mercoledì 12 aprile 2017

Vere Vittime vs False Vittime


 
Libri, siti specializzati, pagine facebook, blog, articoli, pubblicazioni, video dedicati, seminari, incontri, gruppi di lavoro, cresce a dismisura la sete di informazione rispetto alle problematiche della vita amorosa, rapporti distruttivi, vampiri affettivi, disturbi di personalità, relazioni malate, narcisisti, psicopatici integrati, borderline, dipendenza affettiva, rapporti come incantesimi maligni.
 
Conoscenza, informazione, consapevolezza, sono alla base per poter comprendere, affrontare e guarire da rapporti basati su abusi, manipolazioni, violenze psicologiche. Tutti strumenti estremamente utili per comprendere dinamiche complesse e per acquisire indicazioni pratiche. Se non si hanno parole per descrivere e capire cosa accade si rischia di uscirne a pezzi, di diventare pazzi.
 
Chissà quante false vittime si nascondono dietro a tutto questo?
Chissà quanti sono i predatori mascherati da pecore?
Chissà quanti sono coloro che si spacciano come vittime delle proprie vittime?
 
Si perché i soggetti perversi sono artisti nel porsi come vittime. Soprattutto nella fase iniziale della conoscenza si presentano come vittime del mondo intero. Trovano sempre il modo di individuare un capro espiatorio. La colpa è sempre di altri, sbagliano sempre gli altri, loro non sono mai responsabili. Love bombing, splendore superficiale, vittimismo sono le strategie più utilizzare da questi soggetti per agganciare la persone nel mirino.
 
FARE LA VITTIMA PORTA OTTIMI RISULTATI. Soprattutto con le persone buone che non credono al male nel mondo. Così tutti i suoi ex sono delle persone malate, cattive, brutte, piene di problemi. Sul lavoro sono i più professionali ed efficienti ma il capo è un incompetente, paraculato. Se rivestono il ruolo di capi hanno collaboratori incapaci, invidiosi da tenere a bada e sottomettere. In ogni contesto il narcisista psicopatico si spaccia come il “santo di turno” incompreso e vessato, mentre gli altri sono sempre cattivi e malvagi.
 
Il primo suggerimento degli esperti è quello di affidarsi al PROPRIO ISTINTO. Vero, potenziare il proprio istinto è un gran antidoto. Ma il più delle volte le vittime hanno un senso critico azzerato, alterato da anni e anni di continua manipolazione anche perché sono state scelte proprio per la loro maggiore predisposizione ad essere manipolate. Vivono sotto incantesimo. Hanno spento tutti i sistemi di allarme da tempo.
 
In sostanza è davvero complicato individuare una vera vittima da una falsa vittima. Criminologi, esperti psichiatri, psicologi spesso si trovano in estrema difficoltà nel smascherare questo genere di soggetti perché sono abilissimi a indossare i panni del martire.
 
Personalmente diffido da tutti coloro che ostentano vittimismo. Da chi non fa altro che lamentarsi, criticare, piangersi addosso. So che è una semplificazione eccessiva ma comunque utile perché si tratta sempre di persone che tolgono energie vitali anche qualora non siano malvagie.
 
LE VERE VITTIME NON FANNO LE VITTIME. Hanno solitamente un forte senso di pudore nel mostrarsi come tali, minimizzano la loro sofferenza, giustificano il carnefice, si vergognano degli abusi subiti, evitano di parlarne specie se sono uomini. Le false vittime passano tutto il loro tempo a presentarsi come vittime, le vere vittime cercano di andare avanti. Per distinguerle ci vuole tempo, preparazione, attenta analisi dei particolari, indagini accurate, e ci si può sbagliare.

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