venerdì 23 giugno 2017

NON SI PUÒ AMARE un narcisista psicopatico



AVVISO: per una decina di giorni non scriverò. Pausa estiva. Scrivere è terapeutico, come prendere alcune gocce di ansiolitico, ma si deve essere anche liberi dal farlo. Il vero successo nella vita è poter fare ciò che si ha voglia di fare, poter smettere e ricominciare. Allontanarsi da qualcosa migliora la visuale, serve a conoscersi meglio. A presto per chi vorrà tornare da queste parti.
 
Sognare l’amore perfetto e cadere preda dell’illusione costruita ad arte dal narcisista psicopatico durante il love bombing, rappresenta spesso l’inconscio tentativo di riparare a profonde ferite narcisistiche subite nell’infanzia. È come se si volesse guarire da quelle ferite cercando un amore ideale che sappia scaldare del tutto il cuore, in modo totale, eliminando tutto il freddo accumulato dentro.
 
Ma quando si crea una aspettativa cosi elevata è altrettanto facile precipitare dall’alto di questa fantasia irrealistica. Per vivere una vita affettiva sana e serena è necessario essere realisti sulle aspettative che si possono nutrire rispetto a se stessi e all’altro. E farlo da subito, già dall’inizio del rapporto. Cercando di mantenere gli occhi aperti per evitare persone disturbate, ma anche cercando di conoscere e comprendere davvero chi abbiamo di fronte che comunque è diverse da noi.
 
Un rapporto maturo si crea solo quando ci si trova di fronte una persona sufficientemente sana e si riesce a tollerare la sua diversità, cioè si ama anche ciò che sarebbe altrimenti insopportabile. La propaganda legata al concetto di matrimonio felice in questo senso crea enormi danni.
 
Bisognerebbe rendere difficili i matrimoni e non facili i divorzi”. Così come si obbligano le coppie che desiderano adottare un figlio a fare un difficile percorso di preparazione prima di poter accogliere un bambini abbandonato. Nella mia visione della coppia, quando si ama anche una persona sana, prima o poi ci si trova per forza a dover affrontare le problematiche legate al fatto che qualcosa di essenziale di quella persona ci è inafferrabile e ci sfugge, che non lo controlliamo e ci sarà per sempre estraneo. Su questo si basa il vero amore. Riuscire ad amare ciò che dell’altro ci sfugge proprio perché è altro da noi, il suo lato oscuro e diverso.
 
Tutt’altra cosa è però amare un narcisista psicopatico. Proprio perché non è davvero una persona ma un personaggio. È solo lato oscuro, niente più. Le sue parti malate costruiscono l’intera personalità. Non conserva nulla di vivo a livello di sentimenti. In un rapporto sereno le difese e le maschere si possono ridurre e abbassare proprio perché ci si sente capiti e amati ugualmente. Il problema infatti non sono le ferite narcisistiche quando le difese malsane messe in atto a protezione di queste ferite.
 
La vera intimità e il vero amore si creano nella fragilità, in un crescendo di verità, nella possibilità di essere autentici anche se imperfetti. Si deve poter mostrare la vulnerabilità perché questa verrà accolta. Cosa che il narcisista psicopatico non può e non vuole fare, se non per manipolare, ma poi torna ai suoi schemi distruttivi. La malattia narcisistica nasce proprio nella paura di mostrarsi per ciò che si è erigendo difese e maschere. Con un vampiro emotivo non esiste mai reciprocità, amore e vera intimità. Per cui serve solo scappare (bip bip).
 
La vittima deve seppellire l’idea distorta che il con il suo amore il narcisista cambierà. In molti credono purtroppo a questo pensiero. Ma amare una persona non basta per farla cambiare. A meno che quella persona non decida davvero di poter cambiare e lo possa fare, cioè abbia qualche parte sana da cui partire.
 
Continuità, condivisione di progetti a lungo termine, intimità, reciprocità. Questo va ricercato. Sempre e comunque. Non solo nella fase iniziale. Le difficoltà e la fatica fanno parte dell’amore. Assurdo provare a farsi amare da chi non accetta questi pilastri del rapporto. Con i fatti va mostrato l’amore, non solo a parole. Altrimenti si deve mollare la presa e andarsene. Non ha senso sprecare energie emotive e fisiche per stare male.

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