, salvaguardando la propria persona, lo si può solo provare a mandare in terapia. L’amore da solo non salva nessuno.
Dietro la corazza c’è un bambino dal punto di vista emotivo, spesso spaventato, che non vuole farsi scoprire perché teme il ridicolo e la posizione di sottomissione nella quale possa soffrire. L’essenza del rifiuto della parte debole del narcisista, sta nel desiderio di essere solo la corazza che indossa. Un tentativo, che salvo alcuni casi, fallisce giorno dopo giorno. Chi si illude di poterlo aiutare rimanendogli vicino e amandolo, tenta un’impresa quasi impossibile ed è molto facile che vada verso il baratro. Se proprio lo si vuole aiutare, salvaguardando la propria persona, lo si può solo provare a mandare in terapia. L’amore da solo non salva nessuno.
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