Dopo la disavventura con uno
psicopatico narcisista, quasi tutti i sopravvissuti devono affrontare la lotta
dell’ipervigilanza: "di chi ci si può fidare davvero?".
Le antenne rimangono alte
ventiquattro ore su ventiquattro. Paura e diffidenza verso tutto e tutti, indiscriminatamente. Ci si domanda se si è diventati pazzi,
dibattuti tra il desiderio di vedere il buono e un senso di disagio quando si
passa del tempo con la persona di cui ci si era innamorati perché è evidente la
costante manipolazione che mette in atto.
L’affinamento dell’istinto e delle
difese personali è un percorso personale che varia da caso a caso. Imparare ad
avere cura di se stessi e difendersi da persone tossiche prevede lo sviluppo
di mente e cuore, conoscenza e consapevolezza emotiva, istinto e razionalità. Il
mondo è popolato da persone malvagie ma anche da tante brave persone. Non è
giusto privarsi della compagnia di belle persone perché si è stati feriti e
umiliati da narcisisti psicopatici. Il genere umano vive nella
relazione, si nutre di relazione ed ha bisogno di relazione. Serve cercare, creare, nutrire relazioni sane.
Una cosa importante è osservare e
comprendere i propri sentimenti per trovare un equilibrio tra consapevolezza e
fiducia. Serve decidere quali sono i rapporti che meritano, sui quali è
importante e giusto investire emotivamente e quali invece abbandonare o trattare con cospicue dosi di indifferenza e distanza. Quando la vittima abbandona gli schemi
tossici dentro di se, poi inevitabilmente modificherà anche i rapporti
esterni. La domanda “piaccio agli altri?” deve essere accompagnata da un'altra “gli altri
mi piacciono?”.
I narcisisti psicopatici sono
individui emotivamente immaturi incapaci di cambiamento. Una volta che si esce
da relazioni tossiche il caos si dissolve, sostituito dalla lucidità mentale.
Serve tempo, impegno, amore per se stessi e tutto torna alla normalità.
Finalmente si possono vivere rapporti sani e sereni.
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