giovedì 24 agosto 2017

DELLE SCUSE sono il sogno di ogni vittima di un narcisista psicopatico



Il sogno di ogni vittima è quello di ricevere delle scuse. Una chiamata a cui fa seguito un incontro durante il quale il narcisista psicopatico, con il giusto atteggiamento affranto, chiede scusa, ammette le sue colpe, afferma di non poter vivere senza di lei. Il tutto condito da belle frasi, qualche lacrima, e magari del buon sesso. “Mi sei mancato, senza di te non riesco a stare, ho sbagliato enormemente, spero che tu mi possa perdonare e abbia voglia di ricominciare”. E vissero felici e contenti. Questo più o meno è il quadretto da sogno.
 
Ogni vittima anela, per più o meno tempo, un lieto fine del genere perché parte dal presupposto sbagliato che il suo aguzzino senta, pensi, e reagisca come fa lei. In realtà alcuni sopravvissuti vivono questa scena da film, peccato che il dopo sia ancora peggio del prima. Cioè fa seguito un’altra fase di idealizzazione, normalmente più breve, che sfocia in nuovi abusi, maltrattamenti, scarto ed eventuale abbandono. Per coloro che non l’hanno vissuta rimane un sogno nel cassetto, o un colpo di fortuna inestimabile di cui non si rendono perfettamente conto, tutto dipende dal punto di vista.
 
Il narcisista psicopatico torna, ma lo fa solo per riagganciare la vittima e continuare il suo ciclo infernale. Se anche dovesse fare una cosa per lui difficilissima che è quella di chiedere scusa, l’obiettivo è sempre e solo quello di manipolare. Se torna una volta e chiedere scusa, manipola. Se torna la seconda volta e chiede scusa, manipola. Se torna la terza volta e chiede scusa, manipola. Se torna la quarta e chiede scusa, manipola. Se torna la quinta e chiede scusa, lo si può anche ascoltare sapendo che però molto probabilmente sta manipolando. Va detto che le probabilità che un narcisista psicopatico si umili a chiedere scusa per cinque volte, dopo aver ricevuto precedentemente solo rifiuti, è praticamente vicina allo zero. La maschera del pentito la riesce a reggere per molto poco, le bugie hanno le gambe corte, e l’idea di doversi far perdonare da qualcuno è inaccettabile visto che lui ha sempre ragione ed è perfetto. Se tornano è solo per riagganciare la preda e manipolarla all’infinito.
 
Solo dopo un cammino di guarigione personale estremamente difficile si può arrivare ad un vero pentimento che sappia tradursi in comportamenti reali tali da consentire di “saper stare” in un rapporto in modo reciproco e amorevole. Il vampiro emotivo per potersi umanizzare non solo dovrebbe fare un lungo e faticoso percorso terapeutico, ma dovrebbe anche, affinché ci possa essere un vero cambiamento, affrontare un dolorosissimo periodo depressivo che lo porti a percepire il senso di colpa e a soffrire realmente per il male fatto a se stesso e agli altri, fino a sentire il bisogno di porgere le più sincere scuse e cercare concretamente di riparare in qualche modo. Solo dopo un percorso depressivo straziante, che lo spinga a ricontattare la sua enorme ferita narcisistica, potrà dunque pentirsi e vivere davvero secondo sentimenti di reciprocità e rispetto dell’altro. Senza tutto ciò nessuna relazione lo potrà mai guarire, ma gli servirà solo per “succhiare” nutrimento e basta. La preda successiva sarà solo una nuova fonte e un nuovo oggetto. Si capisce bene come sia difficilissimo credere alle sue scuse e pensare che cambi un narcisista psicopatico.

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