Molto spesso nella vita le
persone fanno mille cose, si affannano rincorrendo mille impegni per evitare di
sentire quello che sentirebbe stando in ascolto di se stessi. L’ozio e
la “sosta” sono fondamentali per imparare a stare con se stessi, e per poter sentire quei
sentimenti che è importante sentire, anche se possono essere scomodi e
dolorosi. Peraltro se scappiamo da noi stessi, le conseguenze possono essere ancora più
nefaste, e magari condurre ad un rapporto tossico.
Anche se la vittima non è un
narcisista psicopatico, per quanto sia dotato delle migliori qualità umane e di
uno spirito grande e luminoso, se cade in un rapporto tossico senza ribellarsi
e scappare nel medio lungo termine, è possibile che ci siano dei
conflitti e delle ferite cadute nell’ombra e nell’inconscio. L’ombra e
l’inconscio sono alla base di gran parte delle
relazione tossiche. Aldilà delle etichette e delle definizioni, quando l’amore
fa soffrire sempre è comunque e le dinamiche disturbate sono pervasive, siamo
di fronte a rapporti malsani da cui è necessario liberarsi. E quando questo non avviene
sotto si può celare una forte tendenza all’autosabotaggio da parte della
vittima.
L’autosabotaggio è un modo per
rovinarsi la vita attraverso scelte sbagliate e
ripetute per non stare bene. Sembra assurdo ma è un meccanismo di difesa che può essere appreso
nell'infanzia, dopo essere stati sottoposti ad abusi psicologici. È parte dell’addestramento
all’abuso con il quale la vittima permette spontaneamente che questo continui
nel tempo. Si può sempre rompere questo circolo vizioso, e smettere di
soffrire, per tornare alle origini della propria intelligenza emotiva. Si
può per prima cosa capire come esprimere parti che prima si consideravano
inesprimibili, e scoprire segreti su come attirare belle persone di cui si ha sempre
sentito l’esigenza e la mancanza.
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