martedì 9 gennaio 2018

Rapporti tossici e le diverse parti di ogni individuo


 
Teoricamente uscire da un rapporto tossico per sempre sarebbe molto semplice, e sempre teoricamente richiederebbe poche ore, o al massimo qualche giorno per capire, decidere e adottare comportamenti adeguati allo scopo. In realtà non è così, perché in realtà ciò che definiamo “la nostra personalità” è una moltitudine incoerente di voci interne, figure, personaggi, modelli interiorizzati, parti di noi ancorate al passato. Non occorrono particolari studi di psicologia per rendersi conto che ogni individuo è la somma complessa di più parti profondamente diverse tra loro, e che al nostro interno vivono desideri e aspirazioni profondamente differenti, spesso in conflitto. Vogliamo sposarci, ma anche rimanere liberi e aperti. Desideriamo la carriera, ma non vogliamo rinunciare alla vita tranquilla, oppure ambiremmo alla vita famigliare lontana dallo stress, ma ricerchiamo costantemente l’adrenalina delle novità. Aspiriamo ad essere in forma fisicamente, ma siamo golosi e poco inclini alla fatica. Professiamo l'amore, ma poi ci innamoriamo e rimaniamo legati a soggetti freddi e senza cuore. Che ci piaccia o meno, dobbiamo arrenderci al fatto che non siamo padroni in casa nostra, e dobbiamo fare i conti le tante parti che convivono in noi, i cui conflitti possono causare disturbi emozionali, sintomi somatici, e ci allontanano da una visione adulta e matura.
 
L’uomo ha diversi io, diversi centri di coscienza e volontà, ispirati a differenti valori, che perseguono diversi progetti, in diversi contesti, spesso all’insaputa uno dell’altro, o in aperta contraddizione e conflitto. La sua parola viene da uno di questi io, ma può essere contraddetta da un altro io. Il si non è necessariamente sempre si. Il no non è necessariamente sempre no. L’uomo, anche se non affetto da patologia psicologica, è il più delle volte frammentato, diviso, separato, vive alieno da se stesso, dalle sue radici più profonde, con una consapevolezza molto bassa di ciò che lo muove e lo circonda. La sua mappa personale e del mondo è non solo impoverita e distorta, ma anche profondamente dissonante. Da qui tanti disturbi somatici, ansie, tante insicurezze, tensioni, paure, e la possibilità di relazione affettive disturbate e problematiche.
 
Dentro di noi convivono le parti mature e adulte, ma anche quelle infantili, ferite, distruttive. Spesso sono presenti parti scisse, cioè quelle di cui non si può o non si vuole prendere coscienza, le quali inducono a comportamenti che sembra appartengano ad un’altra persona. Ad esempio il padre, marito, commercialista attento e protettivo vive normalmente una vita integerrima con tendenze ossessive e una morale rigida, ma poi deve dare sfogo alla sua rabbia e frustrazione per tutto questo, attraverso perversioni sessuali che sfoga liberamente con delle prostitute. Esistono poi le parti malate, che possono essere tali e tante da pregiudicare in modo irreparabile la personalità del soggetto nel suo complesso, e da qui nasce la patologia. In altri casi si parla di tratti caratteriali quando ci sono ancora margini per compiere un lavoro su se stessi, in grado di limitare o sanare i comportamenti malsani. Quando le parti patologiche sono pervasive e cristallizzate, condizionano totalmente la vita di un individuo, come nel caso di un tossico dipendente, di un grave alcolista, o di un narcisista. In questo caso nell’esistenza cala un velo di buio, come se sul vetro dell’auto finisse un enorme foglio di giornale che rende la guida normale impossibile.
 
Siamo immersi nelle relazioni, viviamo di relazione sia con le nostre parti interne che con le altre persone che a loro volta sono composti da parti. I rapporti come le persone sono quindi complessi, perché sono incastri complicatissimi. Spesso poi ognuno vive in totale balia di comportamenti inconsci. E sia ben chiaro che problemi e incomprensioni non sono solo e sempre il frutto di personalità patologiche. Le differenze e le incompatibilità, le trasformazioni personali, la natura stessa dell’amore che è misteriosa e contraddittoria. Ci si realizza solo se ci si impara e conoscere, e si diventa consapevoli del “tutto” che ci riguarda e che riguarda il mondo in cui viviamo. Si diventa adulti e si può decidere e non reagire solamente, quando riusciamo a comprendere e tenere insieme il "nostro tutto" avendo una direzione e un senso. L’integrità personale non è una via facile anche se è l’unica che porta alla pace interiore. Richiede dedizione e disciplina, in cambio regala forza, energia, equilibrio, gioia di vivere. Chi è integro non ha più bisogno di nascondersi nelle maschere, se sbaglia si assume le sue responsabilità e cerca di riparare. Si mostra per ciò che è anche se pieno di fragilità e debolezze. Ma non per questo è autoindulgente con le proprie parti meno sane o infantili.

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