mercoledì 23 agosto 2017

SVOLTA di una vittima rispetto al narcisista psicopatico


Sicuramente conoscete i dieci comandamenti della Bibbia. Ma forse non conoscete altri dieci suggerimenti che ho letto (non ricordo dove), che cominciano con “Non annoiare Dio” e “Non annoiare te stesso”. E poi ci sono i dieci comandamenti proposti dai nativi cherokee dell’Alabama centrorientale, che comprendono “Offri aiuto e gentilezza ogni volta che è necessario ma solo alle persone che se lo meritano” e “Occupati del benessere della tua mente e del tuo corpo prima di occuparti del benessere mentale e fisico degli altri”. Se chi legge è una vittima (vera) di un rapporto tossico questo può essere un ottimo momento per formulare e dichiarare ufficialmente il suo patto solenne con la vita. Quali sono i principi essenziali che la guideranno lontano dal male supremo, verso il bene supremo?
 
Potrebbe essere un primo passo decisivo per un futuro in cui essere immuni dal vuoto della tristezza, dall’abisso della paura, dal caos della rabbia e della vergogna che si prova dopo la fine del rapporto con un narcisista psicopatico. Mi rendo conto che quello che ho appena detto può sembrare un’esagerazione. Eppure molti sopravvissuti ce la fanno, non solo confermano la mia previsione, anzi, col tempo stanno molto ma molto meglio di prima. Quello che si può raggiungere è un livello superiore, una sorte di luce interiore concentrata e gioiosa che ingloba mente e cuore.
 
Se si ha cura di se stessi, e con l’aiuto di una valida rete di protezione fatta da parenti, amici, terapeuta, non solo si può guarire, ma anche liberare importanti risorse vitali che solo l’elaborazione del dolore permette di fare. Un veleno diventa una medicina, una malattia la salvezza, il ritorno dall’abisso un paradiso. Bisogna però accettare che per guarire e raggiungere una pace interiore, non si può eliminare la sofferenza, ma bisogna elaborarla partendo dalla consapevolezza che non si è solo vittima. In verità si è anche stati in qualche modo complici dopo lo svelamento. Vero è che gli effetti della manipolazione sono devastanti, ma in troppe occasioni la vittima sa cosa è giusto fare ma non lo fa, per mille ragioni ma non fa ciò che il suo istinto e la sua coscienza gli chiedono di fare. È utile capire che forse durante la fase di idealizzazione si pensava erroneamente di poter risolvere i proprio problemi irrisolti e le proprie ferite con il sogno della relazione perfetta. Se qualcuno manipola c’è qualcuno che si fa manipolare. Se qualcuno fa soffrire c’è qualcuno che accetta queste sofferenza senza difendersi o scappare. Meglio recuperare l’amore tradito verso se stessi, per poi ripartire davvero ad amare qualcuno in una dinamica sana e di sufficiente reciprocità.

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