mercoledì 20 dicembre 2017

STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA con un narcisista



Ci sono situazioni in cui si è costretti a vivere con un narcisista nonostante si sia consapevoli di chi sia veramente. Lo scappare e il contatto zero non sono praticabili perché si tratta di un genitore o di un figlio, o perché ci sono vincoli insuperabili di vario genere. Quindi, possiamo metterla così: si sa chi si ha davanti, una persona manipolatoria, falsa, che non sa amare, vuota emotivamente, che non sa provare empatia, che scarica aggressività, a volte è sadica, ma non si può praticare la fuga, per cui si è obbligati a conviverci per una svariata serie di ragioni.
 
Quando l’ipotesi di scappare non è praticabile, l’altra ipotesi è quella di utilizzare strategie di sopravvivenza rivolte principalmente alla difesa. Sia chiaro che le riflessioni che seguono non servono per risolvere il problema, ma semplicemente per provare a conviverci nel migliore dei modi. Tra l’altro alcuni consigli sono anche antitetici tra loro proprio per la complessità insita nel dover affrontare questo tipo di soggetti. E come se si parlasse del tentativo di mediazione in un contesto di guerra. Di certo tutto risulta contradditorio, altalenante ed estremamente difficile.
 
1) Prima cosa occorre pensare che si può vivere insieme senza andare d’accordo e senza per forza dover condividere emotivamente la propria vita con qualcuno. In questo caso la convivenza si fonda su basi pratiche, razionali, oggettive, quasi si trattasse di una società in cui si mettono insieme solo le proprie competenze pratiche. Triste, certo ma inevitabile. Imparare a tenersi ampi spazi tutti per sé al riparo dal vampiro emotivo. Grande distanza emotiva per non dare potere e controllo.
 
2) Rinunciare al controllo. Con un narcisista è difficile fare previsioni e progetti per cui serve sapersi adattare alla situazione. A volte si lascia correre e si accetta, altre volte si deve essere assertivi e impositivi per non soccombere. Le dosi dipendono dalla situazione e dal momento. Decisivo è lavorare sul contesto per ridurre la probabilità di conflitti estremi.
 
3) Il sentiero a priori non esiste, deve essere creato al momento. Sono personalità troppo malate e altalenanti per poter prevedere una strategia fissa o preventiva, per cui serve essere abili a sperimentare costantemente soluzioni, a volte molte creative.
 
4) Se si sbaglia atteggiamento si diventa fonte del problema. Se si è nel traffico, si è anche il traffico. Non di rado il partner del narcisista è anche colui che ha avvalorato e rafforzato il suo carattere malsano con i propri comportamenti altrettanto malsani, anche se del tutto inconsapevole.
 
5) Conservare un forte senso di identità personale e non affidare il proprio valore al narcisista. Non permettere che venga calpestata la propria autostima.
 
6) Provare a non vederlo solo come un nemico o un mostro, ma anche come un malato o un bambino emotivo pieno di paure che reagisce malamente. Dietro a problemi del genere ci sono spesso traumi infantili. Importante è anche ricordarsi che vivere senza sentire niente a livello emotivo è davvero triste.
 
7) Evitare di giocare al ruolo della vittima. Presenta dei vantaggi, ma anche enormi effetti collaterali. Se si è una vittima al cospetto di un mostro vuol dire che si è in una posizione davvero tremenda, senza via di scampo, dove tutto il potere è nelle mani del carnefice. Cosa da evitare assolutamente. Utile allontanarsi, non prenderli troppo sul serio, e assumersi le proprie responsabilità.
 
8) Abbandonare il ruolo del salvatore o della crocerossina. Quando sono in down nulla serve per consolarli e nessun comportamento davvero può cambiare le cose. Tempo e distanza, sono sempre le ricette migliori.
 
9) Non spingerli a fare nulla insieme. La giusta dose di vicinanza e lontananza è una cosa molto difficile da raggiungere. Non hanno bisogno di nessuno. Ad entrambi serve mantenere tanta indipendenza, riducendo anche i punti di contatto.
 
10) Non opporsi e non confrontarli. Come per i cani feroci meglio non guardarli negli occhi e non arrivare allo scontro, anche se loro lo cercano. Scivolare via, usare l’ironia, trovare vie di fuga. I rimproveri e le umiliazioni li mandano in bestia. Ricordarsi che hanno problemi enormi con l’intimità ma non sopportano di essere trattati come invisibili. Non sanno stare nella relazione e nella dipendenza, ma non vogliono neppure andarsene definitiva. Ma stamparsi anche in mente che sono eterni provocatori, bugiardi, estremamente egocentrici e manipolano costantemente.

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