Guardando i rapporti con i narcisisti psicopatici da un altro punto di vista potremmo definirli come il desiderio di caos nella vita quale possibile fonte
salutare di energia vitale. Il rapporto tra ordine e caos è una cosa che mi
affascina moltissimo. In particolare sono da sempre attratto dal rapporto che
ogni persona ha tra l'attrazione per il caos e la voglia di ordine. Ed in
questo senso i rapporti tossici, il confronto col male, sono un esempio limpido
di distruzione di ogni tipo di equilibrio a cui può seguire una nuova rinascita in grado di sprigionare una enorme
quantità di energia creativa.
Il caos è una specie di
“acceleratore della vita”, una “promessa di libertà”, una sorta di “stimolatore
di cambiamento”, che però destabilizza, terrorizza, spaventa, fa soffrire. Proprio per
questo gran parte del tempo nella vita è perlopiù rivolto a inseguire un maggior
ordine, a voler strutturare, organizzare, inglobare tutto in una rassicurante
routine.
Reagiamo al caos sforzandoci di riportare
all’interno di recinti cose altrimenti ingovernabili. Proviamo a mettere insieme
e dare un senso ad un complesso di esperienze che spesso non hanno alcun ordine
tra loro. Questo doppio gesto di fare e disfare, apparentemente contradditorio,
trova poi la propria personalissima dimensione in ogni essere umano. E può trovare una via nella ricerca di rapporti tossici proprio perché obbligano ad abbandonare ogni stabilità.
“Il caos è la ferita di cui
l’ordine è cura”. Insieme formano un’alchimia magica. Dal mettere in fila le matite
sulla scrivania, alla mania per la pulizia, fino ad arrivare alla disattenzione
nei confronti delle persone che abbiamo accanto, sono tanti gli “strumenti” che
utilizziamo per aumentare la prevedibilità, la conoscibilità, la quotidianità,
la familiarità, l’abitudine. Il problema è che, allo scopo di limitare la fatica
e l’insicurezza che comporta il vivere nel caos, finiamo anche per spegnere la
curiosità, la passione, il cambiamento.
Quello che di davvero bello c’è
nella vita è sempre difficile da trovare in modo semplice. Il più delle volte passa per il
dolore e la sofferenza. Esperienze che sembrano orribili e distruttive possono
diventare una fonte inesauribile di gioia. Per cui anche il rapporto con un
narcisista psicopatico può alla lunga essere fonte di vera gioia proprio perché libera la parte più viva della persona.
Sappiamo che la vita non è a
compartimenti stagni. Sappiamo che i nostri sentimenti (che sono il termometro
del vivere) non sono univoche sensazioni. Non sono sensi unici. Non hanno
alcuna esclusiva in noi. La vita stessa è un insieme di cose diverse e spesso
caotiche da accettare. Basti pensare a quanto amore e odio siamo collegati tra
loro. Più amo e più odio proprio perché dipendo da qualcuno. Insomma, tutto è
insieme. E tutto insieme è caos.
Lì a volte si può trovare nascosta la felicità.
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