L’anno volge al termine, così
come probabilmente si avvicina anche la fine di questa esperienza di scrittura (quasi)
quotidiana. Tutto ha un inizio e una fine, e non sono mai stato un amante della
ripetizione ossessiva della stessa esperienza senza cambiamenti, considerando anche che tanti ormai scrivono e
pubblicano video sul tema, e che tanto ho già scritto per cui ciò che poteva
essere utile dovrebbe essere già arrivato a destinazione, come una freccia che colpisce il suo bersaglio. È periodo di bilanci,
sorgono spontanee alcune riflessioni.
Se leggete questo blog è più
probabile che siate una donna. Una donna che ha avuto una relazione a dir poco
difficile con un uomo del quale è arrivata a pensare sia un narcisista, un
borderline, o peggio uno psicopatico. E quindi cerca qui una spiegazione del perché
di tanti comportamenti apparentemente assurdi, oppure cerca una possibile
strada per uscire dal dolore e dalla disperazione, o semplicemente per cambiare la propria vita. Se siete una donna e leggete
questo blog per i motivi sopra indicati, è possibile che abbiate anche letto
altri post precedenti, o vi siate concentrate solo su alcuni di essi perché
magari più interessanti o con un titolo più accattivante (è stato dimostrato
che le persone leggono quasi esclusivamente i titoli e non il contenuto).
Però, un momento. Se non avete
letto tutti i post è probabile che ancora non abbiate una idea chiara di cosa
sia un narcisista psicopatico. Quindi se potete e ne avete voglia, si consiglia
la lettura di quanto scritto in precedenza. Se però proprio non ne avete voglia
o non riuscite, ricordate che: narcisista psicopatico non è sinonimo di
maschio. E neanche di egocentrico egoista. È un disturbo di personalità ben
preciso, con svariate varianti sul tema, ma con alcuni aspetti caratteristici:
assenza di empatia, grandiosità, paura del giudizio, rabbia e aggressività pervasiva, grandi capacità manipolatorie. È anche
possibile che non sia semplicemente un narcisista, ma che abbia una personalità
più complessa con altre sfumature. Il massimo della gravità è data dalla triade
oscura, cioè dall’unione di narcisismo, machiavellismo, psicopatia a cui
possiamo aggiungere una forte componente sadica nel godere a far soffrire
qualcuno.
Se incontrate un soggetto del
genere (maschio o femmina) la domanda giusta da farsi è: “perché si comporta
così?”, molto meno saggio chiedersi: “come posso aiutarlo o cambiarlo?”. Alla
prima domanda magari si possono provare a dare delle risposte. Alla seconda NO,
nel modo più assoluto. Allora la domanda davvero giusta è: “perché sono ancora
qui a penare e passare i mesi o gli anni soffrendo, nella speranza che cambi?”.
Se arrivate a questa svolta, la vostra vita ha buone possibilità di prendere un
corso più salutare, positivo e benefico per la serenità futura.
Se leggete o avete letto questo
blog, è meno probabile ma possibile che siate un uomo che ha avuto un rapporto tossico con una donna vampiro (sono tantissime), e nonostante possa apparire difficile da
accettare, vale tutto quanto viene comunemente scritto al femminile. La vera differenza
sta nel fatto che l’uomo spesso non ne parla per vergogna e retaggio culturale,
ma subisce un abuso e una violenza altrettanto devastante.
Infine se leggete questo blog, è
anche possibile che siate uomini o donne che si stanno chiedendo se hanno o meno un disturbo narcisistico di varia entità in relazione al susseguirsi di disastri seriale in cui
incorrono negli ambiti sentimentali e lavorati. In questo caso la riposta è
facile. Si, è quella la causa.
Grazie dell'attenzione. Buon anno a tutti comunque, e buon contatto
zero a chi riesce ad applicarlo per il proprio bene.
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