venerdì 13 ottobre 2017

Le relazioni tossiche spiegate ai bambini



Un argomento molto delicato è quello di come spiegare i rapporti tossici, il narcisismo, la psicopatia, la dipendenza affettiva a dei bambini, magari ai propri figli. Certamente non è facile, per certi aspetti sembra quasi un atteggiamento crudele, ma è davvero fondamentale accompagnare come Caronte una giovane creatura nei meandri di questi aspetti della vita. Andrebbe davvero presa in seria considerazione l’idea di iniziare molto presto a fornire questa forma di consapevolezza, in modo che venga elaborata precocemente e si possano evitare tutta una serie di esperienze estremamente dolorose. Si potrebbe dire che questa rappresenta una tappa fondamentale per la normale crescita di un individuo. Il “buonismo” fa più danni della giusta dose di consapevolezza anche se richiede dedizione, sforzo e impegno. Servono parole adeguate, cura, attenzione, amorevole presenza, ma è molto meglio spiegare sin da subito ai bambini che non è vero che siamo tutti uguali, che il mondo è solo buono, e pieno di amore. Ci sono i buoni e ci sono i cattivi, c’è chi sa amare e chi non sa amare, il male puro esiste e si può incarnare in soggetti che vivono accanto a noi. Non a caso, già tra i bambini piccoli si possono vedere i primi segnali di tutto questo, alcuni sembrano completamente anestetizzati emotivamente, hanno già comportamenti molto simili a predatori.
 
Tutto questo per sapere, comprendere, discernere, e poter decidere con maggiore consapevolezza. Da un certo punto di vista il genere umano ha perso l’istinto animalesco, tipico della savana, di proteggersi dai predatori. I normali non hanno più le difese e le protezioni per convivere nello stesso luogo con altri soggetti che sono invece mossi da istinti animaleschi e aggressivi. Se avessimo sin da piccoli le informazioni, se sapessimo la verità, se potessimo individuarli subito, non ci sarebbero grossi problemi. Accetteremmo il mondo così com’è, mettendo in atto tutte le difese necessarie per non soccombere a questi soggetti.
 
Viviamo nello stesso luogo, siamo uguali fisicamente, ma non sono come noi. Serve accantonare prontamente l’idea che il mondo sia composto solo da persone dotate di animo gentile pronti ad amarci e aiutarci. La cosa davvero straziante da accettare è che i soggetti tossici possano essere le persone a noi più vicine come genitori, parenti, amici, compagni, figli, insegnanti. Sia chiaro, il mondo è pieno di brave persone, che sono in numero maggiore rispetto ai vampiri emotivi. Ma nonostante questo è determinante non essere ingenui, sprovveduti, ma avere un atteggiamento più attento per tutelarsi fisicamente ed emotivamente. Il rischio è quello di rovinarsi la vita per sempre, ripetendo in eterno gli stessi errori.

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