lunedì 3 aprile 2017

7) Fascino del male narcisista psicopatico


L’amore, come è noto, è un concetto estensibile che abbraccia cielo e inferno, bene e male, ciò che è sublime e ciò che e infimo”. (C.J. Jung).
 
I narcisisti psicopatici possono essere estremamente affascinanti o, meglio, fascinanti, esercitanti fascinazione, perché camaleonti eccezionali, recettori di idealizzazioni e aspettative prima di trasformarsi in un telone totalmente bianco su cui proiettare tutte le delusioni.

In altre parole durante la prima fase di idealizzazione sono uno SCHERMO BIANCO: parlano, pensano agiscono esattamente come la vittima di turno desidera, copiano la sua personalità e si comportano come uno specchio. Uno SPECCHIO MAGICO in cui vengono proiettate le nostre aspettative. Uno specchio magico che ci illude di sanare tutte le ferite e non sentire più il dolore.

Studiano perfettamente la vittima. Pianificano in modo meticoloso come entrare nella vita e creare un legame allo stesso modo di un Cavallo di Troia. Cercano i migliori, i più buoni, la più docile, quella con le maggiori qualità umane. Si pongono come anima gemella, la persona perfetta per l’altro, la persona con cui potersi aprire del tutto. A questo, punto col legame instaurato, attaccano. Come un DEMONE si presentano da vittima oppure biondi, con gli occhi azzurri, eleganti, estremamente sicuri di sé.
 
Le dinamiche di queste relazioni sono come quelle di una dipendenza. Si accetta un amore distruttivo come una DROGA che genera grave dipendenza nell’anima e nei sensi, ma non si può fare a meno del partner predatore. Di fronte a questa persona inizialmente meravigliosa il cervello crea una sorta di dipendenza a cui non sa più fare a meno. Anche scoperto il mostro ed essendo chiara tutta la sua cattiveria e crudeltà la dipendenza rimane, si vorrebbe sempre e solo tornare alla fase inziale nella quale si camminava a dieci metri da terra.

Una volta tolta definitivamente la maschera del narcisista psicopatico, la vittima si sente infettato da un amore tossico, disequilibrato, devastato, vuoto, depresso e apatico. Perde il governo interiore, dentro li lui prevale il male come fosse sotto incantesimo. Alcuni autori infatti parlano di inferno, purgatorio, paradiso come i tre momento del percorso. Solo nella terza fase si guarisce e si previene il trauma amoroso. Ci si sente in pace, liberi da demoni e si può davvero amare ed essere amati.

Il fascino del male è indiscusso. È la sensazione di attrazione che provoca lo sporgersi da un pozzo nero o la vista di un incidente mortale. Spesso il loro corpo, soprattutto se attraente o prestante, è lo strumento utilizzato per instaurare i rapporti parassitari di cui necessitano, e quindi in un certo senso il loro unico riferimento identitario. Accogliendo e riflettendo le proiezioni dei partner vittime instaurano apparentemente e precocemente una simbiosi.

Chi li ama dà loro una identità, loro restituiscono i suoi sogni. Non c’è però un vero rapporto al di fuori del giuoco delle proiezioni e della loro riflessione. La vita con un predatore sadico può inizialmente affascinare, inizialmente è assente la noia grazie alla sua plasmabilità. Poi è l’inferno.

Alcuni autori parlano di "ANIMAGEMELIZZAZIONE", un amico perfetto, un amante perfetto, una compagna perfetta, l'anima gemella. Questo crea una illusione a vita che porta poi a dei danni enormi nella seconda fase. Si attaccano alla nostra ferita non risolta. Sfruttano il fascino del male. Fanno leva sulle nostre debolezze, paure, desideri profondi. In realtà, a ben vedere, è la vittima che permette tutto ciò, anzi fa di tutto perché accada anche con le più valide e nobili ragioni. Ma sta di fatto è la vittima che si fa manipolare, sfruttare, distruggere continuando a perseguire un'illusione.

Duro digerire che non si è mai state amati perché gli psicopatici NON POSSONO AMARE NESSUNO; che quella che si pensava una relazione vera, basata sull’affetto reciproco, non è altro che una truffa costruita su una montagna di bugie che si può anche non aver scoperto nella sua interezza.
 
Difficile accettare che il MALE PURO ESISTE, perché si vuole credere che tutti gli esseri umani siano capaci di provare rimorso, affetto, attaccamento, senso di miglioramento personale e riscatto. Purtroppo, con un narcisista psicopatico, tutto quello che è difficile da mandar giù è reale. Solo quando si affronta questa realtà si può iniziare a raccogliere i pezzi della propria esistenza e a guarire dal dolore.
 
È straziante pensare che chi ci dovrebbe amare in realtà ci fa del male e gode nel farci del male, siano genitori, mogli-mariti, figli, amici, colleghi.

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